Capitolo 16.

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Domenica sera, purtroppo, la voglia di tornare a Milano è davvero sotto terra.
Lisa è rimasta a Savona, ma ci siamo promesse di rivederci presto visto il suo colloquio e il trasloco.
-E così conosci Liz.- mi dice Stephan mentre siamo in coda.
-Si, non la vedevo da anni, ma è sempre lei.- rispondo sorridendo.
-Sai che sta con il fratello di Lulo?- domanda.
-Che cosa? Non lo sapevo!- rispondo sbalordita.
-Da un paio d'anni ormai. Adesso che Lisa verrà a Milano la seguirà di sicuro.- dice.
Annuisco. –Quanto odio la coda.- dico sbuffando.
Sorride.
-Vieni qui.- dice.
Allargo un po' la cintura e mi sporgo verso il suo sedile per dargli un bacio.
<Piccioncini avete finito?>
Leggo ad alta voce il messaggio di Manuel e scoppiamo a ridere; Stephan gli mostra il dito medio e ripartiamo a rilento.
Per le 22 siamo a Milano (finalmente) e ci fermiamo un po' a casa di Giulia per parlare del fine settimana appena trascorso.
-Ci devo fare ancora l'abitudine comunque.- dice Lulo, indicandoci.
-E che ci vuoi fare? Se non me lo prendevo io, chi se lo prendeva?- chiedo, facendo scoppiare tutti a ridere.
-Ah, di sicuro se non l'avessi preso tu, se lo sarebbe ripreso la vipera!- dice Emilia.
-No!- dico abbracciandolo stretto.
-Tranquilla, non succederà. Ti tengo stretta, non ti lascio più.- mi sussurra.
Arrossisco.
-E fu così che Federica la dura si sciolse come un ghiacciolino.- dice Giulia, beccandosi un occhiataccia da parte mia.
<Sociaaaaaaaaaaa buone notizie! Dovremmo arrivare domani a Milano, nel pomeriggio ho il colloquio!> mi scrive Lisa.
<Ooooh meno male socia! A domani allora, buona notte :)> rispondo e metto via il telefono.
-Domani arriva Lisa!- esclamo felice.
-Quindi questo vuol dire che avrò di nuovo mio fratello tra i piedi?!- chiede scettico Lulo.
Annuisco.
Scoppiamo a ridere vedendo Lulo così esasperato.
-Dillo che non vedevi l'ora!- dice Manuel in preda alle risate.
-Sicuro guarda.- dice lui di rimando, ridendo poi di conseguenza.
-Bho ragazzi io vado. Emilia stasera te la frego.- dice Ste, guardando poi la mia coinquilina.

Annuisce e salutiamo tutti per poi andare in macchina.
Mentre ci avviciniamo alla vettura mi arriva una chiamata: mamma.
-Ciao mamma! Si, siamo tornati poco fa dal mare. Ma dai davvero? No, sono davvero felice. Ok, aggiornatemi, buona notte!- e stacco.
Stephan mi guarda stranito.
-Mamma e papà si trasferiscono a Torino per il lavoro di papà!- dico tutta felice.
-Così li vedrai più spesso.- dice.
-Esattamente. Andavamo spesso in provincia, i miei zii avevano una casa in montagna e dopo che sono morti, hanno deciso di lasciarla a loro.- spiego.
-Fai in fretta a prendere la roba.- mi dice accostando al marciapiede di casa.
Annuisco e salgo. Prendo una sacca qualsiasi, metto il pigiama, la roba per domani, spazzolino, trucchi e scendo.
-Fatto il fretta vedo.- dice sorridendo.
Faccio un sorriso alla Demi Lovato e andiamo verso casa sua.
-Fai come se fosse casa tua.- mi dice entrando.
Poso il borsone vicino al divano e mi guardo intorno: non avevo mai visto casa di Ste e Manu prima d'ora, ma è davvero molto accogliente.
Solo ora mi rendo conto che Stephan non è nei paraggi.
-Ste?- lo chiamo.
<Sono in camera, sali.> mi scrive.
Quando è salito?! Prendo il 'pigiama' dalla sacca, lo infilo e salgo.
-Già cambiata?- mi domanda vedendomi sulla soglia della porta.
Annuisco, poi batte la mano sul materasso invitandomi a sedere; mi appoggio con la schiena al suo petto e mi lascio abbracciare.
-Immagino di averti fatto passare le pene dell'inferno.- mi dice.
Mi giro leggermente per guardarlo. –Più o meno. Spesso mi dicevano che avevi testa solo per me, poi ti vedevo con Ester e non capivo cosa volevi realmente.- dico.
Mi da un bacio su una spalla.
-Scusami. Davvero. Avevo la ragazza perfetta davanti agli occhi e me ne sono reso conto solo qualche giorno fa.- mi dice.
-Adesso siamo qui, insieme. Questo è l'importante.- dico, appoggiando la mia fronte alla sua.
La felicità.  

PDV Stephan. 

Fede si è addormentata poco fa sul mio petto.
Sono molto fortunato ad averla trovata, nonostante le discussioni avute fin dall'inizio. Amo stare con lei.
Farfuglia qualcosa nel sonno e le accarezzo i capelli sperando di farla calmare un pochino.
È strano il fatto che quando dormo con lei (nonostante questa sia solo la seconda notte) faccio fatica a prendere sonno; sarà per il fatto che mi faccio distrarre troppo dalla ragazza di fianco a me??
Guardo l'ora: l'una.
Provo a scrivere a Lulo, sperando di trovarlo ancora sveglio.
<Ehy fratello. Faccio fatica a prendere sonno. Causa? La ragazza di fianco a me. Sono felice di averla al mio fianco.>
Mi risponde poco dopo. <Sono contento che tu sia felice. Ma falla star male e ti spezzo le gambine.>
Sorrido. <Stai tranquillo. Provo a dormire, ci vediamo!>
Metto il telefono sul comodino e l'abbraccio.
-Eri ancora sveglio?- mi chiede in dormiveglia.
-Si, ma adesso ti faccio compagnia.- rispondo sussurrando.
Si accoccola ancora di più a me e si riaddormenta. 

-Lisa PDV.-

-Dai che voglio vedere gli altri!- urlo a quel genio del mio ragazzo dal salotto.
-Dammi un attimo ancora!- urla lui di rimando.
Bene, Lisa respira, cerca di non perdere la calma. E poi sono le donne quelle sempre in ritardo eh.
Mi siedo sul divano scrivendo un messaggio a Fede. <Sociaaaaa finalmente tra poco ci rivedremo! Ho un sacco di cose da raccontarti. Domani tieniti libera al pomeriggio così stiamo insieme. Bacio.>
Inviato.
Finalmente Bjordi si decide a scendere: come è mai possibile che diventa sempre più bello? Un giorno o l'altro dovranno raccogliermi col cucchiaino.
-Amore andiamo?- mi chiede.
Annuisco e prendo le chiavi della macchina dalla tasca della felpa.
-La mia freddolosa.- mi dice abbracciandomi.
Mi alzo sulle punte e gli lasci un bacio sulle labbra.
Le pene che mi ha fatto passare! Ci vado dietro da quando ho 14 anni (da quando l'ho conosciuto), spesso e volentieri ero da loro a casa perché Lulo mi aiutava a studiare e spesso portava ragazze a casa. Ci stavo malissimo.
Poi qualche anno dopo si è reso conto di me e adesso stiamo insieme da due anni. Meglio di così non poteva andare.
Ci mettiamo in macchina direzione Milano.
-Contenta per questo lavoro?- mi chiede.
-Più che contenta. La musica per me è tutto e lo sai, quindi lavorare in un negozio di cd è spettacolare.- rispondo sorridendo. –Poi con Federica ci facevamo delle suonate che svegliavamo il vicinato ahahahah.-
-Non ci credo.- dice sbalordito.
-Fidati. Ne abbiamo combinate di tutti i colori insieme.- rispondo.
Parliamo fino a quando arriviamo sotto casa di suo fratello e fermo la macchina. 

-Federica PDV.- 

Sento una mano che fa avanti e indietro sulla mia schiena a apro lentamente gli occhi.
-Buongiorno.- mi dice Ste.
Mi giro e lo abbraccio. –Buongiorno.- rispondo con un sussurro.
-A che ora dovrebbe arrivare Lisa?- chiede.
-Non lo so, adesso le scrivo e chiedo.- rispondo.
Mi stiracchio e prendo il telefono dal comodino.
<Sociaaaaa dove state? Tutto bene?> scrivo.
<Sociaaa siamo da Lulo! Stava per scrivere a Ste che oggi si pranza da lui.> risponde.
-Abbiamo un invito a pranzo.- dico a Stephan, sorridendo.
-Sono le 11. Che dici, iniziamo a prepararci?- chiede guardando l'ora.
Annuisco.
-Ti frego la doccia. Posso?- chiedo.
-Certo.- mi risponde sorridendo.
Gli do un bacio, prendo la roba pulita dalla sacca e vado sotto il getto della doccia; tempo 10 minuti e sono fuori.
-Che velocità!- esclama vedendomi entrare in camera.
Alzo le spalle e sorrido.
-Vieni qua.- dice.
Mi faccio abbracciare tranquillamente.
-Ti conviene muoverti.- gli dico.
-Cinque minuti.- dice.
-Dai, sennò arriviamo tardi.- dico, appoggiando la fronte sulla sua.
Mi butta sul materasso baciandomi.
-Hai capito male.- dico. –Dobbiamo andare.-
-Non ti ho salutata per bene prima.- mi sussurra, facendomi venire i brividi.
Sorrido e lo bacio.
-Fattelo bastare come saluto. E ora giù dal letto ragazzo.- dico.
Mi alzo, pettino i capelli e mi trucco. Si veste, e finalmente andiamo da Lulo.

Due facce della stessa medaglia. |StephanElShaarawy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora