Capitolo 11.

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Appena finiamo di mangiare quelle buone schifezze, inizio a parlare.

-Ok, ecco perché vi ho chiesto di vederci. Ieri sera quando ci siamo salutati, io ed Emilia siamo andare a salutare Francesco e il resto della crew in cui stavo. Ad un certo punto noto che uno del gruppo, Danilo, si stava limonando con una e quando si sono avvicinati ci siamo rese conto che era Ester.- vuoto il sacco.

Li guardiamo uno ad uno e il mio sguardo si posa su Stephan.

-È una palla. Non ci credo.- dice.

-È la verità.- dice Emilia, precedendomi e evitandogli un sacco di insulti da parte mia.

-Non mi fido di una così.- dice lui.

M'irrigidisco. –E meno male che abbiamo riposto l'ascia di guerra, eh. Sai che ti dico? Io ci metto poco a riprenderla in mano e a insultarti ogni 3x2. Non ho nessun tipo di problema. Detto questo io vado a casa. Devo studiare.- dico alzandomi.

-Io vengo con Lulo tra poco.- mi dice Emilia precedendomi.

Saluto Manu, Lulo e Maui e mi metto in macchina.


-Emilia.-


-L'hai combinata grossa, lo sai?- chiedo a Stephan appena Fede parte con la macchina.

-Non mi fido, punto.- risponde lui.

-E se fosse vero quello che dice? Nesli dice 'se vi ho delusi chieder scusa non servirà a niente'.- dice il fratello.

-In quel caso farò qualcosa.- risponde guardando male il fratello.

-Lo vedo difficile.- sussurro senza farmi sentire. –Comunque adesso la raggiungo anche io, spero solo che non faccia boiate.-

Li saluto e mi faccio accompagnare da Lulo fin sotto casa.

-Grazie biondo!- dico scendendo dall'auto.

-E di che! Salutami la rossa.- mi dice.

-Sarà fatto!- gli sorrido e salgo in casa.

La sento parlare con qualcuno.

-Lo so Giò, ma mi da sui nervi quel ragazzo! No, la scena l'ha vista pure Emilia che stava di fianco a me. Ma non crede manco a lei! Passamela va. Ale! Tutto bene un paio di palle, tu? Ok, domani ti racconto davanti a un caffè, ci stai? Ok, a domani cuginetta. Ciao!- stacca.

-Sono tornata!- dico.

-Hanno detto qualcosa ancora?- mi chiede.

-Ha sempre ribadito il fatto che non si fida.- rispondo.

-Cavoli suoi. Più lontano mi sta, meglio sto e non rischia di beccarsi insulti.- dice.

Scoppio a ridere e salgo in camera. Dalla fretta mi sono dimenticata di avvertire Lulo della festa di Fede. Lo chiamo senza farmi sentire da lei.

Uno, due, tre squilli poi risponde. –Lulo ascolta, il 15 è il compleanno di Fede e volevo festeggiare. Organizziamo qualcosa?- chiedo.

-Certamente! Per forza. Dobbiamo prima far chiarire quei due.- risponde.

-Per forza! Prova a parlarci tu con lui, almeno non rischi di beccarti insulti e lo fai ragionare.- dico.

-Ci proverò e ti tengo aggiornata.- mi saluta e stacco.

-Emiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii tu domani l'uni ce l'hai al pomeriggio!- mi avvisa Fede da sotto.

-Lo so! Tu domani devi svegliarti presto!- la sento sbuffare e scoppio a ridere.

Due facce della stessa medaglia. |StephanElShaarawy|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora