-Kemmy, ti scongiuro in ginocchio, in piedi, in bilico sul mignolo della mano, dimmi dove stiamo andando!!! Non ce la faccio più, le mie scarpe si stanno consumando!!- grido a Kemmy, che è a capo del gruppo e sembra molto sicuro di sè, ma penso che questo lo sappiate già. Stiamo percorrendo una piccola viuzza racchiusa a ovest da dei cespugli di ortensia profumata e a est da una distesa di lucente sabbia e più in là si intravede una striscia azzurrina che risplende colpita dai bagliori solari : è il mare. Ci avviciniamo alla riva e io raccolgo qualche piccola conchiglia, però non sembrano esattamente le NOSTRE conchiglie, sono più rotonde, hanno colori variopinti, come giallo, rosso, blu, viola e se una troppo delicata la premi scoppia come un palloncino. -Stiamo andando verso...ehm...un piccolo porto, sì...com'è che si chiama...?- mi risponde Kemmy distratto. -La Baia Azzurra, forse? Non è esattamente un porto, caro Kemmy, ma è una lussuosa spiaggia con alcuni cottage in riva al mare- aggiunge Whitey, facendo assumere a Kemmy un'espressione alquanto stupita. -Si, vabbè, insomma, andremo lì...(se riesco a trovare la strada)- balbettò Kemmy, proseguendo a testa bassa. -Perchè andiamo lì, Super K?- gli chiedo io in tono sarcastico. -Hey! Andiamo lì perchè ho bisogno di parlare con delle persone per una questione di massima importanza! E poi, è meglio Magico K, come soprannome!- ribatte Kemmy rifilandomi un'occhiataccia. -Va bene, Magico K, al suo servizio!- scherzo io, beccandomi una beccata sulla testa. Se mi ero scordata di dirlo, sì, Kemmy è di nuovo un maledetto uccello.
Arriviamo a Baia Azzurra: a prima vista non sembra nè lussureggiante, nè splendida, ma quando riesci ad arrivare dove il mare ti inzuppa le scarpe e dopo ti senti pesante come un macigno, vedi un paesaggio fantastico. I piccoli cottage sono un po' spogli, questo è evidente, però l'accoglienza degli abitanti che sono prevalentemente gabbiani e marinai, ti senti come a casa tua. -Hey, pirati di strada (battuta palesemente obsoleta) che ne dite di fermarvi un po' qui?- dice un gabbiano mettendoci al collo delle collanine di fiori. -Ehm...veramente...-dice Kemmy schiarendosi la voce. -Noi staremo...o meglio io...sto cercando...Lino il Grande!- dice Kemmy evidentemente in imbarazzo. -E chi è? Magico K? Mi rispondi????- gli chiedo io ridacchiando. -Ehm...è mio padre-ci risponde con fare sbrigativo. -COSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA????????????????- gridiamo io e Whitey sbalordite. -Sentite, non sono io che ho dato questo nome a mio padre! E nemmeno questo soprannome ridicolo! E' stata chiaramente mia nonna Marina che ha voluto chiamarlo così in onore di mio nonno Lino, morto in una battaglia fra cozze e volatili...Una battaglia storica, che nessuno qui osa dimenticare! E' per questo che sono qui! Oggi, è il giorno in cui i volatili sono tornati in patria trionfanti, sventolando enormi alghe verdi e rosse in aria come simbolo di vittoria! Ragazze, informatevi....Insomma, tutto vi devo dire...-racconta Kemmy in tono grave spostando continuamente le mani da una parte all'altra. -No, aspetta, fammi capire...un'aquila, in mezzo al mare? Mi prendi in giro??- domanda Whitey, arricciando le narici. -E' colpa di mia madre! E' lei che è voluta venire qui al mare!- dice Kemmy -Kemmy, mi sembra che tu stia scaricando la colpa su tutti i tuoi famigliari!- gli dico io in tono aspro. -E va bene! Il soprannome a mio padre gliel'ho dato io, perchè mi aveva portato a casa una conchiglia troppo delicata, ma è riuscito a portarla fino a casa senza distruggerla! Allora, quando è entrato in casa, gli ho detto "Papà, sei un grande! Sì, ti chiamerò, Lino il Grande Papà!" e poi venire al mare è stato un mio capriccio unito a quello di mia mamma!- dice Kemmy arrossendo fino alla punta delle ali. -HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA!- ridiamo io e Whitey con foga.
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Il mondo magico
FantasyEcco, finalmente, dopo secoli, un nuovo libro! YEEEEE! Parla di Giada, una ragazzina che vive in città e non ha mai visto nulla di interessante. Ma, fidatevi, qualcosa cambierà!