20.

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Capitolo 20

Stavo camminando verso casa mia e tentavo di sbollirmi un po'.

Oggi la mia rabbia era uscita troppe volte e io sono una femmina, mica un maschio e devo iniziare a tenerla a freno.

Continuo a ripensare a quello che mi ha detto giubbe.
Scusami se il padre non è lui perchè Rosy non mi ha detto la verità? Io pensavo fosse vergine prima di farlo con lui.
E se, invece, stava mentendo Giubbe ma perchè l'avrebbe dovuto fare?
Io in questa storia non c'entro neanche niente e per colpa di questi due ci sono finita in mezzo.

Anzi, non solo per colpa di Rosy e Giubbe, ma anche per colpa di tutti questi stupidi pettegolezzi che girano!

Arrivai a casa e salii di corsa le scale. Non mi andava di vedere se c'era mia madre e non volevo nè vederla nè affrontarla.

Sicuramente io mi aspetto delle scuse da parte sua.

Presi il telefono e scrissi a Ryan

Io: Ehy Ryan sono Meg.. È ancora valida la nostra uscita?

Lui non ci mise molto a visualizzare, per fortuna, io odio quelli che mi fanno aspettare un eternità.

Ryan: Hey! Certo piccola❤️ ti vengo a prendere alle 8.00 e ti porto in un posto bellissimo, okay?
Io: Sisi, a dopo❤️
Ryan: a dopo amore❤️

Oh santo dio! Mi aveva chiamato sia piccola che amore!!! Iniziai a saltare sul letto come una mongola,
Era da tanto che non mi sentivo così.

Sentii bussare alla porta e mi rimisi subito a sedere sul letto come se niente fosse successo.

<Meg, ti devo dire una cosa.>sulla soglia c'era Cameron.
<Vieni qui.> dissi indicandogli il letto.
Lui si mise davanti a me a gambe incrociate.
< Sono tutta orecchie>
<Beh, mi volevo scusare per quel gesto che ho fatto senza pensare. Mi dispiace molto e ho capito che hai ragione e mi dispiace anche di aver chiamato Grace, se ti fa sentire meglio appena ho girato l'angolo gli ho detto che avevo un impegno.>

<Emm.. Dovrebbe farmi sentire meglio ma no. Perchè la usi come se fosse uno straccio?>
<A lei piace.>
<sai io pensavo che fossi diventato più gentile per merito suo, credevo foste una coppia.> svelai quello che pensavo.

Lui borbottò qualcosa di incomprensibile ma appena gli chiesi "cosa?" Lui non ripeté.

<Ho capito. Mi dispiace.>

Deglutii. Non so il perchè mi sentivo la gola secca e iniziai ad avere caldo.
Le sue labbra mi attiravano in un modo incredibile.

Tutto il mio buon senso pian pianino se ne andava.

<Al diavolo> dissi.

E gli presi il viso avvicinandolo a me e gli stampai un bacio sulle labbra.
Il nostro baciò si trasformo in qualcosa di più bello, un po' come il primo, solo che questa volta era più frenetico.

Lui si mise sopra di me e io rimasi sotto.
Riuscivo a sentire la sua erezione, dannazione.

La cosa un po' mi faceva senso ma ciò significava che gli dovevo piacere.
Mi mordicchio un po' le labbra e poi si spostò sulla clavicola e iniziò a farmi qualche succhiotto.

Cavolo se non mi fermavo ora andava a finire male.

Provai con tutte le mie forze a staccarmi ma non riuscii ero così in preda agli ormoni.

<Sono a casa!> sentimmo entrambi una voce.
<Cazzo!> esclamammo.
Lui si staccò subito da me e corse subito via da camera mia.

Io scesi da letto e mi andai a mettere davanti allo specchio.
Avevo tutte le labbra rosse e notai che mi aveva lasciato un succhiotto sulla clavicola.
Brutto idiota.

Il mio telefono continuava a vibrare ma prima che mi alzai a prenderlo
Sentii dei passi e,senza bussare, entrò mia madre e io mi coprii velocemente quel segno che mi aveva lasciato Cameron.

<Oh! Ecco chi si rivede!> esclamò.
<Ciao neh> dissi scocciata.
<Sai quanto mi hai fatto preoccupare?! Per colpa tua ho dovuto chiamare tuo padre visto che non avevo la più pallida idea di doveri! Non farlo mai più, hai capito!>

Cazzo, mi stavo innervosendo e se gli rispondevo andava a finire male, così lasciai perdere.
Non avevo più voglia di litigare, ero stanca, e se non fosse stato così sicuramente gli avrei risposto a tono.

Stava per finire il discorso ma venne interrotta dal campanello.

È mai possibile che mia mamma  non c'è mai quando la voglio e ora che vorrei non ci fosse, invece, c'è?
Cazzarola!

Sentii chiamarmi dal piano di sotto e andai giù ritrovandomi davanti a.. Ryan?

Guardai l'orologio di scatto ma erano solo le sette! Che ci faceva qui un'ora prima.

<Ryan? Ma non era alle otto?>
<non hai letto il mio messaggio?>

Cazzo, prima che potessi prendere il telefono entrò mia madre e me ne dimenticai totalmente.

<No..>
<Non fa niente, sei pronta? Tra mezzora minimo dobbiamo andare.>
<Dove?> chiesi curiosa
<È una sorpresa. Muoviti> mi ordinò stampandomi un bacio sulla bocca.

Salii di corsa di sopra e in 20 minuti mi lavai ,mi asciugai i capelli, e mi  truccai, un nuovo record.
Corsi in camera mia e non sapevo che mettermi.. Non sapevo se dovevo essere elegante o casual..
Infine optai per un paio di collant con sopra i pantaloncini jeans, le parigine abbinate con gli anfibi neri e infine il mio maglione nero e il mio cappottino grigio, la sciarpa e il cappello.

Presi la borsa e Scesi di corsa giù per la scale e Ryan mi porse la mano.
<Dai tesoro, se no perdiamo il pullman>
Io la presi e prima che potessimo varcare la soglia di casa Cameron mi tirò per la borsa.
<Dove vai Meg?> chiese.
Avevo uno sguardo assassino.

Magari aveva ragione, in effetti, avrei dovuto annullare tutto ma mi capitò tutto così in fretta che..

Okay, ho sbagliato ma non a uscire con Ryan ma a baciare Cameron.

<Stiamo uscendo fratello, scusa ma siamo di fretta ci sentiamo dopo, ciao> rispose Ryan al mio posto.

Cameron era veramente incazzato e io veramente confusa.

Cos'ho sbagliato// Cameron dallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora