31.

2.1K 134 0
                                    

Capitolo 31

<Come scusa? Di quale bambino parli?> chiesi sbigottita.
Posai il bicchiere di vodka che avevo in mano per terra e tentai di ragionare.
<Il padre del bambino di Rosy è Cameron>
<E tu come lo sai?>

Come era riuscita ad avere tutte queste informazioni?

<emm...>
<Avanti dimmi tutto.> ordinai
<okay, forse è meglio che ti siedi.>

Mi misi su una sedia che era li sul prato.
Avevo paura della verità e sinceramente non sapevo se volevo veramente saperla perchè alla fine tutto questo non sono fatti miei e non so come ci sono finita in mezzo.

Io vorrei essere come Vicky la mia compagnia di classe. Lei sta sempre nel suo e non dice mai la sua, anche se sa sempre tutto di tutti, non finisce mai in mezzo a casini del genere.

Sospirai.
Dovevo sapere la verità e capire cosa cavolo stava succedendo e perchè io ci sono finita in mezzo.

<Allora, appena Rosy scoprì di essere incinta corse da Cameron e io ero li con lui. Lei si mise a piangere e raccontò tutto davanti a me. Cameron gli disse che se si voleva tenere Giubbe doveva dire che il bambino era del suo ragazzo. Il problema che loro non avevano mai concluso per bene e quindi si inventarono una grande balla.> concluse.

Co.. Cosa? Mi sta prendendo in giro? Spero sinceramente che mi stia mentendo? E se lo sta facendo Per quale motivo dovrebbe farlo?
Perché non me l'ha detto prima? Perché mi hanno mentito? Giubbe lo sapeva? Quando sono andati Cameron e Rosy a letto? E perché l'hanno fatto? Alla fine sono cuginastri cazzo! In qualche modo sono imparentati! E perché Cameron praticamente gli ha ordinato a Rosy di dire che il bimbo era di giubbe? Perché hanno finto con me?

Mille domande mi invasero la testa e non riuscivo più a ragionare.
Grace con questa notizia aveva più o meno riacquistato la mia fiducia.
Mi alzai dalla sedia riprendendomi il bicchiere a terra.

<grazie Grace, tu si che sei un'amica.> la ringraziai dandogli una pacca sulla spalla. <tranquilla non ti metterò nella merda.> conclusi.

Andai in cucina e mi riempii cinque bicchieri di vodka liscia buttandoli giù tutti d'un fiato.
La mia festa di compleanno era ormai un disastro.
Oggi era l'unico cazzo di giorno dovevo non volevo avere problemi e ,invece, eccomi qui con più domande di prima che mi frullano nella testa.

Non mi andava di continuare a riempire i bicchieri così per fare più veloce presi 2 bottiglie di vodka: una alla pesca e una alla fragola;
barcollando andai nella sala da ballo che in realtà era solo un salottino con Nick che faceva il Dj e Mi buttai nella mischia iniziando a scatenarmi come non avevo mai fatto prima e intanto continuavo a bere.

<Hey festeggiata se continui a bere così non ti farai una bella serata> mi disse Jenna mentre continuava a strusciarsi sul pacco di un tipo.

Sapevo che aveva scopato con il mio ex migliore amico tradendo una delle sue amiche più strette quindi era l'ultima persona che mi doveva dare consigli.

<oh, ma stai zitta stronza.> dissi.
Lei fece spallucce e continuò a fare quella specie di ballo erotico.

Sentivo l'alcool che mi scorreva in tutto il corpo e ancora non mi sembrava di essere andata del tutto e io dovevo arrivare a quel limite... Sentivo un dolore nel petto e mi sembra che l'unico modo per superare la cosa sia perdersi nel vuoto.

Un tipo si mise dietro di me e iniziò a palparmi il culo, molto probabilmente era ubriaco anche lui, mi voltai ed era molto sexy: capelli biondi, occhi azzurri, alto e palestrato.
iniziammo a ballare in modo sensuale.

Era accaldata e anche lui.
Lui iniziò a baciarmi e a mordicchiarmi il collo.
Sentivo gli ormoni molto attivi e l'alcool non mi faceva ragionare.

Se qualcuno non mi fermava molto probabilmente ci perdevo la verginità ma non l'avrei ma fatto con un perfetto sconosciuto, credo.

<Meg!> qualcuno mi strattonò e mi portò via dalla pista da ballo. Quella presa sul mio braccio sembrava molto forte ma io non sentivo dolore.

Era Cameron che iniziò a gridarmi qualcosa di incompresibile.

Volevo mollargli uno schiaffo per non avermi detto che era andato a letto con Rosy ma allo stesso tempo baciarlo perchè mi piaceva molto quando si arrabbiava e poi ero in astinenza dalle sue labbra.

Ma cosa sto dicendo? Non ragiono più.

<Meg! Vieni a vedere!> qualcuno urlò ma più che un urlo mi sembrava un ronzio.. Non è che era una zanzara che mi stava parlando? Boh e chi lo sa.

Segui quella forma fino in cucina e vidi Rosy sul bancone con in mano un liquore che se lo scolava come se non ci fosse un domani e nel frattempo urlava addosso a qualcuno.
Seguii i suoi occhi e vidi che stava insultando Giubbe, negli occhi di Rosy si poteva vedere l'odio profondo.

Ha i capelli biondi chiusi in una crocchia orribile, gli occhi azzurri circondati da mascara sbavato e il rossetto ormai scomparso.
Vedo persino che non è in un abito sexy come viene di solito alle feste ma in tutta e mi sembra che sia sporca di cibo, probabile.

Cameron andò in suo soccorso e la tirò giù dal tavolo portandola fuori.

Ma che cazzo stava succedendo?
Non capivo più niente e non riuscivo nemmeno a reagire.
Forse una sigaretta mi avrebbe aiutata.

Camminai lungo il corridoio e uscii dalla portafinestra del salotto che dava sul prato.

Vidi Nick il Dj e gli chiesi una sigaretta.

<Meg Mason Auguri di nuovo comunque. Come stai? Non sembri conciata molto bene..> osservò dandomi una sigaretta.

La misi sulla bocca e lui me la accese.

Feci un tiro e risposi.
<Stasera va così. Colpa di tutta questa gente di merda che mi circonda. Faccio prima a buttarmi sotto una macchina così tutti questi orribili problemi se ne vanno a fanculo ma ciò non posso farlo perchè se me ne andassi da questo stupido mondo la darei vinta a questi squali e io non posso e non voglio.>

Lui mi guardò male.

<C'è gente che ha problemi peggiori. Tu vivi in una grande casa, sei ricca sfondata e per di più popolare. I problemi che hai ora sono solo le solite stronzate adolescienziali. Non sai cosa sono i veri problemi.> replicò.

Saggio il ragazzo.
Peccato che non è come dice lui.

<Forse hai ragione sul mio conto ma tu conosci solo una parte della mia vita. Agli occhi di tutti la mia vita può sembrare perfetta ma in realtà non è così.>
<hai ragione, scusami sono uno che giudica troppo in fretta.>
<Tranquillo mi sembri una persona molto saggia, mi piaci> dissi strizzandogli l'occhio.

Lui ricambiò sorridendo.

<Sempre a cinguettare stai?> mi domandò qualcuno alle mie spalle.

Io questa voce la conosco fin troppo bene e appena capii chi era mi irrigidii subito.

No, lui non può essere.

Scusate il ritardo ma ho avuto molto da fare.
Non è da me pubblicare così tardi ma prometto che proverò a pubblicare più frequentemente come prima.
Un bacio
Biscottocorno_

Cos'ho sbagliato// Cameron dallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora