27.

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Capitolo 27.

Sentii i raggi del sole contro la faccia.
Mi alzai stiracchiandomi e vidi che erano le 7.30.
Cazzo!

Mi tirai su ed entrai velocemente in doccia.
Alla fine Rosy non si era degnata di venire.
Io ho bisogno di risposte, adesso.

Uscii dalla doccia e in men che non si dica mi vestii, ormai era troppo tardi e non ce l'avrei mai fatta a prendere il pullman.
La domestica mi aveva pure preparato la colazione è così tenera Lucia peccato che c'è solo di mattina e non tutto il giorni così al meno mi preparava anche il pranzo e la cena.

Decisi di saltare la prima ora così mi sedetti al tavolo e iniziai a sgranocchiare i biscotti.

<Meg! Cazzo! Che ci fai qui è tardissimo!> disse Cameron tentando di mettersi il giubbotto.

Io alzai le spalle.

<tanto non ci sarei neanche arrivata a prendere il pullman per cui tanto vale rimanere qui a fare colazione> dissi mordendo un buonissimo biscotto.

Lui alzò gli occhi al cielo e venne verso di me prendendomi per una manica.
sbuffò.
<Muoviti meg, ti accompagno io.>

Io rimasi sorpresa.
Com'era possibile? Lui dovrebbe odiarmi ancora di più dopo lo schiaffo che gli ho dato e io anche perchè mi ha allontanata da Ryan.

Senza replicare misi il Napapijri e presi lo zaino.

Salutai Lucia e saltai in sella alla moto.

Certo che io e lui siamo abbastanza lunatici.
Prima sembra che andiamo d'accordo un secondo dopo non ci possiamo vedere e un'altro dopo sembra che non possiamo stare lontani.

Cosa? "Non possiamo stare lontani?" Ma che sciocchezze dico?

Lui diede gas e partì.
Il vento iniziava a venirmi in faccia e mi provai a coprire dietro Cameron ad un tratto, dopo che il semaforo scattò il verde, lui impennò e io mi attaccai il più possibile a lui.
Si mise a ridere come un idiota e io gli mollai un piccolo schiaffo.

Arrivati davanti alla mia scuola lui mi fece scendere e io mi levai il casco.
<Tieni> dissi
Lui alzò un sopracciglio. <Cosa? No! Te lo tieni tu!>
<Cameron è uno dei tuoi caschi. Non voglio andare in giro con uno di sti cosi! E poi come faccio sul pullman?>
<Tranquilla ti vengo a prendere io. Ci vediamo. Comunque Auguri Sorella.> disse dandomi un bacio sulla guancia.

Mi sentivo felice.
Ero così preoccupata di arrivare in ritardo che me ne ero dimenticata che io da oggi avevo 15 anni.
Non mi sarei mai aspettata che Cameron Dallas si ricordasse del compleanno della sorellastra che odia ma che, però, ha baciato 2 volte.. Okay forse una e l'altra io però.. È la stessa cosa.

Entrai in classe saltellando come una scema.
Arrivai e trovai le mie compagne di classe con un mega telo in mano.
Appena le vidi una lacrima mi scese e loro mi corsero ad abbracciare.
Che tenere, non me lo sarei mai aspettato da loro.
Anche se ero molto...emmm.. Arrabbiata con Grace e Eden in quel momento non mi importava.

Tutti i miei problemi sembravano scomparire e finalmente riuscii a ritrovare un po' di felicità dopo tutto questo tempo.

La lezione iniziò e le ragazze mi regalarono un bellissimo pupazzo gigante di unicorno! Io li adoro!

Questo giorno era iniziato bene e spero finisca così.

Bussarono alla porta e apparve Fern Champions.
Madonni io odio quella ragazza.
All'inizio della scuola eravamo amiche ma dopo quell'infamata che mi ha fatto dicendo che ero stata io a sporcare tutta la sedia di gesso della prof non riuscii più nemmeno a guardarla in faccia.
Non mi sarei mai aspettata che avrebbe fatto la spia.

<Meg Mason, ti vuole il vicepreside> disse.

Io gli feci la vocina sotto e lei mi guardò male.

Questa ragazza qui era piuttosto sfigata ma aveva tanto potere perchè era una "specie" di segretaria del vicepreside e quindi se tu gli facevi qualcosa era come se tu avessi la sospensione assicurata.
Per fortuna io sono la nipote del vice preside quindi non me ne frega proprio un cazzo.

Mi alzai e lei iniziò a fissarmi:< che vuoi??> dissi subito diretta.

<Niente. Perchè mi hai fatto la vocina?!> chiese.
<allora volevi qualcosa. Comunque semplicemente perchè non ti sopporto.> risposi

Lei mi guardò e iniziò a toccarsi i capelli. Era un vizio schifoso e fastidioso. Chissa dove avrà messo
Quelle mani. Blah.

Rabbrividii al solo pensiero.

<Signorina Mason, basta.> mi rimproverò il prof.

Che cagacazzo che è sto qui.

Arrivai davanti alla porta e senza bussare entrai chiudendomi la porta alle spalle.
Senza accorgermene gliela sbattei in faccia a Fern.
Quando lo notai scoppiai subito a ridere e lei a piangere.

Mio zio mi ammoni e gli disse di andare in infermeria.

Ahhahahahahahaha ti sta bene sfigata.

Mi sedetti e vidi che di fianco avevo.. Rosy.

<Oh! Eccoti qui! Finalmente! Complimenti per non esserti presentata ieri.> dissi votandomi verso di lei.
<Sono venuta rompicazzo ma tuo fratello ha detto che stavi dormendo.>
<Fratellastro. Comunque ho un po' di domande da farti.>

Mio zio non ci interruppe manco una volta, per fortuna se no lo mangiavo.

Figa la mia giornata stava andando così bene finchè non arrivò la puzzona di Fern a chiamarmi per venire qui da questa, molto probabilmente, bugiarda.

<Dimmi, avanti.> disse in tono di sfida.
<Allora.. Iniziamo dal fatto di chi è sto cazzo di bambino.>
<Di giubbe.> rispose.

Io lo so che mi stava mentendo. Perchè il bambino era di tre mesi e loro 2 mesi fa avevano in programma di dare una cosa in più alla loro relazione.

<Senti Rosy, smettila di mentirmi. Non so neanche perchè lo fai. Giubbe mi ha detto che non avete fatto niente quella sera e che ti ha confessato del bacio e prima di emm.. Ecco.. Sei venuta a darmi uno schiaffo. So anche che il bimbo è di tre mesi e non di due.>

Rosy spalancò gli occhi.

<Chi ti ha detto queste cose?>
Vidi i suoi occhi lucidi. In questo momento non mi interessava se si metteva a piangere, era molto stufa di tutte queste stupide bugie.

Basta, ho deciso di comportarmi da spietata.

<Secondo te?Rispondi!> ordinai.
<Non davanti a mio papà> replicò.
<Nono, continuate pure. Io vorrei sapere di chi è il bambino.> disse mio zio.

<Allora? Sto aspettando..>

Scusate per gli errori ma lo scritto molto di fretta.
Un bacio.

Biscottocorno_

Cos'ho sbagliato// Cameron dallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora