Capitolo 3.
Mi ritrovai a pensare ad Harry ancora e ancora, ogni giorno.
A scuola non mi concentravo. I miei genitori ripetevano sempre le cose perchè io non li ascoltavo. Non mi concentravo sui libri. Stava diventando molto strano.
Mi ha dato il suo numero di telefono, ed io ero cosi tentata di chiamarlo. Ma non volevo fargli sapere che avevo una specie di ossessione verso di lui. Volevo avvicinarmici, ma senza spaventarlo.Decisi di aspettare un po' prima di chiamarlo, doveva sembrare casuale.
Finalmente, dopo almeno una settimana, raccolsi quel poco di coraggio che avevo e digitai il suo numero. "Pronto?"
"Ciao, Harry. Sono Cassie." Risposi timidamente.
"Cassie!" Esclamò eccitato. "Stavo aspettando una tua chiamata.
Stava aspettando."Davvero? Io, um, pensavo che ti saresti infastidito se ti avessi chiamato cosi presto, avresti pensato che fossi una stalker o qualcosa del genere." Spiegai. Non avrei mai aspettato cosi tanto.
Rise. "Certo, non avrei mai pensato che tu fossi una stalker," disse. Potei sentire il suo sorriso mentre parlava. Immaginai le sue adorabili fossette, le pieghe ai lati degli occhi mentre sorrideva...
"Quindi, passeremo dell'altro tempo insieme?" Chiese, portandomi di nuovo sulla Terra.
"Um, posso tornare a casa tua domani dopo la scuola," suggerii.
"No, vorrei venire io a casa tua." dichiarò, "Che ne dici di venire a casa mia e poi incamminarci insieme verso la tua?"
"Si, suona bene." Provai a non essere emozionata all'idea.
"Okay, perfetto." Rispose.
"Ci vediamo dopo." Dissi. Merda, l'avevo detto di nuovo. Era una parola orribile. Ma, come sempre, non sembrava farci caso.
Ridacchiò e disse, "Ciao." prima di riattaccare.
•••
Il giorno dopo, stavo tornando a casa, eccitata all'idea di rivedere Harry. Quando raggiunsi casa sua, bussai alla porta. Aspettai che Anne rispondesse come l'ultima volta che sono stata qui, ma ad aprirmi fu un Harry ghignante."Ciao Cassie."
"Come fai sapere che sono io?" Chiesi. Lui fece un passo in avanti, con il suo bastone.
"Essere un ragazzo che studia a casa, non mi ha dato possibilità di farmi molti amici. E mia madre è a lavoro, quindi non potrebbe essere uno dei suoi amici." Rispose, camminando lungo il marciapiede.
La camminata da casa di Harry alla mia durò circa due minuti, quindi in quel momento stavamo salendo le scale del mio portico. I miei genitori erano entrambi a casa, quindi la porta era aperta.
Entrammo in casa e salimmo in camera mia. Harry si guardò intorno, ma si fermò, girando la testa nella mia direzione per chiedermi il permesso."Puoi entrare, tranquillo." Gli dissi. Capii che aveva bisogno di toccare le cose intorno a lui per familiarizzare gli oggetti.
Parlammo mentre lui tastava di tutto. Accidentalmente colpì alcune mie bottigliette di smalto dalla mia credenza, ridacchai e lui chiese subito scusa, piegandosi sulle ginocchia e cercando le piccole bottigliette di vetro.
Era così carino. Li raccolsi e lui continuò a fare quello che stava facendo, più accuratamente di prima."La tua camera è davvero organizzata." Dichiarò.
"Già, non sopporto il disordine." Spiegai.
"Neanche io, le stanze disordinate sono molto pericolose per me." Camminò verso la mia collezione di libri. Le sue dita scivolarono sulle mensole. Ne prese uno e accarezzò la copertina. Era uno dei miei preferiti. Era un fantastico libro chiamato Inkheart.
"Sicuramente avrai molti libri." Osservò Harry rimettendo a posto l'oggetto.
"Ti divertirai a leggerli."
"Amo i miei libri come tu ami le tue band."
"Wow, allora è grave." Rise. Prese un libro a caso e me lo diede.
"Mi leggi una storia?".
"Certo." Dissi. Guardai il libro. Era Twilight. "Um, scegline un altro. Credo non ti piaccia questo."
Mi alzai e scelsi un altro libro. Il primo della trilogia di Matched. Era un genere femminile, ma credo gli piacesse. Si sedette al bordo del mio letto, mi sedetti accanto a lui e cominciai a leggere.
"Mi piace ascoltare," mi disse, "ho molti libri ad audio*, ma la voce è sempre monotona, così noiosa. Mia madre me li legge prima che vado a dormire.""Aaw, tua madre te li legge? È una cosa adorabile!" Dissi prima di fermarmi. Potevo vedere che era imbarazzato ma cercava di nasconderlo. Io risi soltanto e guardai il libro che tenevo fra le mani.
"Ora che ho trovato il modo di volare," lessi ad alta voce, "che direzione devo prendere per la notte?".
Amavo leggere ad alta voce alle persone. Leggere a me stessa era fantastico, ma essere capaci di condividere la storia con qualcun'altro era molto meglio.
Mentre leggevo, Harry era rannicchiato su se stesso accanto a me, la sua testa sul cuscino, ricoperto da una fodera viola. Era davvero concentrato. Non sembrava annoiato dal libro.Cinque capitoli dopo, mio padre entrò in camera per dire ad Harry che sua madre era qui per riportarlo a casa. Appena mio padre uscì, Harry si mise seduto e si stiracchiò, alzando le braccia verso il soffitto.
"Hai davvero una bella voce," disse, "potrei ascoltarti per sempre."
Arrossii, non sapendo come rispondere. "Um, grazie." Dissi.
"Sono serio." Disse mentre prendeva il suo bastone, "non leggi né troppo veloce né troppo lento. E non balbetti come tante altre persone che leggono ad alta voce."Un lungo silenzio riempiva la stanza.
Fissava verso la mia direzione con un sorriso in volto. Ad un tratto, chiese, "Ti piacerebbe venire a cenare da me questo week-end?"
"Um, certo." Risposi sorpresa. Speravo che me lo chiedesse, e lui lo ha fatto, dal nulla."Aspetta, questo sarebbe... Un appuntamento?"
"Cosa vuoi che sia?" Chiese. Non dissi niente. Già sapeva la risposta.
"Fantastico." Si alzò per andarsene.
"Ciao, ci vediamo sabato." Dissi, cercando ancora di elaborare quello che era appena successo.
"Ciao." Disse lasciando la mia camera.
Lo guardai dalla finestra mentre sua madre lo aiutava a salire sull'auto.
Santa merda, avrò un appuntamento con Harry. Avrò un appuntamento con Harry.
Una settimana e mezzo fa ero pazza dell'idea del trasferimento in Inghilterra.Adesso, è la cosa più bella che mi sia mai capitata.
#SpazioAutrice
*Libro ad audio: non sapevo bene come tradurlo, ma spero si è capito cosa intendevo.
Baci Xx
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Blinded// H.S {Traduzione italiana}
FanfictionPensai a cosa chiedere. Infine, dissi: "Che cerchi in una ragazza?" Lui rispose subito. "Personalità interessante, di talento, onesta..." Avrei voluto chiedergli qualcos'altro. Non avevo nessuna delle caratteristiche che stava dicendo. Una volta che...