Capitolo 12.

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Capitolo 12.

Dopo aver lasciato la conversazione, controllai la mia Home quando mi arrivò un messaggio da Harry.

Puoi venire?

Volevo davvero vederlo dopo quell'orribile conversazione con Theresa, Caroline e Jessie, quindi scrissi a Harry che sarei stata lì il più presto possibile. Stavo ancora indossando il mio pigiama, quindi velocemente mi cambiai in qualcos'altro prima di prendere il cellulare e il libro che stavamo leggendo. Indossai le scarpe e uscii dalla porta.

Anne mise in chiaro che ero la benvenuta ogni volta, e mi disse che la prossima volta potevo entrare senza neanche bussare. Entrai, trovai Harry sul divano con una ragazza che non avevo mai visto. Aveva dei lunghi capelli marroni, il doppio dei miei, e gli occhi verdi. Era davvero carina, e sembrava avere qualche anno più di me e Harry, mi sentii gelosa di vederla seduta vicino al mio ragazzo, con le sue braccia intorno alle sue spalle.

Harry si alzò quando sentì che ero entrata, "Cassie?", chiese mentre veniva verso di me.

"Um, si, sono io." Risposi, guardando la ragazza seduta sul divano. Non sapevo perché ero gelosa di lei. Mi fidavo di Harry.
Si sporse in avanti per baciarmi, ma mancò le mie labbra, e la sua bocca si diresse verso il mio naso. Nonostante la mia gelosia, risi. Lo aiutai a localizzare le mie labbra, finendo il nostro imbarazzante momento. Dopo pochi minuti, Harry si tirò via, ricordando che non eravamo gli unici nella stanza.

"Oh, um, questa è mia sorella, Gemma." Mi disse.

Era sua sorella. Tutta la gelosia che provavo, svanì. Dovevo guardarla meglio. Assomigliava molto ad Harry.

"Gem, questa è Cassie-" Harry cominciò a presentarmi, ma sua sorella lo interruppe.

"La tua ragazza? Avrei immaginato che era la tua ragazza, dopo il modo in cui l'hai sbaciucchiata." Prese in giro.

Io arrossii ma Harry non sembrava preoccupato per il commento di sua sorella. Saltò- letteralmente- sul divano, nello stesso punto di prima, salendo su Gemma.

"Ow, scendi da sopra di me, stupido idiota!" Rise, buttandolo sul pavimento, "Sei una peste."
Mi sedetti dall'altra parte del divano, Harry si sedette in mezzo a noi e parlammo per un po' di tempo. Per la maggior parte del tempo, io e Gemma provammo ad avere una normale conversazione, ma ogni volta che una di noi faceva una domanda, Harry rispondeva con una risposta sarcastica. Gemma mi raccontò delle storie imbarazzanti su di Harry, che mi fecero ridere tantissimo. Harry provò seriamente a farla smettere, tirandole i capelli, mordendola, spingendola sul pavimento. Ma ogni volta riusciva a finire la storia. Harry sembrava che volesse morire, era cosi imbarazzato. "Ti odio moltissimo." Disse quasi scherzando.

"Io di più." Rispose. Pensavo che sarebbe durata di più, invece dopo quello non dissero più nulla, semplicemente Harry afferrò sua sorella e la spinse sul pavimento. Combatterono per un po' di tempo, fino a quando Gemma si tolse da sotto di lui. Prima che la afferrasse di nuovo, lei lo affrontò.
Harry si rannicchiò a terra, ridendo mentre cercava di scappare dal solletico di sua sorella.

"No! No no no no no no!" Strillò Harry mentre Gemma infilò le sue mani sotto la sua maglietta per torturarlo ancora di più.

Non so perché, ma il fatto che lui soffrisse il solletico, lo rendeva ancora più adorabile.

"Gem- Ti prego fermati- Cassie- Aiutami-" Disse Harry in mezzo alle risate. "Oh mio dio,  devo fare pipì! Fermati! Mi sto facendo la pipì sotto!"

Era serio quando disse l'ultima frase, quindi Gemma finalmente lo lasciò. Si diresse immediatamente al bagno.
Gemma si risedette sul divano, continuando a ridere per suo fratello. Per pochi minuti rimanemmo in silenzio aspettando Harry. Non sapevo cosa dire.

Senza pensare, chiesi, "È difficile?"

Mi guardò confusa, così aggiunsi, "Sai, avere un fratello... Cieco."

"Oh! Bhe, può esserlo alcune volte," ammise, "più perché vuole che lo tratti come un ragazzo normale. Spesso non è un problema, perché per me, lui è normale. Ma quando usciamo, sono sempre iperprotettiva. Ho paura che si faccia del male, e mi arrabbio quando le persone lo fissano quando vedono il suo bastone."

"È difficile non farlo con lui intorno." Concordai.

"Vorrei davvero che non fosse cieco. Intendo, non voglio cambiarlo, lo amo così com'è. Lui dice sempre che non dobbiamo preoccuparci che lui è cieco. E sono sicura che la maggior parte del tempo, è vero. Ma posso dire che alcune volte è sconvolgente per lui."

"Si, lo so." Risposi, ricordando le cose che mi disse all'altalena. La prima volta che ci baciammo. Non posso fare a meno di sorridere pensando a quel ricordo.

"Perché stai sorridendo?" Chiese Gemma, tirandomi fuori dai miei pensieri.

"Oh, niente." Risposi. Potevo capire che Gemma aveva intuito. Un silenzio imbarazzante riempiva la stanza.

Dopo pochi minuti, Gemma mi disse, "Sai, piaci davvero tanto a mio fratello. Ha parlato di te per tutta la settimana."

Arrossii guardando in basso. Prima che potessi rispondere, Harry tornò. Lo ringraziai mentalmente per aver interrotto quel momento imbarazzante.

"Perché ci hai messo così tanto?" Gli chiesi. "Le persone non ci mettono cosi tanto per fare pipì."

Gemma scoppiò a ridere. "Hai cambiato i jeans. Ti sei bagnato?"

Harry non rispose.

"Lo hai fatto, non è così?" Esclamò lei.

"Non ne voglio parlare." Borbottò Harry. Gemma non smise di ridere.

"Ehy, non prendermi in giro! Eri tu che non smettevi di farmi il solletico!" Si mise seduto sul divano e mise le sue braccia intorno alle mie spalle, sporgendosi verso di me per baciarmi la guancia.

"Siete così dolci," disse Gemma, "mi disgusta." Harry rise mentre lei lasciò la stanza, lasciandoci soli sul divano.

"È così noiosa." Disse quando sua sorella non era più lì.

"Non mi annoia." Risposi.

"Una volta che la conoscerai, capirai che è la persona più noiosa del mondo."

"Non lo so, penso che tu sia piu noioso."

"Cosa? Pensi che sia noioso?" Harry sembrava offeso.

"No, non lo penso. Ma tra te e Gemma, il più noioso sei tu."

"Perché?"

"Perché tu sei il più giovane," dissi, "e sei maschio."

Rise. "Lo pensi solo perché mi ha fatto il solletico, vero?"

"Si, è vero." Dissi, baciandogli il naso, "Ma penso comunque che sei il più noioso."

Blinded// H.S {Traduzione italiana}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora