Capitolo 16.
Quando Harry stava abbastanza bene da lasciare l'ospedale, guidai con Anne per andarlo a prendere. Ero contenta che lui potesse finalmente andarsene da quella piccola stanza dove ha passato gli ultimi giorni. Per la maggior parte del tempo, non aveva avuto nulla da fare. Ogni volta che andavo a fargli visita, leggevamo un paio di capitoli di Matched.
Ma quando non ero lì, Harry non aveva nessun modo di intrattenersi. Io sarei impazzita al posto suo. Rimasi fuori dal bagno aspettando che Harry si cambiasse. Potevo sentirlo cantare attraverso la stanza. Sorrisi, ricordando immediatamente il testo.
Isn't she lovely.
Isn't she wonderful.
Isn't she precious.
Less than one minute old.
And I never thought
Through love we'd be
Making one as lovely as she
Isn't she lovely made from love.Questa era la canzone che cantò il giorno in cui facemmo il karaoke sulla sua Wii. La sua voce era bellissima come sempre. Ti fa sentire meglio ascoltarlo cantare, come ha sempre fatto. Ero preoccupata che dopo l'incidente, lui non fosse stato più lo stesso. Ma ascoltandolo, sapevo che Harry era ancora Harry.
•••
Quando arrivammo a casa di Harry, lo aiutai a scendere dalla macchina. Per una volta, accettò volentieri il mio aiuto. Dopo essere rimasto sdraiato per giorni su quel letto d'ospedale, era piuttosto traballante quando cercava di stare in piedi.
Entrammo in casa e guidai Harry fino al divano. Gemma ci sentì arrivare e corse di sotto per vedere il suo piccolo fratello. Corse verso di lui e avvolse le sue braccia intorno al suo corpo.
"Oh, ero così preoccupata per te," esclamò, "Ti senti meglio? Fa ancora male?""Sto molto meglio, ma fa male ancora," disse Harry, spingendola, "quindi potresti non stringermi in quel modo?"
Gemma arruffò i capelli di Harry.
"Mi dispiace, è solo che mi sei mancato molto in questi ultimi giorni!" Lo abbracciò di nuovo, stampandogli un bacio giocoso sulla guancia. Harry cercò di essere imbarazzato, ma sapevamo tutti che in fondo gli era piaciuto.
Anne entrò nella stanza un minuto più tardi trovando me e Gemma sopra ad Harry, riempendolo di baci come se fosse un piccolo bambino. "Mamma! Aiutami!", strillò Harry mentre si contorceva cercando di scappare.
"Ragazze, scendetegli di dosso," ridacchiò Anne, "È soltanto uscito dall'ospedale. Non potete ucciderlo al suo primo giorno a casa."
Harry sgusciò da sotto di noi strisciando verso l'altra parte del divano. Prese una coperta che era appoggiata sul retro del divano e se la avvolse attorno come uno scudo.
Scuotendo la testa, Anne andò verso di lui e gli tolse la coperta per vedere la sua faccia. La appoggiò e sussurrò qualcosa nel suo orecchio. Potevo vede le lacrime nei suoi occhi, ma sapevo che non voleva piangere davanti suo figlio. Harry stava per dire qualcosa ma fu interrotto dal suo stomaco.
"Sei affamato?" Rise Anne.
"Sono affamato," rispose Harry, "non ho mangiato niente all'ospedale. Il cibo aveva un sapore terribile."
Anne andò in cucina per preparare qualcosa per Harry, e Gemma la seguì, lasciando me ed Harry da soli. Andai verso di lui e gli poggiai il braccio sulle spalle. Almeno credo fossero le sue spalle. Era quasi impossibile saperlo quando tutto il suo corpo era avvolto da quella coperta ingombrante. Posò la sua testa sulla mia spalla, con gli occhi chiusi.
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Blinded// H.S {Traduzione italiana}
FanfictionPensai a cosa chiedere. Infine, dissi: "Che cerchi in una ragazza?" Lui rispose subito. "Personalità interessante, di talento, onesta..." Avrei voluto chiedergli qualcos'altro. Non avevo nessuna delle caratteristiche che stava dicendo. Una volta che...