Capitolo 10.

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Capitolo 10.

La mattina dopo mi svegliai sul petto muscoloso di Harry. Eravamo in una posizione abbastanza imbarazzante; il mio braccio era avvolto ai suoi fianchi, e il suo peso ha fatto sì che quest'ultimo si fosse intorpidito. Il divano era troppo piccolo per Harry, che era alto sei piedi, quindi le sue erano piegate in un modo molto strano. In ogni modo, si stava bene lì con lui. Il braccio, non schiacciato, era in un posto migliore. Le mie dita erano intrecciate con le sue, tenendosi strette, mentre ascoltavo il suo respiro regolare, e il suo russare uscire dalla bocca. L'altra sua mano era posizionata protettivamente sulla mia schiena, tenendomi stretta, non permettendomi di lasciarlo.
Avere qualcuno che si prenda cura di me tanto quanto Harry, era la senzazione più bella di tutto il mondo. Ci conoscevamo solamente da un mese, però sapevamo tutto dell'altro. Guardai la sua bellissima faccia mentre dormiva. Non mi sarei mai stancata di guardarlo.

Amavo il modo in cui i suoi occhi si illuminavano quando era emozionato, il modo in cui si scurivano quando era arrabbiato, il modo in cui da verde acceso diventavano grigi quando stava male. Potevi dire come si sentiva in base al colore dei suoi occhi. Avevo anche un'ossessione per le sue labbra. Amavo vedere la sua bocca muoversi quando parlava, quando le sue piene e rosee labbra formavano ogni parola mentre parlava con il suo sexy accento inglese. So che l'ho detto milioni di volte, ma per me è assolutamente perfetto.

Stavo tornando ai miei pensieri, quando si agitò sotto di me. Mentre si spostava, finalmente riuscii a liberare il mio braccio. I suoi occhi verdi si aprirono mentre io mi sedetti e mi stiracchiai.

"Buongiorno, riccio." Dissi accarezzandogli i capelli. I ricci marroni andavano da tutte le parti. I suoi capelli erano una delle mie cose preferite del suo aspetto- ecco perché usavo quello sciocco soprannome "Riccio". Spesso pensavo che i capelli lunghi fossero strani per i ragazzi, ma ad Harry stavano davvero bene.

Mi alzai, cercando di far rianimare il mio braccio. "Credo che dovrò amputare il mio braccio." Scherzai.

"Perché?" Harry sembrava preoccupato. Non penso aveva colto il sarcasmo nella mia voce.

"Perché ti ci sei sdraiato sopra tutta la notte! Non lo hai sentito?"

"Oh no, sono davvero un dormiglione." Disse Harry, sembrando imbarazzato. "Questo spiega perché la mia spina dorsale è storta."

Risi al suo commento. "Harry Styles, sei davvero un caso perso." Dissi, scuotendo la testa.

"Lo so." Sogghignò.

Sorrisi e gli diedi il suo bastone bianco, dicendogli, "Andiamo a fare colazione, scemo."
•••
Volevo fare alcuni pancake per colazione, nel modo in cui mia madre mi insegnò quando ero più piccola, ma non riuscivo a trovare gli ingredienti che mi servivano. Cosi, andai su in camera mia e afferrai dei soldi nella mia borsa, e andammo in un piccolo Cafè, a pochi isolati da casa mia e facemmo colazione con dei sandwich. Era bello uscire con Harry senza i nostri genitori. Nonostante era la nostra terza volta che uscivamo insieme, pensai che quello era il nostro vero primo appuntamento.

Mentre mangiammo, condividevamo e scherzavamo sulle cose che ci sono successe nel passato. Inoltre Harry si stava strozzando con il cibo per le troppe risate, ricevendo alcune occhiatacce dalla gente intorno a noi, ma lui non poteva vederle quindi non mi davano fastidio.

Harry mi disse anche le barzellette più stupide che io avessi mai ascoltato. All'inizio finsi di ridere, ma poi decisi di essere onesta con lui per non dargli false speranze. Ad un certo punto, Harry accidentalmente rovesciò il suo succo d'arancia sul tavolo e, per pulire il pasticcio, rovesciò anche il mio.

Dopo tutto ciò, non pensavo che potessimo avere un appuntamento più bello. Ho sempre detto che Harry era perfetto, ma sapevo che non era vero. E lui me lo provò nel Cafè. Ma questo permise ai miei sentimenti di essere ancora più forti. Per quanto mi piaceva quando sembrava il Principe Azzurro delle favole, sapevo che non era il vero lui. Il vero lui era un cieco, goffo ragazzo che mi raccontava le barzellette peggiori del mondo. Ma non era solo questo; era anche dolce, talentuoso, bello, intelligente, e un totale gentiluomo. Amavo il vero Harry più della maschera che lui cercava di costruirsi.

Blinded// H.S {Traduzione italiana}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora