Le sue possenti braccia mi stringono in una specie di abbraccio.
Noto che mi manca il respiro, vorrei liberarmi da quella presa ma allo stesso tempo vorrei continuare a tremarci dentro.
«Mi piace la tua innocenza, la tua ingenuità, il tuo essere così tremendamente insopportabile.» sussurra nel mio orecchio al che percepisco un milione di brividi salirmi velocemente su tutta la schiena.
Mi slaccia la felpa, mi leva la maglietta facendola cadere a terra e io lo guardo interrogativamente: perchè tutto questo?
Intensi,innumerevoli, enormi sentimenti si fanno spazio in me facendomi sentire così piccola e insignificante.
Lo voglio, lo voglio con tutta me stessa.
Le sue mani ghiacciate mi fanno sobbalzare quando le sento scorrere sulla mia schiena nuda.
Si ferma di fronte a me, osservando il reggiseno.
Penso sia in dubbio, non sa se spogliarmi completamente o lasciarmi così.
Il desiderio prevale in me, oramai non sono più lucida nè razionale.
Mi sento avvampare da dentro, quel bollore continua a presentarsi sempre più vivamente.
Posa le sue mani sul mio seno stringendolo e ponendo la sua bocca in prossimità di questo.
Alza gli occhi verso di me, che mi sto contorcendo dal piacere che mi sta facendo provare.
Prende a baciarmi dappertutto, la sua lingua calda si scontra sul mio collo, nuovamente.
«Dio!» urlo tirandogli i capelli e vedendolo tirare indietro la testa, mantenendo gli occhi chiusi.
Non resisto dallo slacciargli i pantaloni ma hanno un bottone difettoso, o forse è solo inesperienza da parte mia, che non ho mai fatto niente di simile con qualcuno.
Mi fissa sorridendo: «Non ci riesci?»
Mi dipingo il viso di rosso: «Potresti farlo tu?»
Si morde il labbro: «Uhm, okay.»
Si sbottona e dopodichè decido di tirargli giù io la cerniera, lanciandoli a terra.
Si leva la maglia di spontanea volontà e rimango incantata di fronte al suo fisico che a mio avviso è qualcosa di perfetto.
Mi cade l'occhio sulla sua erezione e tutto quello che voglio è prenderne possesso.
Mi metto a cavalcioni su di lui, che poggia le sue mani sulla mia vita rimanendo a osservarmi in quel modo che è in grado di uccidermi.
Sbatte violentemente una mano sul mio sedere ancora coperto dai jeans, al che strillo.
«Sei matto?»
«Sappi che questo è solo l'inizio. Che fai? Te li togli tu o te li tolgo io?»
Afferro la sua mano e la scaravento in mezzo alle mie gambe.
«Accidenti, Vicari non ti facevo così porca.» dice maliziosamente avvicinandosi alle mie labbra ma non baciandole.
Divento bordeaux ex novo: «Sempre stata.» rispondo mentendo e provocandolo.
«Dai allora fammi vedere che sai fare.»
In realtà nulla, dal momento in cui con Francesco non avevo mai fatto niente di niente.
Ma non volevo far credere a Leo che fossi una sfigatella alle prime armi, volevo farlo eccitare come Melissa non riusciva a fare.
Mi calo i pantaloni, rimanendo in mutande di fronte a lui.
Senza permettermi di fare un solo movimento me le toglie scaraventandomi su di lui.
Le nostre labbra sono a un centimetro di distanza le une dalle altre, lui le osserva piazzandoci un dito sopra.
Me le morde aggressivamente ed io stringo i pugni perchè me le sta massacrando.
Le sta morsicando sempre più forte: «Leo, mi fai male!» grido ma lui mi tappa la bocca con la mano per poi continuare a fare ciò che stava facendo.
Stavolta le morde in una maniera dolorosissima, ancora più di prima.
Sento alcune gocce di sangue scendere e colare sul suo letto.
Ho gli occhi lucidi, non credevo facesse così male.
Mi guarda sogghignando: «Buono, è dolce il tuo sangue.»
Scuoto la testa da destra verso sinistra: «Sei impazzito, mi hai uccisa.»
Le mie mani scorrono sul suo petto, sui suoi addominali, sul suo basso ventre.
Prima di arrivare lì mi fermo un attimo a riflettere: sto davvero facendo la cosa giusta? La risposta è no. Ma intendo dire, vaffanculo, lo voglio.
Afferro la sua erezione tra le mani procedendo dall'alto verso il basso.
«Usa la bocca, tesoro.» suggerisce lui afferrandomi dal mento.
Sono al massimo dell'imbarazzo ma devo farlo.
Lo metto in bocca, come un gelato, come un lecca lecca.
Le sto pensando proprio tutte pur di non realizzare che quello sia il pene del ragazzo della mia migliore amica.
Proseguo in questo modo, impegnandomi con tutta me stessa a non metterci i denti per non procurargli dolore.
Mi posa una mano sulla testa agevolandomi il lavoro.
Odo i suoi ansimi che però sono smorzati, non troppo rumorosi.
Seguito collocando la mia mano sui suoi testicoli, accarezzandoli, ma non smettendo mai di andare avanti con la bocca.
«Mi fai.. -proferisce gemendo- eccitare da morire.»
«E' quello che voglio.» rispondo con un fil di voce.
Vado avanti ancora per venti minuti buoni quando, raggiunta l'apice del piacere, mi viene in bocca.
«Sei fantastica.» asserisce tirandomi i capelli, con la voce ancora stordita dall'orgasmo.
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che ne pensate? scusate se magari ho descritto troppo nei particolari ma sappiate che sarà sempre così ahahah prossimo? quando mi date 10 stelle e 8 commenti❤️❤️
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I want to be your baby.
RomancePer un progetto scolastico Camilla dovrà lavorare in coppia con Leonardo, il fidanzato di Melissa, la sua migliore amica. I due si troveranno perció spesso insieme e la loro iniziale amicizia finirà con il trasformarsi in una relazione nascosta agli...