XLVI

6.7K 203 17
                                    

CIAO RAGAZZE! PRIMA DI LEGGERE IL CAPITOLO DATE UN'OCCHIATA ALLA STORIA DI 'STAYSTRONG988' CHE SI INTITOLA 'IO PRIMA DI TE'.
MI RACCOMANDO PASSATE IN TANTE😘😘

-------

Un profumo di curry si propaga in tutta la casa: la mia fame comincia a farsi sentire.
«Che prepari?» domando allacciando le braccia attorno ai suoi fianchi.
«Noodles, giusto per cambiare un po'.»
Detto ciò si gira di scatto verso di me e, riponendo il mestolo, mi bacia con foga.
«Quanto sei bella.» sussurra tra i miei capelli e per un attimo ci credo veramente.
Io, sentendo le sue parole, mi accorgo di essere completamente assuefatta.
È come se tutto quello che è passato non fosse mai esistito, e penso che senza il rapporto che abbiamo ora non potrei vivere.
«Mi vai a prendere il cellulare? Devo chiamare mia madre.» chiede continuando a mescolare.
«Certo.» sorrido gentilmente e mi dirigo verso la sua stanza.
Il cellulare è appoggiato su un mobiletto di legno intarsiato.
Appena lo afferro noto uno strano messaggio sul blocco schermo: il nome con cui il numero è stato salvato il rubrica mi lascia perplessa.
Lullaby.
Mi gratto la testa confusa.
Il messaggio è molto semplice e diretto: vorrei che ci rivedessimo.
Il cuore comincia a battermi di nuovo all'impazzata, tentando di fuoriuscirmi dalla gabbia toracica.
Tante, troppe domande mi frullano per la testa e vorrei spaccare tutto.
La mia gelosia è talmente enorme che non si può circoscrivere: il pomeriggio quella ragazza che l'ha salutato sembrava volesse comunicargli qualcosa con lo sguardo e adesso questo messaggio mi disorienta.
Procedo verso la cucina e, a testa china, gli consegno il cellulare.
Leonardo lo prende e legge ciò che c'è scritto sullo schermo.
Io non dico niente, mi siedo sul divano facendomi sempre più piccola ma con la speranza che possa trovare una spiegazione a quel messaggio.
E invece niente, nessun vocabolo esce dalle sue labbra e ciò mi uccide ancora di più.
«Pronto? Ciao mamma! Sono a casa con Camilla.»
Abbasso lo sguardo e mi prendo la testa tra le mani: il fatto di non capirci un cavolo mi fa arrabbiare.
Ma pensa che io sia scema? Ha davvero intenzione di non dire niente? Come se poi io non me ne fossi accorta!
«Certo, dopo ve la presento.» ridacchia scolando la pasta.
«Adesso devo lasciarti, ci sentiamo dopo.»
Riattacca e si volta verso di me, con un sorriso sghembo stampato sul volto pallido:«Che profumino!» vanta facendo uno strano gesto con la mano.
Tiro un forte sospiro:«Già, che profumo.» ripeto triste ed abbattuta.
Lui alza un sopracciglio, mi guarda tutta e azzarda con un 'cosa hai?'.
«Niente.» proferisco sorridendo.
«Bhè meglio così. Cosa potrebbe esserci di più bello di questo momento?»
Faccio una smorfia senza aggiungere nulla, sperando che possa capire o almeno che possa provarci.
«Tanto ora ti passa. È proprio questo quello che ammiro di te, ti ci vuole un niente per aggiustare le cose.»
Ma prima o poi lo scotch non tiene insieme più niente, se il cuore è troppo spezzato.

***
«Shh, adesso devi fare silenzio e chiudere gli occhi.»
E poi buio totale.
Qualcosa, non riesco a capire cosa sia, è legato stretto attorno alla mia testa e alla mia vista: forse è una cravatta.
Un forte odore di incenso comincia ad entrarmi nelle narici facendomi tossire.
Deglutisco rumorosamente dal momento in cui Leonardo comincia a toccarmi.
Poi percepisco le sue mani sui miei seni, poi sulle mie chiappe e infine sulla mia intimità.
Il suo tatto è sottile, il contatto è debole: mi sta semplicemente sfiorando.
Mi afferra il viso e la sua lingua comincia a bagnarmi le labbra, come fa il mare sulla spiaggia.
Apro leggermente la bocca per permettere l'ingresso alla sua lingua, che in pochi secondi sta già formando un vortice con la mia.
«Voglio tutto dal tuo corpo.» sussurra al mio orecchio per poi leccarlo procurandomi un miliardo di brividi pazzeschi.
«Ah, sì!» ansimo non appena comincia a spogliarmi.
Le sue dita lunghe percorrono ogni centimetro del mio corpo, soffermandosi sulla mia vagina.
Mi stuzzica più e più volte con dei baci umidi sul collo, facendomi impazzire.
Inserisce prima un dito, poi due, poi tre, fino a quando si accorge di averle fradice.
«Cazzo, quanto sei bagnata!» proferisce eccitato.
«Sì, continua! Fammi venire.» dico quando oramai sto raggiungendo l'apice del piacere.
Mentre lui continua quel lavoro, un'immagine sgradevole si presenta nella mia mente: magari si vede con un'altra ragazza, magari mi sta solo prendendo in giro e non prova niente per me.
Mi tolgo quella benda dagli occhi e scosto le sue dita che erano dentro me.
«Ma cosa stai facendo?» chiede con un pizzico di rabbia dipinta in volto.
«Ho troppi pensieri.»
«Ma stavi venendo!» esclama come se quella fosse l'unica cosa che conta.
«Lo so, ma ho paura di perderti.»

-----

Cosa ne pensate? Vi piace questo capitolo piccante e un po' triste? Fatemi sapere con un commento 🍮
Prossimo? Certo ma solo quando questo arriva a 60 stelle e 15 commenti💙💕

I want to be your baby.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora