XXXIV

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Il suo cellulare squilla e io vorrei spaccare tutto: perché non possiamo starcene un po' tra noi?
Risponde di malavoglia, senza nemmeno leggere il nome di chi lo stava chiamando: «Pronto?»
Sbianca non appena sente la voce di Melissa.
«Nono, sono a casa.. non sto molto bene.»
Si volta verso di me e intanto mi guarda, mettendomi le mani tra i capelli.
Si avvicina al mio viso e mi bacia, senza far sentire lo schiocco.
«Mh non so quanto ti convenga venire.. ti riempiresti di raffreddore!»
Alza gli occhi al cielo, e la sua mano finisce tra le mie gambe.
Inizia a toccarmi ed io mi contorco, affondo le mie mani tra i suoi capelli.
Gli prendo il cellulare dalle mani e seleziono il tasto rosso della chiamata: voglio che sia tutto per me.
Lo avvinghio e faccio in modo che i nostri corpi combacino.
I suoi baci sono infuocati, la sua lingua è sempre più calda e bagnata.
La voglia di averla dappertutto è incessante.
Infila il dito medio nella mia vagina al che sobbalzo: mi infastidisce a causa della mia verginità.
Rimuove il dito e notiamo quanto sia fradicio.
Sono eccitata come non lo ero stata mai.
Mi bacia il collo, mettendosi a cavalcioni su di me, dopodiché appoggia il suo pene sulla mia vagina.
Lo struscia contro di essa, con il suo glande sul mio clitoride.
Questa è probabilmente la sensazione più bella che io abbia mai provato, i brividi mi percorrono la schiena rapidamente e non è una novità: è così che mi sento di continuo quando siamo insieme.
Mi bacia con foga, affondando ancora una volta le mani tra i miei capelli.
Senza smettere di staccare le sue labbra dalle mie, allunga il braccio al comodino e apre il cassetto.
Afferra una bustina di preservativo e la scarta con i denti.
Il cuore mi sta battendo sempre più forte: non so come comportarmi, non so cosa voglio.
Queste emozioni sono troppo intense e non riesco a reggerle tutte in una volta.
Ma non gli dico niente perché voglio sapere cosa succederà.
Mi chiede di mandare in tiro il suo pene ed io eseguo come se fossi assuefatta.
Infila il preservativo e si mette sopra di me, mi si piazza a pochi centimetri dalla faccia, prendendo a respirare rumorosamente e io noto quanto le sue labbra siano diventate rosse.
Il mio cuore batte senza controllo.
Gli metto le mani sui fianchi e lui entra, lentamente, procurandomi parecchio dolore.
Per cinque o sei volte entra ed esce piano, cercando di non farmi troppo male.
Il dolore e l'emozione vanno a pari passo ma poco dopo quest'ultima prende il sopravvento.
Sento tanto caldo e sicuramente pure lui, siccome diventa in poco tempo bordeaux.
Inizia a muoversi sempre più velocemente ma gli chiedo di fermarsi, perché avverto fastidio.
Obbedisce e nel frattempo mi piazza una mano sulla fronte per poi baciarmela.
Ha le labbra e la lingua bollenti a dir poco.
Entra di nuovo, stavolta con più decisione e senza curarsi di niente.
Averlo dentro è qualcosa di talmente grande che non si può descrivere, siamo una cosa sola e probabilmente non avrei mai potuto immaginare che potesse succedere.
Non diciamo una parola, ma semplicemente ci lasciamo trasportare da quell'atmosfera così speciale.
Prosegue per altri venti minuti ed io avverto sempre male, sperando che le prossime volte non sarà così traumatico.
Poco dopo viene nel preservativo, anche se a fatica, perché probabilmente la sua mente non era poi così sgombra.
Forse non è riuscito a rilassarsi più di tanto, forse se n'è pentito ma non ha detto niente per non deludermi.
Rimuove il preservativo, e lo avvolge in un fazzoletto.
Poi tira le coperte e vi ci immettiamo.
Mi accarezza i capelli senza dire niente, continuando a respirare intensamente.
Si volta verso di me e mi sorride: come potrei dire di essere infelice quando ho tutto tra le mie braccia?
«È stato a dir poco stupendo.» proferisce al mio orecchio, per poi poggiare la testa sul mio petto aspettandosi delle coccole.

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42 commenti e 74 stelle❤️❤️

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