1 CAPITOLO- RAGGIUNGERE LA PERFEZIONE

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"Forse non si desidera tanto essere amati quanto essere capiti"

-1984.

Avere 20 anni significa finalmente avere la propria indipendenza, la patente o un lavoro sei a un quinto della vita e tante cose possono cambiare; per tutti potrebbe sembrare facile ma per Elisabetta questo non lo era, non lo fu mai stato.

Fino all'età di 16 anni la sua vita non fu tanto diversa dalle altre ragazzine di quella generazione, aveva le sue amiche dopo scuola, i suoi compiti e il suo corso di ballo. Aveva una mamma un papà, e un fratello maggiore che era la sua ancora di salvezza in ogni momento di crisi adolescenziale.

Una quasi vita perfetta si soul dire.

I suoi corsi di danza la tenevano molto occupata, lei amava ballare, amava la musica sentire il suo corpo muoversi a ogni tipo di ritmo concesso da essa, così tre volte a settimana da ormai 6 anni teneva dei corsi nella palestra centrale della città per quattro ore al giorno facendo poi tardi a casa. Con i suoi genitori ha sempre avuto un buon rapporto di rispetto ed educazione, alla fin fine crescere con due genitori ex militari ha dato i suoi frutti.

Elisabetta era una ragazza molto ambiziosa, ottimista, credente e molto brava a scuola, in tutto ciò che faceva ci metteva sempre molto impegno e responsabilità, cresciuta con suo fratello fin da piccola dimostrava maturità e indipendenza in ciò che faceva come per esempio della danza era un modo per esprimere quella sua libertà acquisita negli anni per via dall'amore perso dei genitori.

Esatto, la sua vita che agli occhi della gente pareva perfetta, non lo fu mai stata. Che vita è se accanto a sé non ricevi amore necessario a viverla.

L unica persona che ha avuto al suo fianco fin da piccola era la figura di suo fratello maggiore, avendo 13 anni di differenza lui ha sempre cercato di farne parte senza mai tralasciare la propria adolescenza, ma ad Elisabetta questo non era mai bastato, aveva bisogno di quell'affetto regolare che solo una mamma o un papà poteva darle.

I suoi genitori entrarono a lavorare ufficialmente nell'esercito quando lei aveva appena due anni e ogni tre mesi per due settimane la venivano a trovare, dopo partivano ancora senza lasciare mai alcuna traccia, grazie a ciò però avevano una vita necessariamente benestante, ma a cosa servono i soldi se l unica certezza per darti la felicità e l affetto sincero di qualcuno.

Al compleanno dei suoi 12 anni si resero conto di cosa stessero perdendo, che quelli sarebbero stati momento da non dimenticare, per cui decisero di mettere da parte il lavoro dell'esercito e dedicarsi quotidianamente al lavoro del genitore, comprarono così una casa nuova in un quartiere non lontano da quello di prima e dopo un anno riuscirono ad aprire finalmente la loro piccola bottega in centro Roma.

Gli affari non andavano male, quello che vendevano era completamente naturale e alla gente piaceva, per passare del tempo in più con i genitori Elisabetta gli aiutava molto appena poteva, è questo faceva di lei una ragazza molto rispettata nel paese, nessuno osava parlare mai male di lei e della sua famiglia.

Ogni domenica tutti e quattro li trovavi nella fila sette a sinistra della Chiesa vicino a casa, e a ogni evento di volontariato la mamma Elena e Elisabetta erano sempre disponibili ad aiutare il prossimo.

Gli anni trascurati dall'allontanata dell'affetto dei genitori vennero immediatamente recuperati ed è così che Elisabetta fu finalmente soddisfatta di ciò che Dio aveva in serbo per lei.

Gli anni passarono velocemente, Elisabetta cresceva sempre di più, diventa una bravissima ballerina, e come succede a qualsiasi ragazzina della sua età s'innamora, o almeno così crede, non conosceva bene i benefici dell'amore, non sapeva a cosa la portassero, ma credeva che Il tempo decidesse quando due persone potevano essere innamorate.

Il ragazzo in questione si chiama Luca, segue il corso di hip hop con lei e ormai si frequentano da due anni, si sono conosciuti una Domenica in Chiesa, Luca credente anche lui è figlio di due architetti molto importanti a Roma, ha la stessa età di Elisabetta e lo stesso amore per la danza.

Essendo entrambi molto credenti hanno sempre voluto aspettare il matrimonio per avere rapporti, e per entrambi sembrava non esser mai stato un problema, anche le famiglie sono sempre andate molto d'accordo pareva per cui che le cose sarebbero durate in eterno o almeno era quello che avrebbe sempre voluto Elisabetta.

Il loro era un rapporto basato molto sulla fiducia e il rispetto del proprio corpo, senza alcun tipo di pressione, sull'amicizia e sulla confidenza.

Avevano anche molti amici in comune, ad entrambi piaceva uscire e frequentare sempre locali e gente nuova, ad Elisabetta non mancava più nulla la sua vita per lei era praticamente perfetta.

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