Secret Life

Frammenti di ricordi

Mi alzo stiracchiandomi. Giro la testa scoprendo che ancora dorme. Mi permetto di guardarlo per qualche secondo. Sembra così rilassato e tranquillo.
Chissà che sta sognando.
Mi viene da sorridere alla vista di quelle labbra leggermente aperte. Sembra un bambino.

Lo vedo aggrottare la fronte e serrare le palpebre con violenza, forse sta avendo un incubo.
L'espressione muta di colpo, lasciando spazio a un sorriso furbo. Questo è lunatico anche quando dorme. Prima di alzarmi dal letto lo sento muoversi.
Si gira dandomi la possibilità di guardarlo meglio, gli occhi sono schiusi e le palpebre in evidenza.

《Se continui a fissarmi così intensamente rischi di innamorati》sussurra prendendomi in giro.
Faccio un balzo all'indietro cadendo dal letto.
Mi alzo, massaggiando la parte lesa.
Mi ha fatto venire un infarto.

《Tranquillo, non corri alcun rischio》continuo a massaggiare il sedere provando ad allentare il dolore. Alzandomi sento un capogiro che mi fa cadere seduta sul letto. Aggrotto la fronte confusa, la testa mi gira; sembro nella fase che precede la sbornia. Porto la mano alla testa, scoppia. Ho la fronte che scotta.

Sento il letto alzarsi sotto il suo peso.《So di essere bello da svenire, ma così mi fai preoccupare》mi prende in giro, ma si blocca vedendo che non reagisco alle sue parole.《Ehi, che succede?》
Non so perché, ma noto una strana vena di preoccupazione nel suo tono. Sarà una mia impressione.

Fa il giro del letto e mi si avvicina, si abbassa all'altezza del mio viso. Mette la mano sulla fronte ritirandola di scatto.《Scotti. Dobbiamo tornare alla base, il dottor Stich saprà curarti》scuoto la testa.

《 Lo capisci che potrebbe essere per via della memoria?》annuisco ma continuo a scuotere la testa. Non voglio tornare, quel posto mi fa una strana impressione. Sento sensazioni contrapposte, che non riesco a spiegare.

Sorrido.《Non voglio tornare. Restiamo ancora qui, se poi mi sento male, andiamo》propongo negoziando. Sospira indeciso sul da farsi.《Va bene, ma devi promettere che me lo dirai subito, se ti dovessi sentire male, ok?》annuisco contenta.
Non'è normale, si sta instaurando una specie di rapporto di odio - sopportazione, e non va affatto bene.

Lo guardo continuando a sorridere.《Non'è che è preoccupato per me, signor Danil?》strizzo l'occhio destro, mantenendo uno sguardo indagatore, mentre il sopracciglio opposto si alza.
Si alza guardandomi dall'alto in basso.《Non corre alcun rischio, signorina Hamilton》esce dalla stanza, andando verso il bagno.

Sento la porta chiudersi, segno che ha intenzione di restare lì per un po' - anche perché poco dopo sento l'acqua scorrere. Vado verso la cucina iniziando a guardare gli alimenti che ho a disposizione nel frigo.
Ho fame, così decido di fare una semplice omelette alle verdure.

Inizio prendendo il tagliere e pulendo cipolle, peperoni e pomodori. Taglio le cipolle e i peperoni rossi a cubetti piccoli mentre aspetto che l'olio si scaldi nella padella. Prendo 4 uova e le sbatto velocemente, poi aggiungo un po di mozzarella e latte.

Quando l'olio inizia a riscaldarsi ci metto dentro i cubetti che ho tagliato.
Prendo due piatti e ci posiziono in modo ordinato le fette di pomodoro fresco. Aggiungo le uova e il gioco è fatto.

Pulisco la postazione mettendo la padella a lavare, poso i piatti sul tavolo e inizio a lavarla nell'attesa che esca dal bagno.
Mi sembra di aver già vissuto un'esperienza simile.
Sento una fitta forte alla testa, che mi stordisce per un momento.
Davanti agli occhi vedo delle sequenze alternate, tutte che passano velocemente.

Vedo una ragazza girata di spalle che guarda qualcosa sul fornello. Accanto a lei c'è un ragazzo.
Lo stesso ragazzo che ho sognato l'altra sera.
Sembra ferito, all'altezza dell'addome ha una fascia che lo copre interamente. Ma che gli è successo? Chi l'ha ridotto in questo stato?
Le domande si arrestano nella mia testa, quando iniziano a parlare.