5* Capitolo. Hermione

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Pian piano riprendo coscienza del mio corpo, per un attimo resto sorpresa da questo intorpidimento misto a un senso di leggerezza. Tengo gli occhi chiusi mentre man mano la nebbia del sonno si fa da parte per permettermi di ricordare cio' che ho fatto solamente poche ora fa. Sono tentata di aprire gli occhi, ma mi costringo a non farlo. Una volta vista la camera e accertata la presenza accanto a me non potro' piu' concedermi di star vivendo un sogno. Sorrido senza paura, assaporando questo dolce risveglio. Qualche mese fa non avrei mai creduto di poter avere qualcosa del genere, ma ora sono nel mio letto con il mio ragazzo mentre sento le lenzuola contro la mia pelle nuda. Ripenso alle ore trascorse insieme e non posso capacitarmi di averlo fatto davvero, e' come se tutto avesse finalmente un senso. Sono stanca, ma e' piacevole e rilassante. Rotolo su un fianco per stringermi al corpo che mi sta accanto, sperando che il sonno mi riprenda con se' in modo da non dover affrontare la giornata di oggi. Non voglio parlare o litigare, voglio solamente stare qui. Aggrotto leggermente la fronte mentre una sensazione fastidiosa mi risveglia del tutto. Muovo appena le gambe e mi rendo subito conto di cosa si tratta: deve essere il mio imene rotto. Sento il panico salire, se Ron se ne accorge si preoccupera' e io non sono certa di volergli far vedere cosa mi ha fatto. Mi mordo l'interno guancia, cercando di trovare una soluzione; se non tolgo la coperta pesante che ci tiene al caldo lui non vedra' nulla e quindi avro' tempo di pulire piu' tardi, ma in questo caso devo alzarmi da qui prima che mi veda. E' certo che anche le mie gambe ne siano macchiate cosi' come potrebbe essere anche lui. Stringo i denti e apro gli occhi, mi impongo di non guardarlo e mi infilo sotto la coperta con la bacchetta in mano. Sospiro quasi di sollievo quando noto che il danno e' minimo quindi si puo' sistemare con un banale incantesimo di pulizia. Una volta risolto il tutto mi stendo di nuovo, con un leggero fastidio alle parti basse. Non ho tempo di rifletterci perche' lo sento muoversi cosi' chiudo gli occhi di scatto, non penso di essere ancora pronta ad una chiacchierata. Lascio che le sue dita mi accarezzino il viso prima di aprire le palpebre per guardarlo e accennare un sorriso. Il tutto dura poco perche' quando si sporge per baciarmi riesco a intravedere l'orologio e sgrano gli occhi.

-E' tardi!- Quasi urlo mentre scatto in piedi e corro in bagno per infilarmi sotto la doccia.

Solo quando mi sono ripulita riesco a pensare al mio atteggiamento. Sono certa di averlo ferito, dopo una notte cosi' importante io sono letteralmente scappata. Mi appunto di scusarmi dopo lezione. Mentre mi infilo l'uniforme spero che lui passi in modo da non dover rimandare. Faccio il nodo alla cravatta e sospiro: e' tardi, non posso aspettarlo. Lo amo, ma cosi' come mi ero proposta non posso perdere colpi a scuola. Devo riuscire a portare questo semestre a termine con una media alta. Altra cosa che devo dirgli e' che ho deciso di venire con lui alla Tana per Natale.

Sospiro e mi dirigo verso l'aula, cercandolo dietro ogni angolo. Non lo intravedo da nessuna parte cosi' lascio stare e mi siedo al mio solito posto, in prima fila. Quando mi accomodo non riesco a reprimere un sussulto. Se prima era un leggero fastidio ora ho decisamente sentito dolore, cosa ho fatto? Mi passo le mani sul viso, alzandomi velocemente per raggiungere il gruppo delle mie compagne che parlano di qualcosa. Mi appoggio al banco e le ascolto attentamente.

-Hermione! Tu che vieni ad assistere ai discorsi sul sesso?- Mi riprende una si loro, facendomi arrossire. Non sapevo si parlasse di quello.

-Sono in anticipo e non ho nulla da ripassare.- Mi giustifico, sperando che funzioni.

-Tranquilla! Stavamo giusto parlando delle nostre prime volte, vero?

-Vero.- Annuisce una voce che ben conosco e mi sento osservata. Come ho fatto a non notare Ginny prima? –Pero' ora devo scambiare due paroline con la mia amica, la sentirete un'altra volta la mia.- Nel dirlo mi riporta al mio posto.

-Perche' guardi male la sedia?

Sussulto. Speravo non se ne fosse accorta, ma la sola idea di dovermi sedere mi fa venir voglia di andarmene e tornare a letto, sperando di non perdere cose importanti.

Credo di amarti - RomioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora