Non so di preciso come la discussione sia andata a finire visto che sono uscita proprio mentre tutti discutevano, sinceramente sono stata felice di questa mia mancanza perche' non credo che sarei riuscita ad assistere a un'altra lite su quel bambino. So che avrei dovuto essere li' per supportare la mia migliore amica, ma c'e' da dire che non siamo a scuola a fronteggiare qualche compagno, non posso mettermi in mezzo fra lei e la sua famiglia.
Alla fine la sera siamo andate a dormire, c'e' stato un tacito accordo anche con i ragazzi, per questa sera resteremo nelle camere assegnate con la solita disposizione, nessuno vuole rischiare di creare altri problemi.
Scorro gli occhi sul viso gonfio di pianto di Ginny e sento il cuore stringersi in una morsa, cosa posso fare per aiutarla? L'abbraccio di slancio e la cullo mentre il suo pianto riprende leggermente piu' rumoroso di prima, costellato di sussulti. La tengo stretta, sfregandole la schiena nel tentativo di farle capire che non e' sola. Potrei anche essere una buona zia per questo bambino, sono avanti con tutti i corsi, potrei perfino darle una mano perche' lei non molli completamente la scuola, non ora che le manca poco piu' di un anno. Deve arrivare a fine semestre e poi avra' l'estate intera da pensare a cosa fare e curare il piccolo in arrivo.
-Lo coglio tenere, anche Harry lo vuole.- Sento la sua voce rotta, flebile.
-Lo so, l'ha detto anche a me.
-Mamma e papa' non...non se sono entusiasti, pero' io non posso rinunciare a lui.
-Lo capisco.- Le bacio la fronte. –Sarai una brava mamma, Ginny.
-Credi?- Si anima, accennando un sorriso che nasconde per un attimo le occhiaie.
-Lo credo veramente, sarai una madre bravissimo e Harry sara' un padre stupendo, certamente sara' difficile all'inizio pero' vedrai che con il tempo tutto si sistemera'. Sono convinta che i tuoi genitori ti aiuteranno.- La guardo seria perche' penso cio' che dico.
-E tu? Mi aiuterai?
-Certo!- Le sorrido. –Sono pronta per il ruolo di zia, quando si comincia?
-Seduta stante!- Ridacchia lei, abbracciandomi. -Grazie, Hermione.- Aggiunge poco dopo.
-Di cosa?- Le chiedo confusa.
-Di non avermi lasciata sola, sai, molti pensano che una ragazza, incinta, della mia eta' non sia una compagnia affidabile.
-Non mi interessa, non restero' certo incinta per contagio!- Cerco di scherzare e le strappo un sorriso.
-Chi lo sa, magari Ron e' geloso cosi' ci prova.
-Come se io glielo lasciassi fare.- Scoppio a ridere. –Non credo proprio.
-Credimi, Hermione, sul momento non ci pensi piu' di tanto, ma credo tu l'abbia gia' capito.
Annuisco appena e lascio cadere il discorso, preferendo altri argomenti da trattare prima di coricarsi. Alla fine crolliamo entrambe, esauste, nel mondo dei sogni.
***
Il mattino dopo, quando tutti sono svegli, ci raccogliamo in cucina; io mi siedo accanto a Ginny per supportarla nel discorso che ha deciso di tenere, all'altro suo fianco c'e' Harry. La mia amica stringe le nostre mani, tesa, ma non lascia trapelare incertezza o paura. Ha un aspetto migliore a quello di ieri sera, ma il viso porta ancora i segni del pianto.
-Come puoi finire la tua vita così..- Mormora George prima che il Signor Weasley lo zittisca.
-Ginny, Harry...comprendo la situazione, vorrei sapere quali saranno i vostri progetti da ora in poi.- Chiede stranamente tranquillo il padre della mia migliore amica, sua madre e' seduta accanto al marito, tenendogli una mano.
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Credo di amarti - Romione
أدب الهواةSupponiamo che al settimo anno succeda qualcosa, cosa potrebbe comportare? Una storia facile e una vita felice o tutto potrebbe essere molto piu' difficile di quanto possa sembrare? Riusciranno Ron e Hermione a superare questo problema e ad arrivare...