Per il compleanno di Ron ho pensato di fare qualcosa di nuovo e cosi' ho invitato da noi per pranzo invece di chiamarli per la cena. Molly infatti, in onore dei vecchi tempi, si e' offerta di tenere i bambini cosi' da lasciarci le sera libera, andremo a prenderli domani mattina. I bambini si sono rivelati entusiasti dell'idea, in fondo la nonna e' la nonna e sono pochi i bambini che la rifiuterebbero. Sistemiamo insieme tutte le sedie attorno al tavolo della cucina. Ronald ovviamente non sa ancora nulla, pensa infatti che la ragione del pranzo zia solo il poter mettere a letto prima i piccoli.
-Sei proprio sicura che sia meglio il pranzo?- Mi chiede di nuovo. –Dovrebbero fare il riposino...
-Te l'ho gia' detto, non lo fanno e filano a nanna prima, hm?
-Si', ma...- Mi guarda e finalmente sorride con una punta di malizia. –Oh.
Ridacchio per la sua espressione, scuotendo appena la testa. E' un classico, va sempre a pensare a cose indecenti. Non nego che anche io ne sono piu' che entusiasta, ma questa sera e' solo per noi, un po' come prima dei bambini. Penso di poter contare sulle dita i momenti passati da semplici marito e moglie senza urla di bambini, voglie da gravidanza o missioni. Amo i miei figli, e magari potrei desiderarne altri, ma non ora. Direi che la pausa che stiamo avendo sia piu' che meritata. Mi sono accertata che nulla succedesse piu', andando da uno specialista e iniziando a prendere la famosa pillola. Certo, mi e' stato detto che non ha il 100% della sicurezza, ma ci si avvicina e per ora direi che stiamo andando egregiamente. Forse quando Jennifer compiera' cinque anni... ma manca relativamente tanto a quel giorno.
-A cosa pensi?- Sussurra al mio orecchio, scorrendo le mani sui miei fianchi.
-Ai bambini.- Dico tranquilla, ancheggiando appena contro i suoi palmi, divertita.
-Stanno bene...- Mi lascia una scia di baci lungo il collo.
-Io pensavo piu' a quelli che potrebbero venire.- Mormoro mordendomi un labbro.
-Hm, ci possiamo pensare quando torno dalla missione.- Dice tranquillo cosi' mi volto per guardarlo quasi stranita.
-Davvero?
-Perche' no, a quanto ho capito vuoi una famiglia numerosa come lo era la mia.- Scrolla le spalle. –Io sono abituato a essere in tanti, Rose e Hugo ormai sono grandi, i bambini stanno crescendo; difficolta' economiche non ne abbiamo e poi io amo ogni bambino nasca da te.- Mi bacia sorridendo, strappandomi un sorriso.
-Va bene, ne riparliamo quando torni.- Annuisco strusciandomi appena contro di lui e strappandogli un gemito prima di andare ad aprire a Ginny, Harry e la piccola Lily.
-Ne riparliamo anche questa sera, a letto.- Mi sussurra mio marito prima di abbracciare la sorella. –Come state?
-Benissimo, tu? Sei invecchiato un altro anno!- Ride Harry, dandogli una pacca sulla spalla.
-Suvvia, non ho nemmeno quarant'anni.- Sbuffa una risata lui. –Poi sono piu' piccolo di Herm, non dimenticatelo.
-Mi stai dando della vecchia, Ronald?!- Lo sgrido.
-No, io... amore, sei bellissima come sempre.- Cerca di tirarsi fuori dalla situazione mentre si gratta la nuca come sempre quando e' in difficolta'.
-Dai, andate pure a sedervi.- Ridacchio mentre accolgo gli altri invitati che si sono appena presentati alla porta.
Per tutto il pomeriggio la casa viene invasa dalle chiacchiere di parenti e amici, e dalle risate dei bambini che giocano e si rincorrono. Il cibo basta quasi per un soffio, infatti ad un certo punto sono tentata di alzami e rimettermi ai fornelli, poi pero' vedo che i piatti cominciano a rimanere pieni. Dopo aver ripulito tutto ci alziamo insieme mentre con un incantesimo porto la torta al centro della grande tavolata, proprio di fronte a Ron che si china per soffiare le candeline ed esprimere il suo desiderio. Tutti applaudono, in primis i gemelli.
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Credo di amarti - Romione
Hayran KurguSupponiamo che al settimo anno succeda qualcosa, cosa potrebbe comportare? Una storia facile e una vita felice o tutto potrebbe essere molto piu' difficile di quanto possa sembrare? Riusciranno Ron e Hermione a superare questo problema e ad arrivare...