~sogni che diventano realtà~Federico Rossi

11-Lucky blue smith

"Ehi...tutto bene?"mi sussurra una voce,alzo lo sguardo e cerco di pulirmi il trucco prima di girarmi verso di lui.
Spostò lo sguardo e vedo gli stessi occhi color cielo che avevo visto qualche ora fa,illuminate dai lampioni disposti sul campo.
"Si tranquillo,non è niente"mi passo una mano tra i capelli per sistemarli,cercando di calmare il mio pianto,lui allunga il braccio verso di me e mi pulisce con il pollice
"Sembri un piccolo panda"mi sorride,questo fa sorridere pure me,immagino in che condizioni sia adesso il mio viso.
"Vuoi raccontarmi cosa ti è successo e perché sei qui tutta sola a piangere alle 3 di mattina?mi guarda premuroso,oltre ad essere bello è pure dolce.
Gli racconto tutto,del bacio,del ballo,di tutto ciò che mi era capitato durante la giornata.
"Io ti ho raccontato tutto,mi sono confidata con te,e ancora non so il suo nome"cerco di non pensare a Federico
"Ah sì,scusa,non ci ho pensato,io sono lucky blue smith,ma puoi chiamarmi semplicemente lucky"vedo nell'ombra che sorride
"Piacere lucky,io sono Amanda felton,mi dispiace esserci conosciuti così,in queste circostanze"ammetto abbassando lo sguardo
"Tranquilla,mi fa piacere conoscere nuova gente,soprattutto se sono ragazze,e se sono belle come te,non importa la circostanza"mi sorride dolcemente,che tenero.
Rimaniamo lì a parlare di tutti gli argomenti che ci venivano in mente,dall'Italia,al cibo,allo sport,alla moda.
Sta per sorgere il sole,non ho mai visto l'alba,questa sarà l'occasione perfetta per vederla
Mi alzo seguita da lui
"Grazie per il tempo passato insieme,mi ha fatto piacere parlare con te"gli bacio la guancia,si è vero,è riuscito a non farmi pensare a Fede,solo il nome mi fa rivenire in mente loro due che si baciano,schifo.
"Vuoi che ti accompagno in camera?"mi chiede gentilmente
"No,rimango qui,voglio vedere l'alba"gli dico,lui da un occhiata al cielo e poi ritorna con lo sguardo su di me
"E che Alba sia"mi porge la mano che io afferro e saliamo fino allo gradini più alti delle tribune,mi stringe a se,sarà pure estate ma un po di fresco c'è,appoggio la testa sulla sua spalla,e così aspettiamo l'alba.
Ed eccolo lì,il sole che piano piano si alza e illumina tutta l'accademia,che spettacolo unico,ora sono soddisfatta,ma anche stanca,infatti mi addormento tra le sue braccia,lui non sapendo quale fosse la mia camera mi porta in camera sua.