Infirmary

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La ragazza era sdraiata, perfettamente composta, su un letto dell' infermeria, la pelle candida, quasi traslucida, faceva intravedere l'intrico delle vene.
Il giovane la stava osservando, lo aveva sempre colpito il suo incarnato, ma in quel caso lo spaventava, gli occhi erano segnati da delle leggere occhiaie e le labbra rosee erano come sempre perfette.

'In fondo è bella' pensò il ragazzo

"Basta.. Potter.." la ragazza si girò velocemente da un lato e mormorò quelle parole come se qualcosa la infastidisse.
James Potter era stato costretto a restare al capezzale della ragazza;
Rosalyn avrebbe preso appunti per tutti, Scorpius essendo al primo anno doveva frequentare tutti i corsi, Marie doveva, insieme a Theodor Zabini e William Nott, distrarre i Serpeverde. Restava solamente lui.
Quando la preside glielo aveva annunciato si era finto infastidito, ma in realtà nel profondo del suo cuore era felice.
Sarebbe potuto stare del tempo con quella ragazza del suo stesso anno che aveva il privilegio unico di farlo arrabbiare.

"Basta!" La bionda si mosse nuovamente urlando. Una lacrima le solcò il volto.
Mai nessuno aveva visto Narcissa Malfoy piangere, e anche se non era un vero e proprio pianto effettivamente erano lacrime.
Si avvicinò maggiormente al lettino e dopo aver osservato attentamente la ragazza con un dito le rimosse la lacrima.
Aveva una pelle morbidissima. Appoggiò la sua mano sul cuscino.

"Malfoy, ti devi svegliare, sono tre giorni che dormi, sta diventando noioso passare il tempo con te.." sussurrò con voce spezzata.
La ragazza mosse il suo volto verso la mano del ragazzo appoggiata al cuscino.

"Te lo rinfaccerò a vita.." le labbra della giovane si arricciarono, proprio come quando era arrabbiata.
Un sorriso sfuggì al controllo del ragazzo, che, dopo averle lasciato un ultima carezza sulla guancia si diresse verso il lavandino dove riempì un bicchiere di acqua per poi posarlo sul comodino.

Narcissa incominciò a muoversi freneticamente, si rivoltava nel letto spaventando il ragazzo che non sapeva cosa fare per calmarla. Si sollevò a sedere di scatto.
"Scorpius.. Scorpius.. Scorpius "
Ripeteva incessantemente il nome di suo fratello a mezza voce, le coperte leggere strette convulsamente tra le dita. Gli occhi rossi spalancati che esprimevano terrore.
"Scorpius.." sembrava un lamento.
James le afferrò il volto e la girò verso di sé. I suoi occhi di ghiaccio lo fissavano impassibili e distaccati.

"Malfoy, vado a chiamare Scorpius. Devi stare ferma, chiaro? Non scendere dal letto e non urlare, arrivo in un secondo."
Il ragazzo scattò in piedi all'istante e corse fuori dall'infermeria.
Un Grifondoro del primo anno gli passò accanto.
"Tu! -disse rivolgendosi al giovane - che lezione avresti adesso?"
"Po.. Po.. Pozioni" disse con voce tremante.
Senza attendere altro James si lanciò verso i sotterranei entrando nell'aula del professor Lumacorno.

"Malfoy, vieni con me adesso! Professore le spiego dopo.. Scorpius! Muoviti, è per tua sorella." Il ragazzo non appena sentì nominare Narcissa scattò in piedi e corse fino all'infermeria lasciando solo James.

Aprì leggermente la porta, in quella stanza il bianco era abbacinante, tutti i lettini erano vuoti, eccezion fatta per quello di sua sorella, passandosi una mano tra i capelli freneticamente come faceva quando era preoccupato e si avvicinò al capezzale della bionda.

Sembrava così fragile, abbracciata alle sue gambe con gli occhi fissi sul pavimento.

"Ciao Scorpius." L'undicenne si accorse con qualche istante di ritardo che sua sorella gli aveva parlato.
"Ciao Cissy.. come ti senti?" Si diede dello stupido mentalmente 'chiaro che se non stesse male non sarebbe quì' pensò
"Molto meglio grazie. Non darti dello stupido Scorpius, è normale che tu mi chieda come mi sento." Lo sguardo della giovane era fisso in un punto indefinito della stanza, non si era posato su suo fratello neanche per un secondo.
"Perfetto. Vuoi che io ti chiami Rosaly.." la sua frase venne spezzata a metà dall' ingresso di Draco Malfoy, Madama Chips e della preside McGranitt.

"Signorino Malfoy! Lei dovrebbe essere a lezione e Potter avrebbe dovuto chiamarmi al suo risveglio!" Sospirò l'infermiera agitata.

"Poppy, suvvia, calmati. Signorina Malfoy, si sente meglio?" Mormorò la preside con tono pacato, ottenendo lo sguardo della ragazza, che vide i suoi capelli grigi raccolti in uno chignon elegante, la sua veste nera perfettamente ordinata e i suoi occhiali a mezzaluna, che ne gli occhi penetranti.

"Si. Molto meglio professoressa. Madama Chips, avrebbe per caso una pozione per il mal di testa?" sussurrò

"Certo cara, stai ferma te la porto subito." La donna sparì dietro una porta, dalla stanza si sentivano solamente lo sbattere degli armadietti e il cozzare delle provette contenenti varie pozioni.

"Narcissa, te la senti di parlare con me, in privato?"
"Indubbiamente padre."

The New MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora