Chapter 23.

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Luke mi passò a prendere Sabato sera alle 6, esattamente come mi aveva detto. Ero emozionata per questo piccolo appuntamento, anche se io e Luke avevamo già passato un bel po' di avventure che si sarebbero potute considerare appuntamenti. Il fatto che Luke ci stava veramente mettendo così tanto impegno mi rendeva felice, e anche lui sembrava felice.

Luke non venne alla porta per passarmi a prendere come al solito, il che lo trovai un po' strano, considerando che lui insisteva sempre nell'arrivare come si deve. Invece, mi mandò un messaggio quando arrivò al mio palazzo, dicendomi di scendere. Ero piacevolmente sorpresa quando uscii dall'appartamento, tuttavia, perché proprio sul lato della strada c'era Luke, appoggiato contro lo sportello di una macchina.

"Hai una macchina?" chiesi mentre mi avvicinavo a Luke.

"E' di mia mamma in realtà, ma sì." sorrise Luke. Prese la mia mano e intrecciò insieme le nostre dita, riscaldandomi istantaneamente.

"Ti lascia davvero prendere la macchina?" chiesi. Luke rise e si abbassò ancora di più il cappellino, coprendosi ancora di più le orecchie.

"Le ho detto che stavo andando ad un appuntamento e mi ha offerto di usarla." Luke fece spallucce.

"Sembra stranamente gentile da parte sua." Disse, alzando un sopracciglio. Era raro che Luke mi disse qualcosa di gentile che sua mamma aveva fatto per lui.

"E' okay qualche volta." Luke fece di nuovo spallucce, tenendomi ancora la mano.

"Non mi hai mai detto che sapevi guidare!" esclamai improvvisamente, chiedendomi perché prendevamo sempre la metro quando Luke avrebbe potuto semplicemente accompagnarci.

"Non ho mai avuto una macchina da guidare!" rise Luke.

"Non sapevo nemmeno avessi la patente, non me l'avevi mai detto." Dissi, facendo un piccolo passo verso di lui.

"Dobbiamo veramente stare qui seduti e parlare della mia macchina tutta la sera?" chiese Luke. "Sai, questo è un appuntamento."

"Lo so, lo so. Ero solo curiosa." Scrollai le spalle. Lascia andare la mano di Luke e camminai dall'altro lato della macchina, entrandoci.

"Sei sempre curiosa, Stel." Rimarcò Luke mentre entrò nella macchina.

"Ho solo tante domande che hanno bisogno di essere risposte." Risi, accendendo la radio.

"Farai come se fossi a casa tua, non è vero?" chiese Luke, fissandomi mentre cambiai le stazioni radio fino a non trovarne una che mi soddisfaceva.

"Credo di essere abbastanza brava." Mi fermai finalmente su una stazione che stava mandando una canzone decente. "Sai, è una vergogna che non mandano canzoni della Disney alla radio. So quanto ti piacerebbero."

"Mi piacerebbe di più se la smettessi di dirlo. Gesù, Stel. Sei estremamente fastidiosa stasera." Ridacchiò Luke. Da adesso aveva cominciato a guidare, ma non riuscivo a capire ancora dove mi stava portando.

"Sono emozionata."

"Anch'io." Sorrise Luke. Cambiò la stazione radio, ovviamente non impressionato dalla canzone che avevo scelto.

"Quindi, dove stiamo andando?" chiesi mentre giocavo con le maniche della mia giacca. Giocare in quel modo con i miei vestiti poteva sembrare un'abitudine nervosa, visto che lo facevo soltanto in certe situazioni, tipo questa.

"Da qualche parte." Luke fece un sorrisetto.

Mi sedetti sul sedile e ammirai Luke mentre guidava. Indossava una maglia nera – il che mi sorprese, perché ultimamente vestiva solo bianco – e una camicia rossa, un colore che ho sempre amato su di lui. Ero grata che anche lui fosse vestito casual, al contrario mi sarei sentita un po' a disagio con la mia felpona e jeans.

Fall (l.h.) \\ Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora