Chapter 26.

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Ero alla fine della giornata e mi stavo trascinando dietro Luke mentre camminavo giù per il corridoio, fuori dalle porte della scuola. Sembrava proprio che mi ero di nuovo attaccata molto a Luke dopo quello che mi aveva detto a casa mia la settimana scorsa. Ero terrorizzata, per dirla breve. Volevo stare con Luke tutto il tempo per assicurarmi che stesse bene, che si sentisse voluto da qualcuno. E che sapesse quanto valeva per me.

"Puoi per favore smetterla di portarmi dietro come se fossi un cane? Manca poco e mi porti al guinzaglio." Grugnì lui da dietro.

"Sto cercando di non farlo." scrollai le spalle. Mi girai verso di lui.

"Sono ancora perfettamente capace di camminare da solo." scattò. Non capivo perchè fosse così nervoso, non lo stavo nemmeno trascinando così forte. 

"Sì, lo so." scattai anch'io. "Ti stavo tenendo da mano, non lo faccio se ti dà così fastidio."

"Hai una presa sorprendentemente stretta, Stel. Fa male." ridacchiò, guardando verso la mia mano che gli stava stritolando più il polso che la mano.

"Io-"

"Vabbè, fa niente." sospirò Luke.

"Stai bene?" chiesi. Lui sospirò di nuovo, guardando giù al pavimento.

Volevo così tanto che Luke tornasse di nuovo il suo normale se stesso. Non mi sarebbe nemmeno importato se avesse ricominciato ad essere rude con me, qualsiasi cosa era meglio di come si stava comportando adesso. Mi faceva male vederlo stare male, ecco tutto.

"Ci sto provando." I suoi occhi incontrarono di nuovo i miei. Le sue mani stavano tremando, e non sapevo se fosse per il freddo o per quanto tutto questo lo stesse rendendo nervoso.

"Luke, per favore." Dissi, la mia voce uscì più come un sussurro. Si morse il labbro e si guardò intorno, guardando le persone che passavano mentre noi restavamo fermi. Grugnì e si passò le mani tremanti tra i capelli.

"Andiamo." Luke si girò di scatto, tirandomi nella direzione opposta a quella in cui dovevo andare.

"Dove? Pensavo stessimo andando a casa mia." Chiesi, questa volta era lui che mi trascinava dietro.

"Cambio di programma." 

Le sue azioni mi sorpresero, in questi ultimi giorni Luke sembrava molto distante. Non parlava mai a meno che non ne avesse assolutamente bisogno, mangiava pure meno del normale, sembrava come se non fosse nemmeno qui. Sapevo che stava peggiorando, non importava quanto ci stava provando. E vederlo comportarsi così, quasi... normale, era fantastico.

Luke smise di camminare e mi guardò, quasi come se mi stesse chiedendo il permesso per continuare a camminare. Anche se non avevo idea di cosa volesse fare, mi sarei lasciata portare dappertutto.

"Beh, allora dove andiamo?" chiesi. Mi porse la mano e io la presi, incrociando le nostre dita.

"Al nostro secondo appuntamento." Luke mi sorrise dolcemente e la sua presa attorno alla mia mano si strinse.

Arrivammo al cinema poco dopo, l'ultimo posto che mi sarei aspettata. Avevamo parlato di quanto i film non andassero bene per gli appuntamenti e io sapevo che Luke era fin troppo intelligente per averlo dimenticato. Aveva qualcosa in mente, ne ero sicura.

"Hey, Cal!" Gridò mentre entrammo nel cinema. Calum era dietro al bancone come sempre, sembrava costantemente a lavoro.

"Che ci fai qua?" rise Calum mentre Luke si arrampicò oltre il bancone e cominciò a frugare tra i cassetti sotto la cassa. "Non sei in servizio, non puoi stare qui."

Luke prese un cartellino dei nomi a caso e se lo spillò alla maglia. C'era scritto Bill, ma penso che a lui non interessasse. "Ora posso."

"Che stai davvero facendo qua?" chiese Calum. Guardò verso di me come se gli potessi dare tutte le risposte ma scrollai le spalle, non sapendo neanche io cosa stavamo facendo là.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 04, 2017 ⏰

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