Chapter 15.

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Invece di essere a casa di Ashton come sempre il Sabato sera, ero al cinema con Luke. Ashton mi aveva chiamato prima dicendomi che era successo improvvisamente qualcosa e doveva stare con la sua famiglia stanotte. Non mi interessava, perché cominciavo a stancarmi di "uscire" con Ashton, comunque.

Di solito quando Ashton cancellava l'uscita con me chiamavo Michael, ma stasera decisi di no. Si stava comportando in modo molto strano ultimamente, molto distante. Sembrava essere più vicino ad Ashton che a chiunque altro.

Visto che non volevo passare l'intera serata con mio fratello e mia mamma nel nostro appartamento, avevo deciso di chiamare Luke e vedere cosa stava facendo. Stava lavorando, ma comunque mi aveva invitato a sedermi con lui.

Ero seduta su uno sgabello, con la schiena appoggiata al muro. Luke era su uno sgabello accanto a me. Aveva i suoi piedi poggiati sul mio sgabello, aveva cercato di farmi cadere durante gli ultimi 20 minuti. Era tardi, quasi orario di chiusura. Eravamo seduti qui da molto tempo, ed ero felice che saremo usciti presto.

"Per favore, Stel. Lascia solo che ti butti giù dallo sgabello." Mi pregò Luke, trattenendo una risata.

"Perché?" chiesi. Afferrai i lati dello sgabello per tenermi.

"Sarà divertente vederti cadere." Luke fece spallucce, continuando a calciarmi. Si leccò le labbra e si concentrò sui suoi piedi.

"Non voglio cadere." Scossi la testa, ridendo.

"Sì, l'avevo capito." Luke girò gli occhi. "E' esattamente il motivo per cui ci sto provando così tanto."

"Sei ridicolo." Risi, e allontanai i suoi piedi da me, facendo sì che Luke si ribaltasse e cadesse per terra.

"Solo per te." Guardò in alto verso di me mentre le sue labbra formarono un largo sorriso. Si pulì la maglia e si alzò di nuovo.

Luke si schiarì la gola. "Quindi, um, come sta Ashton?"

Smisi di sorridere alla menzione di Ashton. Volevo dire a Luke che le cose non stavano andando bene, ma avevo paura di non riuscirci. Pensavo che io e Ashton fossimo solo in una posizione imbarazzante della nostra relazione e questa sarebbe stata la ragione per la quale si comportava sempre in modo strano, ma non pensavo che era quello che stava succedendo davvero. Sentivo come se stesse succedendo qualcosa ad Ashton, ma non potevo puntargli un dito contro.

"Uh..." i miei occhi passarono da Luke al pavimento diverse volte. "Sta bene."

Luke ridacchiò piano. "Non sembri sicura."

"Non so, Luke. Mi sento... come se lui - come se lui non fosse chi dice di essere." Sospirai, non credendo neanche alla rivelazione che avevo fatto.

"Già," Derise Luke. "Non lo è."

"Cosa intendi?" chiesi, gli occhi di Luke si ingrandirono. Sapevo che stava nascondendo qualcosa, adesso.

"Intendevo solo," Luke tossì." Uh, è tipo un'idiota con me, ma non con te. Gli piaci veramente."

"Gli piaccio veramente e non sa comunque niente su di me." Guardai verso Luke. Si stava mordendo nervosamente il labbro e fissava il pavimento. Il suo labbro e il suo occhio stavano molto meglio adesso, era passata un settimana da quando lui e Ashton avevano litigato. Si vedeva a malapena che si era fatto male.

"Beh, so che potrebbe essere dura, ma forse Ashton non è il ragazzo giusto per te. Cioè, forse ti ci è voluto essere la sua ragazza per un po' per capire che non era veramente chi pensavi che fosse." Luke scrollò le spalle. Camminò verso il bancone e prese una tovaglietta per pulirlo.

Fall (l.h.) \\ Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora