Chapter 4.

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I giorni seguenti furono estremamente difficili per me e Luke. Lui non mi parlava, e anche io non stavo provando a parlarci. Non capivo come mai si fosse arrabbiato così tanto l'altro giorno. Non avevo fatto niente di sbagliato, avevo semplicemente detto la verità.

Luke aveva soltanto reagito in maniera esagerata, ecco tutto.

In realtà non ero così arrabbiata con Luke perché non mi parlava più, ma ero arrabbiata perché non mi stava più facendo da tutor. Di solito ci incontravamo il Martedì pomeriggio in libreria, e questa settimana non si era nemmeno preso il fastidio di presentarsi. L'unica ragione per cui ero così arrabbiata era perché avrei avuto un test la settimana prossima e avevo davvero bisogno dell'aiuto di Luke. Se Luke non mi avesse aiutato ad alzare i miei voti entro la fine dell'anno avrei dovuto fare geometria per la terza volta, e anche se avevo detto a Luke che non mi interessava, mi interessava.

Era venerdì pomeriggio, ed ero al mio armadietto, aggiustandomi le cose per il weekend. Non avrei avuto tanti piani per quel paio di giorni, solo vedermi con Michael e forse con Ashton. A meno che Luke non si fosse deciso a presentarsi il Sabato pomeriggio.

"Stel." Una voce interruppe i miei pensieri. C'era solo una persona che mi chiamava così. Mi girai di fronte a Luke.

"Che cosa vuoi?" sospirai, sbattendo l'armadietto dietro di me.

"Vuoi venire al cinema con me?" chiese Luke, non preoccupandosi nemmeno di scusarsi per come si era comportato lo scorso weekend.

"Tipo, a vedere un film?" chiesi. Non ero sicura di voler andare a vedere un film insieme a Luke.

"No, devo lavorare." Luke girò gli occhi, come se non potesse crederci che mi fossi dimenticata che lui lavorasse lì, di nuovo.

"Oh, giusto." Dissi, ricordandomi. "Perché vuoi che venga?"

"Beh... E' solo... di solito non sono molto occupato dopo scuola e stavo pensando che forse avrei potuto aiutarti a studiare mentre eravamo lì. Cioè, non devi venire per forza... è solo che mi sento in colpa per averti piantato in asso Martedì." Luke spostò il peso avanti e indietro sui suoi piedi.

Credetti che questa era la cosa più vicina a delle scuse che potessi mai ricevere da Luke, ma le accettai comunque. "Certo."

"Oh, uh, figo. Andiamo." Luke annuì e si girò. Cominciò a camminare lungo il corridoio e io lo seguii. Dal momento che era molto più alto di altri studenti, non era difficile stargli dietro.

"Hey, Stella!" smisi di camminare quando sentii chiamare il mio nome. Guardai in alto trovando Ashton al suo armadietto con altri suoi amici dell'ultimo anno.

"Hey!" camminai verso Ashton. Avevo già una scomoda sensazione nel mio stomaco. Non avevo parlato con Ashton per tutta la settimana, più che altro perché Luke e Michael mi avevano detto che gli piacevo. Ero troppo nervosa con lui attorno per dire qualcosa.

"Che succede?" chiese Ashton, appoggiandosi al suo armadietto. Mi fece un gran sorriso e si morse il labbro, che solo guardandolo mi lasciò senza parole. Uno per uno, i suoi amici blaterarono qualcosa per scusarsi, lasciando soli me e Ashton.

"Niente in realtà, stavo solo-"

"Stel, ma che diavolo? Pensavo mi stessi seguendo!" Luke apparve sul mio lato senza che io potessi finire la frase. Odiavo quando lo faceva, difficilmente riuscivo a parlare con qualcuno senza che Luke mi interrompesse.

"Mi ero fermata per parlare con Ashton." Lanciai uno sguardo truce a Luke, cercando di dirgli silenziosamente di lasciarmi da sola.

"Beh," disse Luke con un tono veramente scocciato, strascicando la fine della parola. "devo essere a lavoro tra 30 minuti. Non abbiamo tempo per te che ti fermi a parlare con persone a caso."

Fall (l.h.) \\ Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora