Levi's POV
Ormai sono ore che continuo a chiedermi come abbia fatto questo stupido ad arrivare a casa mia.
'Ma a casa c'è la mia sorellastra e se torno a casa dopo ore, ridotto così, credo che potrebbe succedere di tutto'
'Eh ma Jean non sopporta me e io non sopporto lui, poi fai te, non mi hai neanche detto dove abiti...'
'Non sto cercando di convincerti a portarmi a casa tua, per me puoi anche lasciarmi per strada, non cambia nulla'
Ed è così che il sottoscritto si è lasciato convincere, per la troppa pena nei confronti di quel marmocchio.
-Ehy Levi, c'è una stanza per gli ospiti?-
Lo guardo, restando seduto sul divano color porpora in modo disinvolto.
-Quindi...?-
-No Eren non siamo in un albergo non c'è nessuna fottutissima camera per gli ospiti-
-Okay calmo, bastava dirlo-
-Se vuoi rimanere per sta notte, puoi dormire sul divano o, se preferisci, a terra-
-Preferirei sul divano-
Inizialmente avevo pensato che avrebbe dovuto parlare con la sua sorellastra per spiegarle che sta bene e che rimarrà qui per la notte, poi ho ragionato e, a differenza di Eren, sono arrivato ad una conclusione non molto fondata: Eren deve rimanere qui e parlare con Armin e l'altro tizio, per convincerli a dire a sua sorella che lui è da loro, poi parlare con lei e dirle che sta con quei suoi amici.È solo una possibilità, ma, se lei scoprisse che il suo amato fratello si trova nella casa di qualcuno molto più grande e fuori dalla sua solita cerchia di amici, credo che potrebbero esserci diversi sconvenienti, non solo per me, ma anche per Eren.
L'ultima cosa che voglio è una denuncia, già rischio di essere cacciato dal mio attuale lavoro, con una denuncia rischierei molto.-Levi sono le 19:30, credo sia ora si cenare-
-Alle 7 e mezza?-
-Sì, perché?-
-Ma sei un bambino di 6 anni che mangia alle 7 e mezza?-
-...Che intendi?-
-Intendo che le persone normali cenano alle 8 e mezza-
-Ma abbiamo anche saltato il pranzo...-
-Amico mio, credo che tu non sappia cosa significhi essere autonomi-
-What?-
-Se per te è così un problema aver saltato il pranzo puoi prenderti un pacchetto di biscotti dalla credenza a destra-
-No... Non preoccuparti-Mentre continuo a guardare qualche vecchio che partecipa a talent show privi di senso, noto che Eren il simpatico si sta sedendo dalla parte opposta del divano.
-Vorrei ribadire che io non credo tu sia pedofilo-
Guarda a terra.
Perché tutti i giovani quando dicono anche una cosa banale guardano a terra? Hanno paura che spuntino dei tentacoli dal pavimento?
-Ci manca solo che tu creda che la persona che ti sta ospitanto in casa propria sia un pedofilo-
Dopo un lungo silenzio (e per lungo intendo molto lungo), Eren sorride e mi guarda come se stesse cercando di rassicurarmi.
Sono veramente così penoso da dover essere rassicurato da un ragazzino?
-Scusa se ti ho chiamato nano... O tappo... O qualsiasi altro aggettivo io abbia usato-
Cerco di sorridere un poco per far capire che l'ho perdonato, ma, più che un sorriso, sembra un ghigno malefico, lo noto da come Eren reagisce.
-Grazie, non preoccuparti, ci sono abituato-
Ogni frase è divisa da un breve silenzio imbarazzante, perché?
Mentre continuo a fissarmi le scarpe sento la mano di Eren stringere la mia.
-Grazie per avermi permesso di rimanere qui-
Mi giro verso di lui e lo guarda perplesso.
-...Di niente-In un attimo ritrovo le mie labbra posate su quelle di Eren.
Non so perché ma era sin da quando eravamo in auto che desideravo questo, anche se non riesco a capirne il perché; tutto sembra così diverso quando non sei tu a baciare qualcuno, ma quel qualcuno a baciare te, sembra quasi di sentirsi amati da un essere umano, almeno per una volta nella vita.Mi raccomando raghi votate e commentate :)))) fatelo per la vostra Kage Ü
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Leave Me Alone (Ereri)
FanficEd essa ripeteva a se stessa nel suo piccolo mondo: "Li shippo, perché non farli scopare"