capitolo 23

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Giulio's pov
*è passato circa un anno*
Finalmente torno a casa dopo un mese di concerti in giro per l'Italia.
Salgo in aereo con Valerio ma lui si siede accanto ad una ragazza, sempre il solito da quando si è lasciato con Manuela, ci prova con tutte.
Pff, non sa cosa significhi amare una ragazza a tal punto di non calcolare minimamente le altre, tutte emozioni che provavo con Elena ma dopo molti mesi di disperazione ho deciso di ricominciare e così ho conosciuto Giulia.

Io:"scusa è libero questo posto?" chiedo ad una bionda.
X:"si prego" toglie lo zaino dal sedile.
Mi siedo accanto a lei e inizio a squadrarla.
Capelli okay, fisico okay, niente di particolare...che cazzo ci fa con l'anello che ho regalato ad Elena l'anno scorso?
X:"tutto apposto?" gira la testa nella mia direzione e sbianca quando mi vede.
Io:"Elena" l'abbraccio ma lei non ricambia.
Ele.:"Giulio" alza la mano.
Io:"che ci fai qui?"
Ele.:"starei prendendo l'aereo, per arrivare a Roma" risponde con fare ovvio.
Io:"giusto, domanda stupida"
Ele.:"già" sussurra accigliata.
Io:"scusa se sono impertinente ma...come mai hai ancora il mio anello?" domando dopo molto silenzio.
Ele.:"emh è che mi ha portato fortuna" le sue guance si tingono di rosso e abbassa la testa.
Io:"bhe, vedo che ne hai anche altri" cambio argomento.
Ele.:"si ho scoperto la passione per gli anelli" sorride mentre si guarda le mani.
Io:"e questo?" ne indico uno sull'anulare.
Ele.:"me l'ha regalato il mio fidanzato"
Il sorriso che avevo si trasforma in una maschera di apatia.

Non parliamo più per un po', poi le domando:
Io:"come mai stai a Roma?"
Ele.:"dovrei fare degli stage lavorativi in alcuni posti" rimane sul vago.

Scendo dall'aereo appena aprono il portellone per evitare di parlare alla bionda e mi dirigo con Valerio in studio a salutare gli altri ragazzi.
Elena's pov
Appena scesa dall'aereo mando un messaggio a mia cugina per chiederle dov'è.
Per Giulia:
Dove sei?
Da Giulia:
Girati zoccola

Mi volto e trovo mia cugina Giulia a pochi passi e le salto addosso.
Io:"Giulietta!"
G.:"Elenuccia!"
Io:"mi sei mancata"
G.:"anche tu ma ora andiamo a casa, ti devo raccontare un sacco di cose"

Saliamo in macchina e cantando a squarcia gola tutte le canzoni arriviamo al suo appartamento.
G.:"ti devo far conoscere il mio fidanzato"
Io:"anche io te lo devo far conoscere"
*drrrriiiinnn*
Suona il campanello e mia cugina inizia a saltellare come una demente verso la porta.
G.:"è lui" sorride prima di aprire il portone di legno.
Io, invece, li aspetto in cucina.

G.:"Elena, lui è Giulio"
Alzo la testa e il sorriso mi muore in gola, no, non può essere lui. Non deve essere lui.
Sbianchiamo entrambi appena ci riconosciamo.
Io:"guarda come è piccolo il mondo" esclamo.
Giù.:"giaaà" si gratta il collo in imbarazzo.
G.:"vi conoscete già?"
Io:"mmh, eravamo amici alle superiori"
Giulio mi guarda male ma distoglie lo sguardo.
G.:"meglio, Elena sai, lui è un rapper" mi informa.
Com'è possibile che non mi abbia detto niente, io che ero la sua fidanzata prima di sta tr.. Emh cioè mia cugina.
*drrrrrriiinnnn*
G.:"chi è ancora?"
Io:"vado io ad aprire, non scomodatevi"
Apro il portone.
Io:"oddio mi sei mancato!" salto in braccio a Genn.
Genn.:"eccomi qui amore mio" mi bacia dolcemente.
Giù.:"amore mio?!" sembra sorpreso.
Genn.:"si, io e lei siamo fidanzati" mi stringe a sé in maniera possessiva.
Il riccio mi guarda in cagnesco per l'ennesima volta e poi se ne va in cucina.

Facciamo le adeguate presentazioni e poi ci sediamo sul divano a guardare la TV che però non seguo.
Sorprendo moltissime volte il riccio a fissarmi mordendosi il labbro inferiore, come faceva quando mi voleva baciare.

Genn.:"dormiamo insieme?"
Giù.:"no" risponde deciso.
Genn.:"okay Sabatello, non scaldarti" si rivolge a lui.
Io:"ci vediamo domani amore" lo bacio a stampo sulla soglia di casa.

Giù.:"si vede che non sei felice"
Io:"come scusa?!"
Giù.:"i tuoi occhi dicono che non sei felice con lui" si avvicina a me.
Io:"ah si? E come erano quando stavamo insieme? Di un colore diverso?"
Giù.:"si, erano più chiari" si avvicina ancora.
Io:"Giulio, non sono un unicorno che cambia colore agli occhi" sputo acida mentre punto l'indice contro il suo petto.
Giù.:"baciami"
Rimango scioccata, non può chiedermi una cosa del genere se ha appena visto uscire il mio ragazzo e di là c'è la sua.
Giù.:"ti prego, ho bisogno di sentire un ultima volta il tuo sapore" continua con la supplica.
Sarei quasi tentata di assecondarlo ma poi ci ripenso su, per bene.
Io:"è troppo tardi Giulio, scusa" e scappo in camera.
Lì faccio una cosa che non facevo da mesi. Scoppiare in un pianto liberatorio.

Spazio autrice
Fa abbastanza schifetto ma è un capitolo di passaggio quindi shalleh

Voglio Te Mica Un'altra. •LowLow•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora