capitolo 14.

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Elena's pov
Io:"Kevin" sbotto.
K.:"Elena" mi saluta quasi dolce.
Io:"che vuoi?"
K.:"volevo prestarti l'accendino" agita io clipper in aria.
Io:"damme qua" allungo il braccio.

Faccio per spostarmi, ritornare in stanza. Ma Kevin mi blocca il braccio.
K.:"nono ti prego, rimani. Facciamo due chiacchiere"
Sbuffo e mi vado a sedere su un tavolino non molto lontano.
Un cameriere ci raggiunge.
C.:"il ristorante è chiuso ma posso fare uno strappo alla regola" ci fa l'occhiolino comprensivo.
K.:"io vorrei un gelato"
Io:"io una cioccolata calda"
Annota le nostre ordinazioni e torna dentro.

Io:"sei sporco qui" gli indico la panna sopra il labbro superiore.
Si pulisce con la mano.
Io:"porco ci sono le salviette"
Scoppia a ridere e mi alza il dito medio.
K.:"anche tu ti sei sporcata" mi pulisce con il pollice l'angolo della bocca.
Mormoro un grazie arrossendo e mi alzo.
K.:"esploriamo il luogo?"
Alzo il sopracciglio non capendo.
K.:"facciamo una passaggiata?"
Annuisco ed usciamo.

Dopo un paio d'ore passate a girare in lungo e in largo la vallata mi riaccompagna in camera.
Io:"grazie per il magnifico pomeriggio" lo ringrazio sulla soglia della camera con un bacio sulla guancia. Mi pungo un pochino le labbra sulla sua barba.
K.:"ciao bellissima" fa un cenno con la mano.
Chiudo la porta alle mie spalle sorridendo involontariamente per poi notare la figura incazzata davanti a me che fa scomparire ogni grammo di felicità che avevo in corpo.

Giù.:"dove cazzo sei stata?" dice a denti stretti.
Io:"a cercare di rilassarmi" sospiro per mantenere la calma.
Giù.:"hai idea di quanti messaggi e chiamate io ti abbia lasciato?" stringe le mani in due pugni lungo i fianchi.
Io:"si è scaricata la batteria" tiro fuori il cellulare e lo attacco al caricabatterie.
Giù.:"non scappare mai più"
Io:"non sono scappata, sono solo andata via per non arrabbiarmi sul serio"
Giù.:"ancora con questa storia?"
Io:"si e continuerà finché non mi dici chi cazzo è quella puttana!" puntualizzo agitando l'indice su e giù.
Giù.:"cazzo è mia cugina e non è una puttana!"
Sul volto mi copare un sorriso da occhio a occhio. Sono troppo felice che quella ragazza non voglia rubarmi *il mio* no, soltanto Giulio.
Lo abbraccio contentissima.
Giù.:"sei proprio strana lo sai?" lo sento sorridere.
Io:"non sai quanto" rimango avvinghiata a lui.

Giù.:"è sera, che vuoi mangiare?"
Io:"non ho fame"
Giù.:"ma sará da stamattina che non mangi"
Io:"ho bevuto una cioccolata calda con Kevin"
I suoi occhi ritornano apatici.
Giù.:"t'ho già detto che non mi piace quel ragazzo?"
Io:"in tutti i modi possibili"
Giù.:"e allora perché lo frequenti?" si siede sul bordo del letto visibilmente irritato.
Io:"se lo conoscessi non diresti così di lui "-il suo sguardo si incupisce di più-" certo, non è tutta sta simpatia ma okay" faccio le spalluccie.
Giù.:"stai scherzando spero?" alza gli occhi al cielo.
Io:"si scemo, mi sta sulle scatole" scoppio a ridere.
Giù.:"non farmi mai più prendere certi colpi"gli scappa un sorrisetto.
Io:"ammettilo una buona volta che sei geloso"
Giù.:"mai, non sono geloso. Lo odio punto"
Io:"gelosone gelosone gelosone!" canto questo motivetto per prenderlo in giro.

Continuo così per un po'.
Giù.:"devo baciarti per farti stare zitta?"
Io:"forse" gli dico con aria di sfida.
Giù.:"allora ammetti che mi vuoi"
Io:"mai"
Giù.:"mmh dicono tutti così"
Si avvicina a me sfiorandomi le braccia con il dorso delle dita.
D'improvviso mi attira a se e la sua bocca inizia a lasciare dei teneri baci sul mio collo.
La bocca mi diventa secca e in me si fa spazio uno strano desiderio di baciarlo.

Io:"Giulio..." mi lascio sfuggire tra un gemito e l'altro.
Giù.:"si?" risale al mio viso per guardarmi negli occhi.
Il suo sguardo si inchioda nel mio, un senso di vuoto ma allo stesso tempo di felicità nasce dentro di me.
Oramai il mio cervello con connette più con la bocca.
Io:"h-o son-no..." balbetto.
Giù.:"si anche io"

Corro davanti al guardaroba per prendere il pigiama, non lo trovo.
Io:"cazzo"
Giù.:"che hai?" urla dal bagno.
Io:"non ho portato il pigiama" urlo in risposta per farmi sentire con la porta chiusa.
Esce dal bagno con SOLO l'asciugamano attorno i fianchi.
*placa gli ormoni ragazza*

Per quanto mi sforzassi qualche istante per contemplarlo.

Giù.:"se hai finito di guardarmi cerca nella mia valigia una felpa che ti possa andare bene" schiocca le dita davanti ai miei occhi.
Faccio come mi dice, apro la sua valigia e cerco una felpa decente.
Ne provo un paio ma sono tutte troppo grandi.
Per fortuna ne ho trovata una meno grande delle altre ma sempre tre o quattro taglie in più di me.
Faccio per togliermela ma in quel momento la serratura della porta del bagno scatta ed esce Giulio, solo in boxer.
Giù.:"ah meno male che sono arrivato al momento giusto" sorride malizioso.
Io:"vado in bagno così te lo perderai questo bel momento"
Lo sorpasso ed entro nel bagnetto, chiudo la porta a chiave. Indosso la felpa, la quale mi arriva a metà coscia, almeno copre i sedere e le maniche sono più lunghe delle mani di una buona decina di centimetri. Mi strucco e mi specchio, sembro un fantasma da quanto sono pallida.
Sospiro non potendo farci niente e torno da Giulio che è già beatamente caduto in un sonno profondo.
Mi avvicino, gli accarezzo i capelli ma l sua mano si avvinghia sul mio polso e mi fa cadere sopra di lui.
Appoggia con delicatezza le sue labbra alle mie.
Quando mi allontano mi sorride.
Giù.:"sai che non resisto se non ti bacio"
Annuisco arrosendo alle sue parole.
Giù.:"TV?"
Io:"certo"
Cerco di spostarmi ma mi tiene a sè.
Così mi ritrovo sulle sue gambe a guardare uno stupido programma.

Giù.:"sei molto sexy con le mie felpe" sfrega la mano sulla mia gamba.
Io:"emh... Va-do nel m-mio letto, buonanotte"
Giù.:" si, meglio che tu vada prima che io abbia un'erezione"
Gli do uno schiaffetto sul braccio.
Giù.:"devo soffrire?"
Io:"si, molto"
Inizia a contorcersi dal dolore.
Io:"buonanotte scemo" spengo la lampada sul comodino.
Giù.:"notte bambina"

Non riesco a dormire, spero che Giulio sia sveglio.
Io:"Giulio?"
Giù.:"mh?"
Io:"ho freddo"
Giù.:"vieni qui con me" consiglia con la voce impastata.
Io:"no ma che sei pazzo!?"
Giù.:"okayokay, uniamo i letti e le coperte" sbadiglia.
Mi alzo e unisco il letto al suo e cerco delle coperte matrimoniali in armadio.
Mi corico di nuovo ma sento ancora freddo, anzi più di prima.
Giù.:"stai facendo tremare i letti? La smetti?" si lamenta.
Io:"ho ancora freddo"
Sbuffa e si gira verso di me per avvolgermi con le sue braccia.
Giù.:"cazzo sei congelata"
Ridacchio.
Giù.:"meglio così?"
Io:"decisamente"
Poggio la testa sul suo petto. Sono sicura che se alzassi di poco il viso le nostre labbra combacierebbero perfettamente.


Voglio Te Mica Un'altra. •LowLow•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora