capitolo 12.

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Elena's pov
Appena mi siedo sul banco dico, tutta euforica:
Io:"sono tornata, vi sono mancata?"
Giù.:"no, non sei mancata a nessuno" mi abbraccia.
Vale.:"amò, nun sai quanto" dice sarcastico.
Io:"andate tutti a fanculo" alzo il dito medio.
Giù.:"pure io?" fa la faccia da cucciolo.
Io:"soprattutto tu" rispondo ridendo.
Giù.:"ti odio" si alza.
Lo trattengo per il braccio facendolo risedere.
Io:"ehy deficiente, scherzavo" gli sussurro all'orecchio.
Giù.:"lo sapevo" dal suo tono di voce si capisce ben altro, tipo sollievo e felicità.

Prof.:"ragazzi, potete stare attenti, stiamo parlando della gita. Voi siete arrivate a metà quadrimestre quindi non sapete nulla" ci sgrida.
Io:"dove?"
Prof.:"a Cortina, sulle dolomiti"
Manu.:"quindi a sciare?"
Annuisce e ci consegna il foglietto con l'autorizzazione.

Vale.:"whatt? Una settimana?" sgrana gli occhi girandosi dietro, verso di noi.
Scoppiamo tutti a ridere ma la prof ci ammonisce.
Giulio's pov
Io:"studiamo insieme?" metto un braccio sulle sue spalle e con l'altro la attiro a me per la vita.
Ele.:"non posso"
Io:"come non puoi" mi stupisco.
Ele.:"te l'ho detto, sono occupata"
Io:"che palle" sbuffo alzando gli occhi al cielo e poi torno a guardare la bionda.
Ele.:"che c'è, non è colpa mia" alza le mani in segno di resa.
Io:"e se tornassi a casa un po' più tardi" sorrido malizioso.
Ele.:"noo ho da fare adesso" ridacchia.
Io:"almeno mi dici che devi fare?" inizio ad irritarmi.
Ele.:"segreto" mi dà un bacio sulla punta del naso e mi sorride.
Poi si allontana, mi lascia lì, solo.
Mi preoccupo, spero non sia niente di pericoloso o che mi faccia rivalutare nuovamente la bionda.
*bello mio, smettila di pensare troppo a quella ragazza, ti stai dannando per niente* non mi sto dannando per niente, sono legittime le mie preoccupazioni. *se lo dici tu* si lo dico, lei non deve vedersi con nessun'altro, lei deve stare solo con me. *ma se non la ami* esatto ma qualcosa mi spinge a starle attaccato, a non farla soffrire e a non darle motivi per essere arrabbiata con me.
Elena's pov
Ci è mancato un soffio, Giulio non deve sapere niente. *non è niente di imbarazzante* lo so ma non voglio che sappia niente.

Io:"sono a casa" urlo affinché tutti possano sentire.
P.:"ciao mocciosa" mi abbraccia mio padre.
Io:"mi sei mancato, come va a lavoro?" Ricambio l'abbraccio.
P.:"benissimo...stasera viene un collega con la sua famiglia"
Alzo la testa per guardarlo ed inarco il sopracciglio.
Io:"va bene" è l'unica cosa che riesco a dire.
P.:"grazi, sennò il loro figlio stava da solo, le sue sorelle non vengono"
Io:"ci sarebbe stata Manuela"
P.:"no, lei non ci sarà"
Rimango scioccata.
Io:"Valerio" sussurro il più piano possibile.
P.:"che?"
Io:"niente niente"

Ci stacchiamo.
P.:"ci mangiamo un gelato?"
Io:"a febbraio?" ridacchio.
P.:"si, non vuoi, ti piaceva prima"
Io:"certo certo che lo voglio" sorrido.

Usciamo diretti alla gelateria all'angolo che vedo sempre quando torno a casa. P.:"due coni alla panna per favore"
Papà va a pagare e io prendo i gelati.
Torniamo a braccetto.

P.:"allora, come va a scuola?" mette un braccio sulle mie spalle quando siamo seduti sul divano, davanti alla TV.
Io:"bene"
P.:"ti stai ambientando?"
Io:"mmh" annuisco ricordando Giulio, quel pensiero mi fa sorridere involontariamente.
P.:"chi è?" mi riprende.
Io:"chi?" domando non capendo.
P.:"la persona a cui stavi pensando. Sorridevi al muro"
Io:"ah, nessuno"
P.:"non prendermi in giro"
Io:"se vuoi saperlo è un cretino in classe mia" rispondo con fare altezzoso.
Mi sorride mostrando i denti e torna a guardare lo schermo a plasma.
Appoggio la testa sul suo petto e lui accarezzandomi i capelli riesce a rilassarmi.

Voglio Te Mica Un'altra. •LowLow•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora