capitolo 6.

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Elena's pov
Prof.:"Elena posso parlarle un attimo?"
Io:"certo prof" la raggiungo alla cattedra.
Prof.:"ho notato quanto impegno ci avete messo in questa ricerca, Giulio si è impegnato moltissimo" inizia. Dove cazzo vuole arrivare.
Annuisco e lei continua.
Prof.:"ecco, lui di solito non raggiunge questi livelli, non perché sia stupido. Che sia chiaro, ma perché non si impegna nello studio - fa una pausa volevo chiedrle se lo poteva aiutare, ogni tanto con i compiti"
Wtf? Penso si aspetti che dica qualcosa, sta in silenzio.
Io:"emh...non lo so"
*cogliona, non accetti perché hai paura di innamorarti di lui. Come con Matteo, tu vivi troppo nel passato. Non pensare più a lui, stai in una nuova città, accetta e fottitene di Matteo, che di sicuro si sarà già dimenticato di te* troia, per una volta ti ascolto. *ti stai pure dando della troia da sola* sese, vabbe.
Io:"va bene, lo aiuterò, ma non le prometto niente"
Prof.:"grazie, da parte mia e sua"
Torno a mio banco facendomi migliaia di seghe mentali so come riferirgli cosa mi ha detto la bianchi.
Appena mi siedo trovo scritto sul banco una cosa indecifrabile, probabilmente scritta di Giulio.
Io:"che minchia hai scritto?" gli sussurro tirandolo verso di me per l'orecchio.
Giù.:"non scrivo tanto male" si finge offeso.
Io:"si, molto male, comunque che cazzo hai scritto?"
Giù .:"te lo dico se mi molli l'orecchio" ops, non mi ero nemmeno accorta di avere il suo orecchio tra le unghie.
Giù.:"comunque c'è scritto ehm...se vuoi studiare con me oggi pomeriggio?" sembra imbarazzato.
Io:"di sabato?"
Giù.:"si, di sabato. Emh...se non ci sono problemi" balbetta.
Io:"nono"

Inizio a disegnare sul banco, si aggiunge anche Giulio e alla fine della giornata alzandomi pronta per uscire noto che i nostri disegni sono simili, solo che il mio è fatto meglio.
Stiamo per uscire, pronti a goderci il sabato pomeriggio ma la bidella chi richiama dentro urlandoci:
B.:"ao, non so' la serva de nessuno, mo vi pulite il banco così imparate"
Io:"non siamo stati noi" mi giustifico.
B.:"allora dovete puli' tutta la classe"
Giù.:"si fotta" ci lascia lì con il liquido per pulire i banchi e gli stracci.
Sbuffo e mi metto a pulire il banco.

Do le spalle a Giulio, lo sento spruzzare l'ammoniaca sulla mia schiena.
È fredda e puzza. Soprattutto puzza.
Io:"Sabatello, ti ammazzo" sbraito.
Giù.:"shh, amami"
Faccio la stessa cosa a lui, sul petto e finiamo per essere tutti bagnati e puzzolenti.
Gli tiro lo straccio in testa e girandosi urla:
Giù.:"porca puttana, me la paghi"
Lascio l'aula correndo a più non posso, ho il fiatone e l'unico posto dove Giulio non ha alcun potere è il bagno delle ragazze.
Mi ci rintano dentro e chiudo la porta. Per sicurezza entro in un bagno e salgo sopra al water per non farmi notare.
Sento aprire, di scatto, la porta.
Giù.:"Elena, so che stai qui!"
Sussulto quando la porta sbatte nuovamente. Scendo dal water e esco dal bagno. Due braccia mi cingono da dietro. Poi sento un liquido freddo scendere lungo la schiena.
Io:"porcodio, muori male. Lurido bastardo!"
Giù.:"shh, non ti fa male un po' di ammoniaca sulla schiena"
Io:"si ma puzzoo" mi lamento.
Giù.:"daje, non frignare" mi abbraccia.
Io:"sei nel bagno delle femmine, non so se ti rendi conto" dico mentre mi attira a se.
Giù.:"non c'è nessuno" precisa.
Giù.:"andiamo a casa mia a studiare?" scioglie l'abbraccio.
Io:"devo farmi la doccia"
Giù.:"la fai a casa mia" sorride.
Io:"posso entrare almeno per prendermi dei vestiti?"
Giù.:"okay"

Ci dirigiamo a casa sua a piedi. In silenzio.
Arrivati di fronte a casa mia e suono il campanello, non apre nessuno, riprovo con lo stesso risultato. Io l'ammazzo Manuela.
Io:"uff, che cazzo mi metto adesso" dico tra me e me.
Giù.:"vieni su, che fa freddo" mi fa segno con la mano di seguirlo perché nel frattempo si era allontanato da me.
Corro da lui e sempre in silenzio entriamo in casa sua.
X:"Giulio sei tu?" urla una voce femminile da un altra stanza.
La voce femminile ci raggiunge in ingresso.
X:"chi è questa bella ragazza?" chiede una donna di mezza età, mora con i capelli ricci, come quelli di Giulio.
Io:"Elena, piacere"tendo la mano.
M.:"sono la madre di Giulio, piacere Rossella" stringe la mia mano.
Io:"accht" starnutisco.
Io:"scusi, l'ammoniaca mi fa starnutire"
M.:"oh, ecco cos'era questo odore pungente"storce la faccia in una smorfia.
Io:"si, ecco...ho bisogno di una doccia ma sono chiusa fuori" spiego.
M.:"oh, tesoro. Puoi farla qui"
Io:"grazie mille signora"
M.:"adesso Giulio ti indica il bagno"
Giù.:"si si, certo" mi prende per il polso e mi trascina su.
Arrivati in camera sua dice:
Giù.:"scusala, è strano per lei avere delle altre femmine in casa"
Ridacchio e poi dico:
Io:"nah, è stata simpatica"
Giù.:"okkkaaaaayy" allunga le lettere.
Giù.:" il bagno sai dove è"
Entro in bagno e mi lavo cercando di togliere quel pungente odore.

Esco con un asciugamano attorno al corpo e mi pento di non aver chiesto prima i vestiti a Giulio.

*okay Elena, fatti coraggio. Non pensare alle conseguenze. Fatti coraggio ed esci* controllo che l'asciugamano sia chiuso bene e busso alla sua porta.
Giù.:"avanti"
Entro ed è disteso sul letto con il cellulare in mano.
Io:"mi presti una maglia e dei pantaloni?" chiedo.
Mi guarda e si morde il labbro.
Giù.:"nah, puoi anche rimanere così" mi guarda malizioso.
Io:"all'istante"
Sbuffando si alza e prende dal armadio dei pantaloni della tuta e una maglietta che mi arriva alle ginocchia.
Va pure lui a lavarsi e mi sdraio sul suo letto.
Il cuscino ha il suo odore. È bellissimo, un misto di menta e non so cosa.

Rientra solo con i boxer. Mi sforzo di non guardarlo. È bellissimo. *strana la tipa* mi mordo le labbra e poi torno a guardare il cellulare.

Mi ritrovo con un libro in faccia, pff Giulio.
Studiamo un bel po', gli faccio ripetere le cose e poi le ripeto io.
*na cifra di tempo dopo...*
Mi sveglio di soprassalto con le braccia appoggiate su un tavolo(?). Non sono sul letto, cazzo. Non sono in camera mia, merda. Che male il collo, porcodio.
Dalla finestra entrano dei raggi del lampione.
Vedo un corpo su un letto. Lo vedo girarsi a pancia in su. Per fortuna è Giulio.
Mi precipito da lui.
Io:"Giulio" lo scuoto.
Giù.:"mhm" mugola.
Io:"mi sono addormentata qui, da te"
Giù.:"amhamh, mo torna a dormire" mi prende il braccio trascinandomi sul suo letto.
Giù.:"non hai freddo?" alza la testa forse mi vede tremare.
Io:"un pochino"
Giù.:"tieni" si toglie la sua felpa e me la porge. La indosso, sa di lui. Quel misto di menta e l'altro odore lo identifico solo adesso: fumo.
Io:"grazie" mi ributto sul letto.
Giulio's pov
Io:"non hai freddo?" vedo Elena tremare. Fa apparire il suo corpicino ancora più esile.
Ele.:"un pochino"
Io:"tieni" le porgo la mia felpa.
Ele.:"grazie" e si ributta sul letto.
Faccio lo stesso e guardiamo in due posizioni diverse. Praticamente ci diamo le spalle.
Poi mi sistemo a pancia in su. Anche Elena lo fa, ma dopo si appoggia sul mio petto. La abbraccio, le do un bacio sulla fronte e mi addormento col sorriso.
Spazio autrice
Ieri non ho aggiornato perché... Non ne avevo voglia. Spero comunque che vi piaccia perché, al momento, ho l'ispirazione pari a zero.
Baciotti.
_elena

Voglio Te Mica Un'altra. •LowLow•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora