capitolo 15.

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Elena's pov
Mi risveglio sentendo qualcosa di umidiccio sul collo.
Socchiudo gli occhi ma vedo tutto bianco, sbatto le palpebre per abituarmi alla luce.
Guardo che ho sul collo anzi, chi ho sul collo. Giulio.
Io:"sono sveglia" cerco di non far sentire i miei gemiti mentre parlo.
Si sposta.
Giù.:"a te non ti sveglia manco n'esplosione nucleare" ride.
Io:"mmh ho il sonno pesante" mi stiracchio.
Giù.:"alzati che dobbiamo andare a fare colazione" si mette a sedere poi si alza.
Mi alzo anche io e raggiungo il bagno, prima prendo dal guardaroba una tuta poi mi piego a raccogliere le scarpe.

Giù.:"cazzo..." mormora con voce roca.
Io:"cosa?"
Giù.:"hai solo la mia felpa addosso" cazzo sul serio, me ne ero scordata ed arrosisco come un peperone.
*dimostrati forte*
Io:"e quindi?" mi fingo non curante.
Giù.:"vai in bagno prima che ti scopi qui"
Entro nel bagno con sorrisetto stampato sulle labbra.

Dopo essermi lavata, vestita e truccata un po' esco.
Giù.:"alla buon'ora" esordisce.
Io:"sono le otto. Siamo in orario"

Andiamo al ristorante e li ci servono la colazione, disgustosa.
Giù.:"questo caffè sa d'acqua amara" si lamenta facendo delle faccie disgustate.
Io:"che ne so, non l'ho preso"
Giù.:"provare per credere" mi porge la tazza.
Io:"non mi piace il caffè" gli faccio la linguaccia.

Accanto a noi si siedono Giorgio, Vale e Manu.
Manu.:"che hai sul collo?" mi sussurra nell'orecchio.
Dopo sottero Giulio di neve, deve smetterla di farmi fare ste figure di merda.
Io:"dopo ti spiego" le sussurro.
Manuela inizia a trapassarmi con uno sguardo malizioso.
Io:"non è quello che pensi" ma niente riesce a torglierle quel sorriso.
Giulio si schiarisce la voce e subito Manuela torna seria, mi lancia uno sguardo truce e finisce il suo cornetto congelato.

X:"sono il vostro insegnante di sci, mi chiamo Leonardo"
Dal nostro gruppo esce una specie di saluto.
L.:"bene, allora mettetevi a coppie con la persona che avete al vostro fianco"
Mi giro sperando di trovare Manuela o Giulio o qualcuno di simpatico ma trovo Kevin.
Sbuffo.
K.:"che c'è?"
Io:"niente"
K.:"tregua?"
Io:"ma è da ieri che siamo in tregua"
K.:"volevo ufficializzarlo" mi porge la mano che stringo.

L.:"bene, indossate gli sci. Se non ci riuscite fatevi aiutare dal compagno"

K.:"ti aiuto?"
Io:"ma hai già fatto, come minchia...?"
K.:"io so  già sciare"
Io:vabbe aiutami"
Cerca di inginocchiarmi davanti a me e mi aiuta ad ancorare le sci allo scarpone.

Io:" AHIA IL CULO"  urlo disperata dopo l'ennesima caduta.
K.:"non sei solo tu incapace"
Io:"ah grazie, questo mi rincuora" gli dico sarcastica.
K.:"dai, guarda Ilaria,  anche lei cade sempre"
Io:"chi sarebbe questa Ilaria?"
K.:"la ragazza che é a terra con Giulio che accanto che cerca di smettere di ridere" mi indica.
Io:"senza occhiali non vedo bene" ammetto.
Ma non sono sorda, li sento ridere ed intravedo, in modo sfuocato, due figure vicine che ridono. Per fortuna è sua cugina e non dovrei preoccuparmi ma lo stesso mi da fastidio.

Per fortuna arriva l'ora di pranzo.
Ci affrettiamo ad andare al ristorante.
Manu.:"ho il culo rotto" si lamenta massaggiandosi il fondo schiena.
Io:"non parlarne a me"
Vale.:"che frignone" si tappa le orecchie.
X:"Giorgio,  posso sedermi con voi?" domanda una ragazza più o meno alta con i capelli neri e delle ciocche rosse.
Gio.:'emh...Okay" sembra titubante.
X:"comunque io sono Gaia" accenna un sorriso di sicuro falso.
Ci presentiamo tutti e ritorniamo al nostro disgustoso pranzo.
La ragazza, Gaia, continua a lanciare delle occhiatine a Giorgio che però cerca di ignorarla.

Giù.:"l'acqua ha il sapore del pesce" sputa il contenuto del bicchiere.
Io:"la mia no" ne bevo un sorso ma sputo il tutto.
Io:"okay, scherzone sa sul serio da pesce" mi pulisco la bocca sul tovagliolo.

Giú.:"finalmente letto dolce letto" si getta di peso sul, anzi, sui letti ancora uniti.
Io:"che pigro che sei, hai sciato solo quattro ore" rido.
Giù.:"si ma sono stanco e non riesco a dormire senza di te" tende la sua mano in alzo, verso di me.
Gliela porgo e con poca delicatezza mi fa cadere su di lui.
Io:"bastardo" sussurro.
Giù.:"lo so" sorride sardonico.
Ad un tratto mi ritrovo sotto di lui che continua a sorridere.
Si avvicina per baciarmi ma prima passa l'indice sulle labbra e il pollice sullo zigomo, il che fa aumentare ancora il desiderio avere le sue labbra sulle mie.
Giù.:"sei bellissima" biascica naso contro naso.
Arrossisco a quel complimento.
Poi, senza accorgemene, ci baciamo. Non con foga come le altre volte, ma con tutto l'affetto possibile ed immaginabile.
Sussulto quando la sua mano alza la felpa e si posa sul mio fianco. Con il dorso di essa inizia ad accarezzare la pancia. Finché non sale verso il seno ma lo fermo.
Io:"Sabatello, giù le mani" lo rimprovero mordendomi il labbro per sembrare sensuale.
Giù.:"come vuole la signorina" riprende a baciarmi.

Giù.:"smettila di morderti le labbra" fissa la mia bocca.
Io:"dammi un buon motivo per smettere"
Giù.:"sennò mi istighi a baciarti" si vede che si sta sforzando per dire queste semplici parole.
Io:"e sarebbe una brutta cosa?"
Giù.:"finché siamo soli no, se stiamo con altra gente potrebbero denunciarmi" accenna una risata e va in terrazzo.
*poco strano il ragazzo, mi dicono* tanto tanto.

Lo seguo sul terrazzo e mi siedo su una delle due sedie da esterno.
Io:"perché?"
Giù.:"perché la delicatezza non è il mio forte" sbuffa il fumo guardando le montagne.
Io:"torno dentro, sento freddo" rabbrividisco.
Giù.:"no stai qui con me" attira la sedia a sdraio verso di lui.
Mi prende per i fianchi e mi fa sedere sulle sue gambe, quel contatto mi provoca sempre una miriade di emozioni, mi ci devo ancora abituare.

Avvolge un braccio attorno alle mie spalle e con l'altro continua a fumare.
Fisso con insistenza la sua sigaretta sperando che mi faccia fare un tiro.
Giù.:"vuoi un tiro?" se ne accorge e sbuffa ridendo.
Io:"oh finalmente!" esulto.
Aspiro il fumo che subito mi rilassa e gliela ripasso.
Giù.:"sei bellissima quando fumi"
Io:" g-raz-zie" balbetto di sicuro rossa in viso.
Mi da un buffetto sul naso.

Giù.:"andiamo a farci una passeggiata?"
Io:"ma non avevi sonno?"
Giù.:"si, molto. Ma se vuoi usciamo" sbadiglia.
Io:"no, anche io sono un po' stanca"

Rientriamo e ci corichiamo sui letti, abbracciati.

Spazio autrice
Ciaoneh, non sono morta haha. Sono solo molto stanca e quindi passo il mio tempo libero a dormire ma comunque cercherò di aggiornare più spesso possibile.

Voglio Te Mica Un'altra. •LowLow•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora