capitolo 1.

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Elena's pov
*drrriiinnn* (sveglia)
Uf, sta per iniziare un nuovo anno scolastico. L'ultimo per fortuna. Con un'unica differenza dagli altri. Non sarò nella stessa scuola, a causa del lavoro di mio padre, la mia famiglia si è dovuta trasferire a Roma, per fortuna io e mia sorella Manuela saremo nella stessa classe.
Mamma:"Elena, Manuela svegliatevi o farete tardi" urla.
Manu.:"dobbiamo proprio?"
Io:"mi sa di si" sbadiglio.
Mi alzo andando verso il bagno. Faccio la doccia, mi trucco e sistemo i capelli. Poi esco e Manuela fa lo stesso.
(...)
Manu.:"pronta ad entrare nell'Inferno?"
Io:"no, al mio tre corriamo via?"
Manu.:"no al mio. Uno...due...quattro" ride.
Io:"fanculo, entriamo" la prendo per il braccio e la trascino dentro.
Andiamo verso la segreteria, chiediamo dov'è la classe e ci dirigiamo in essa. Prendo un respiro profondo e busso alla porta.
X:"avanti"
Entriamo e una signora sulla cinquantina, con i capelli rossi ed un sorriso contagioso dice:
Prof.:"salve ragazze, io sono la professoressa bianchi. Voi siete Elena e Manuela se non mi sbaglio?" guarda sul registro.
Io-manu.:"salve"
Prof.:"prego sedetevi lì in fondo, su quei posti vuoti"
X:"prof, ma qui c'è Giorgio" dice freddo un ragazzo basso con i capelli ricci.
Prof.:"vabbe si siederà vicino a Lorena"
Mi siedo accanto a quel buffo ragazzo e Manuela si siede nella fila antecedente della mia accanto ad un ragazzo alto con i capelli mori tenuti all'insù.
Manu.:"condoglianze, starai con 'sta cogliona" dice al ragazzo seduto accanto a me.
Io:"ma girati bastarda"
Giulio's pov
Ma perchè doveva mancare Giorgio, proprio oggi che sono arrivate delle pischelle nuove. Si siede accanto a me Elena (?), una ragazza bionda con i capelli lisci e lunghi. Indossa gli occhiali non molto spessi che nascondono i suoi occhioni a palla neri. È carina, di sicuro sarà la prossima ragazza di quel coglione di Kevin, pff come se non si lasciasse scappare una pischella nuova.
Passiamo il resto dell'ora in silenzio ad ascoltare la lezione di scienze.
Poi suona quella benedetta campanella. La professoressa se ne va e arriva quel pezzo di merda di Kevin.
K.:"hey bellezza"
Ele.:"ciao emh..."
Io:"Kevin" sbotto acido.
K.:"zitto Sabatello, non vedi che sto parlando con la pischella?"
Io:"non sono cieco" rispondo aspramente.
K.:"tornando a noi, bellezza ti va di uscire con me questo pomeriggio?"
Ele.:"vorrei ma... Non esco con le persone che indossano le maglie al rovescio" ride. Kevin corre in bagno seguito da un boato di risate provenienti da tutta la classe. Soprattutto la mia. Era ora che qualcuno smerdasse quel coglione.
Ele.:"comunque piacere Elena" si presenta tra una lacrima e l'altra.
Io:"Giulio"
Io:"grande hai fatto fare una figura di merda a Kevin senza picchiarlo"
Ele.:"già. Quando tornerà sarà molto incazzato visto che la maglia non era messa al rovescio" sorride.
Io:"spiegati?"
Ele.:"era una scusa per mandarlo via, mi sembrava antipatico"
Infatti Kevin torna dal bagno scuro in volto per l'incazzatura. E viene nella nostra direzione.
K.:"pischellina, non sai contro chi ti sei messa. Mo vedrai di pasta sono fatto"
Ele.:"guarda, sto tremando"
Kevin se ne va.
V.:"uhuh, la ragazza si fa dei nemici già il primo giorno" dice il mio amico Valerio ad Elena.
Ele.:"pff, non farebbe del male ad una mosca quell'essere"
Manu.:"già ti fai riconoscere?"
Ele.:"shh, non sono ancora finita in presidenza"
Scoppiamo tutti a ridere ma ci dobbiamo interrompere perchè è arrivata la Strozzi, quella di italiano.
Elena's pov
Io:"shh, non sono ancora finita in presidenza" scoppiamo tutti e quattro a ridere finché non arriva una vecchietta con i capelli raccolti in una cruccia molto ordinata e vestita come mia nonna, dovrebbe essere quella di italiano.
St.:"per chi non mi conoscesse, sono la professoressa Strozzi, insegno..."
X:"scusi prof. non è suonata la sveglia" entra di corsa un ragazzo con il fiatone.
St.:"Ferrario, ha la giustificazione del ritardo?"
X:"mo gliela porto"
St.:"me la consegni alla fine dell'ora"
X:"okay...spe perché c'è una ragazza seduta sul mio posto?"
St.:"la professoressa bianchi ha deciso di metterla lì"
X:"oh, io dove mi siedo?"
St.:"Giorgio, si sieda accanto a Lorena che mi sta facendo perdere tempo"
Oh, il ragazzo si chiama Giorgio, è davvero molto alto *o sei tu nana?* entambri. Ha i capelli scuri nascosti però da un cappello new era blu.
St.:"bene allora, riprendiamo dall'ultimo argomento"
Inizia a spiegare i 'Promessi sposi' blah, è molto noioso come argomento, non che l'italiano sia divertente ma questo capitolo è più palloso degli altri.
(...)
Stavo per tornare a casa quando Manuela mi dice:
Manu.:"senti, io vado con Valerio puoi dire a mamma e papà che torno oggi pomeriggio"
Io:"Valerio chi?"
Manu.:"quel tipo che sta vicino a me in classe"
Io:"oh- la guardo maliziosa- comunque tranquilla ti copro io"
Ci salutiamo e mi dirigo verso casa.
(...)
Dopo una buona mezzoretta passata a girare per Roma posso tranquillamente dire di essermi persa. Mi sembrano tutte così uguali le vie. Non riesco ad orientarmi. Ad un tratto sento pronunciare il mio nome.
Giù.:"Elena, ciao"
Io:"ciao"
Giù.:"come mai sei qui...c'è non dovresti essere a casa?
Io:"mi sono persa" ammetto.
Giù.:"per fortuna conosco Roma come le mie tasche" sorride.
Io:"via Puccini sai dove sta?"
Giù.:"pure io abito in quella via" *coincidenze* shh.
Io:"allora mi accompagni"
Giù.:"certo"
Ci incamminiamo in silenzio fino a quando apro la tasca dello zaino per prendermi una sigaretta.
Giulio fa lo stesso e mi chiede:
Giù.:"hai da accendere?"
Io:"vieni" dico con la sigaretta tra le labbra.
Accendo entrambe le sigarette e ricala quel silenzio imbarazzante di prima.
Abbasso la testa a guardare i miei piedi che nemmeno mi accorgo di essere arrivata davanti a casa, per fortuna Giulio me lo ricorda.
Giù.:"siamo arrivati. A domani"
Io:"ciao" dico salutandolo anche con la mano.
Butto la sigaretta ed entro in casa.
Mamma:"ma Manuela?"
Io:"doveva spiegare una roba di scuola al suo vicino di banco"
Mamma:"oh. Siediti, è pronto"
(...)
È appena tornata Manuela.
Io:"allora è bravo a scopare Valerio?"
Manu.:"cogliona, non abbiamo scopato"
Io:"si si, certo dicono tutti così" rido.
Mi tira una cuscinata in piena faccia, la quale mi stordisce per vari secondi.
Manu.:"abbiamo studiato"
Io:"farò finta di crederci" un altra cuscinata.
Manu.:"o forse abbiamo studiato"
Io:"nah, per me avete scopato" un altra cuscinata.
Io:"okay, ho capito, avete studiato"
Manu.:"brava"
Io:"le posizione in cui metterti le prossime volte in cui 'studierete'" faccio le virgolette con le mani.
Cuscinata, che per giunta mi fa cadere gli occhiali.
Manu.:"uff, mi sono rotta" e se ne va dalla stanza.
Mi sdraio sul letto e cado un sonno profondo benché fossero le cinque di pomeriggio ero molto stanca.
Spazio autrice
Pensavate di esservi liberati di me ed invece...

Voglio Te Mica Un'altra. •LowLow•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora