Capitolo 3

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Sono ormai due giorni che parliamo per messaggi. Credo di piacergli, si penso proprio di si, ho chiesto consiglio anche a Luky, lei non sbaglia mai di solito e conosce anche bene Jordan e secondo lei è interessato.

Siiii!
Sono stra felice, ed è mattina!
Sono perfino contenta di andare a scuola, soltanto perchè così potrò vederlo ogni giorno !
Sembro una bambina eccitata per via di una caramella... però è così bello sentirsi così... liberi, felici, intontiti.
Si già, intontiti perchè quando inizia a piacerti una persona non capisci più nulla. É uno degli effetti collaterali dell'amore... ma di cosa parlo? Amore? Ma io non sono innamorata! Non amo Jordan, no è impossibile, è troppo presto, sarà solo una piccola cotta...almeno credo.

Ho sempre pensato che l' amore a prima vista non esiste, e continuo a crederlo. Come si può amare una persona senza conoscerla? Senza conoscere il carattere?
Si, l' aspetto fisico è importante, ma se poi non sa fare un ragionamento serio, non ti sa prendere né caratterialmente e né mentalmente, cosa te ne fai?
Ecco perchè non posso amare Jordan, ancora non conosco il suo carattere, ma sono sicura che sarà bellissimo, come lui.

Oddio, sono rimasta troppo a pensare e sognare. É tardissimo devo correre.

Eccomi, seduta al banco. Sento Luky parlare in sottofondo, ma ormai sono persa tra i miei pensieri, sono come un labirinto senza uscita, un enigma senza risposta, anche la vita è così, in fondo non sappiamo mai come va finire.
Osservo la lavagna, è passato un mese dal quattro in matematica che per fortuna ho recuperato. Ho un pensiero fisso, no, non Jordan.
È arrivato febbraio e io ancora non ho scelto a quale scuola iscrivermi dopo le medie.

Mi è sempre piaciuto disegnare, lo trovo molto liberatorio, e amo ancora di più disegnare bozzetti di vestiti, forse potrebbe essere questa la mia strada, stilista di una casa di moda. Suona strano. "Costa style"...

« Cosa?»

Cazzo devo aver pensato ad alta voce, Luky non si può mai fare i fatti suoi, sente sempre quello che non deve sentire!

«Niente! Tranquilla!»

Le faccio un sorriso falsissimo.
Mento a me stessa dicendo di averla perdonata, ma so che non è così, non riesco a passarci sopra, non avrebbe dovuto farlo!

Sprofondo di nuovo nell' idea di prendere una scuola professionale ad indirizzo di moda, è un idea allettante, ma mi preoccupa cosa possa dire mia madre. Non ho mai avuto un rapporto molto stretto con lei, ho sempre pensato che il rapporto tra genitori e figli debba essere tale ed educativo, non di amicizia, almeno personalmente non riesco ad andare da mia madre e raccontarle dei ragazzi o delle cazzate che faccio con gli amici, non sento proprio il bisogno di doverlo fare.
Boh sarò io quella strana, ma purtroppo ho le mie convinzioni.

Probabilmente lei si aspetta qualcosa di più di una scuola professionale, si, sicuramente, ma io devo seguire la mia strada, non la sua.

Guardo l' orologio, sono ancora le dodici. Tra un ora vedrò Jordan, finalmente. È il mio antidoto, ma allo stesso tempo il mio veleno. Il solo pensiero di vederlo mi fa salire l' ansia,mi fa salire le farfalle nello stomaco, ma quali farfalle.... direttamente gli elefanti salgono, però allo stesso tempo mi mette una gioia assurda addosso.
Mi sento quasi bipolare, provo due emozioni esattamente opposte, ma allo stesso tempo strettamente collegate .

Drinnn!
Finalmente posso andare dal mio Jordan, cioè da Jordan, senza il mio.

Eccolo mi sta aspettando alla fermata, cioè è alla fermata.
L' ansia sta prendendo il sopravvento su di me e comincio a non ragionare. Spero di non dire cose insensate davanti a lui.

«Ehi!»

Avevo scordato quanto fosse calda e travolgente la sua voce.
Mi ha appena dato un bacio sulla guancia, rischio di svenire. Le sue labbra così morbide appoggiate sulla pelle della mia guancia.
Mi ha stregata, lo giuro!

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