Capitolo 7

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Dobbiamo parlare?
Quando volevo parlare io?
Io mi metto a dormire e ciao! Che si fotta...

Sono passati solo cinque minuti ed ho già il telefono in mano. Non riesco ad aspettare, devo sapere!
Cosa mi deve dire?
Magari è successo qualcosa. Lo so, sono l'incoerenza fatta persona, ma non ci posso fare nulla.

"Dimmi"

"Forse ho sbagliato, non lo so.."

Che sta dicendo?
No.. Non lo reggo, non stasera.

"Non capisco, spiegati!"

Sono già sul punto di scoppiare a piangere. Non aveva le palle di dirmi la verità in faccia?

" Io e te non siamo nulla, mi dispiace, non avrei mai dovuto.."

Mi alzo dal letto. Entro in bagno e chiudo la porta a chiave. Mi siedo a terra e appoggio la schiena alla vasca. Prendo il telefono, faccio un respiro profondo e continuo a leggere

"A me piace la tua amica, Lucy. Volevo farla ingelosire. Non pensavo che ti saresti affezionata così in fretta a me. Mi dispiace,scusa. Possiamo rimanere amici se vuoi..."

Faccio in tempo a gattonare fino al water che mi sale un conato. Sento le lacrime scendere. Rimango lì ferma abbracciata al water. Sono frastornata da pensieri,voci, ricordi. Possiamo rimanere amici. Con quale coraggio lo ha scritto?
Mi ha appena detto che mi ha usata per quella troia, e mi dice anche che potremmo rimanere amici?

Non so cosa faccia più male, la testa, il cuore, lo stomaco o la dignità... Non so cosa rispondergli, non so cosa fare nè cosa pensare. Devo riflettere e parlarne prima con Rebecca. Ma ora sono sfinita. Devo provare a dormire, anche se so che sarà impossibile.

Guardo fisso il muro e in testa si ripete sempre la stessa frase, ma a me piace la tua amica Lucy. Ogni volta che si ripete è una pugnalata.

Si è fatta l'una e ancora non sono riuscita a chiudere occhio. Magari potrei prendere un sonnifero dalle medicine di mamma. Solo per stasera. Ingoio la pillola. Appoggio la testa sul cuscino e mi lascio andare.

È già mattina. La notte è passata in fretta. La giornata inizia storta, anzi non è mai iniziata. Continua ad andare tutto male, e mi sta soffocando. Inizio a non avere più la forza per affrontare tutto. Vedo tutto grigio, come le nuvole fuori. Devo essere meteoropatica. Fuori piove e il mio umore è malinconico. Un giorno sembra andare meglio e poi il giorno dopo precipita tutto vertiginosamente in un baratro oscuro e senza fine che mi inghiottisce sempre più. Non ho voglia di uscire di casa. Di andare a scuola. Di vedere persone. Sopratutto due... ma devo andare per forza, ho già fatto molte assenze e non posso permettermelo, ho gli esami. Esco di casa, sento la pioggia sbattere mentre scendo le scale. Non ho neanche preso l'ombrello, vabbè ho il cappuccio, camminerò sotto l'acqua, sarà divertente no?
Arrivo alla fermata, sono un po' bagnata, ma non mi interessa, ormai non ho nessun motivo per preoccuparmi se esco vestita come una barbona o meno. Torno ai vecchi tempi.
Prendo il pullman. Mi siedo, metto le cuffiette e guardo fuori dal finestrino. Sembro proprio una ragazza tumblr. Dio. Parte la mia canzone preferita..
"Ed eri contentissima quando guardando Amsterdam non ti importava della pioggia che cadeva.."
Mi viene da piangere. Mi salgono ricordi. Quali ricordi, tutte prese in giro. Non so per cosa piango, se perché l'ho perso o perché mi ha fatto solo del male. Ma cosa ho perso! Non è mai stato mio... eppure fa male, fa male pensare che nonostante tutto non vorrei altro che stare fra le sue braccia e sentirmi in pace.
Arrivo a scuola. Oggi Rebecca non c'è. La giornata peggiora notevolmente.
«Tom, vuoi sederti al banco con me?» anche se forse preferirà stare con la sua adorata Lucy....
«Si, chi ci vuole stare con quella stronza!»
«Ah io sono la stronza? Vai da Martina! CIAO!»
Wow. Chissà che sta succedendo. Ah sa ancora il mio nome Lucy? Pensavo che lo avesse rimosso dal micro neurone che possiede.
«Che sta succedendo Tom?»
«Lascia stare, che ho scoperto una cosa... è solo una troia e non si merita nulla! Davvero.»
Chissà chi si è fatta sta volta...
«Dai ora calmati, se vuoi parlarne sono qui!»
Oddio, non è che ne abbia così tanta voglia, ho già i miei problemi..ma magari mi distrarrò ascoltandolo.
Non dovevo venire a scuola, non era giornata, lo sapevo. Perché devo sempre sfidare la sorte? Quando è no è no! Tom mi sta parlando da mezz'ora, ma io sto solo annuendo con la testa, non ho ascoltato neanche la metà di ciò che ha detto. Oggi non ne ho proprio la testa. Avrei solo voluto poter sfogarmi con Rebecca oggi, e invece no.
Esco da scuola. Piove a dirotto. Mi farò una doccia praticamente fino a che arriverò alla fermata. Comincio ad incamminarmi, quando sento una voce, una voce familiare che mi  chiama.
«Martì!Martì!Aspetta!»
Mi si appanna la vista. Non capisco se dalla rabbia o dalla pioggia. Mi giro ed ovviamente è lui. Miss stronzo 2014.
«Cosa vuoi ancora da me? Non ti è bastato?» forse sto urlando, si sono girati tutti a guardarci. Io sono sotto la pioggia, bagnata ad urlare, lui sotto ad un ombrello che mi guarda sconvolto.
Ma cosa si aspettava che lo avrei perdonata e con due parole dolci avrebbe risolto tutto? Allora non ha capito proprio nulla!
«Posso spiegare...»
«Non c'è nulla da spiegare, ti sei già spiegato abbastanza. CIAO!»
«Ma aspetta, ti accompagno alla fermata, vieni sotto l'ombrello o ti bagnerai più di quanto non lo sei già!»
«Tranquillo, mi piace camminare sotto l'acqua!»
Mi allontano a passo rapido, senza girarmi a guardare. A guardare la sua espressione. Il suo sorriso...le sue fossette..
Metto le cuffiette e mi isolo dal resto del mondo. Eppure avrei solo voluto baciarlo un ultima volta... Mi metto a piangere. Ma è un pianto silenzioso e sotto la pioggia nessuno se ne accorgerà. Nessuno si accorgerà di me!
Torno a casa. Mi tormenta la sua faccia sconvolta. Perché? Perché ? Non poteva farsi i fatti suoi e non cercarmi più ? Non gli è bastato?
Chiamo Rebecca.
«Oi perché non sei venuta oggi?»
«Ho un po' di febbre, tu come stai? Ti sento strana Martì!»
«Pronta a ridere? O a piangere fai tu..»
«Oddio! Non mi fare preoccupare, cosa è successo, dimmi.»
« Ieri Jordan ha scritto per messaggio che mi ha solo preso per il culo e che in realtà gli piace Lucy, ma vuoi sapere il bello? Oggi all'uscita da scuola mi è venuto anche a cercare! Mi deve torturare ancora?»
«Oddio! Ma stai scherzando? Minchia Marti mi dispiace tanto! Che stronzo! Meglio perderlo che trovarlo, credimi!»
«Lo so, lo so, ma non riesco a fare a meno di pensarlo, nonostante tutto!»
«Devi dimenticarlo, per il tuo bene!»
«Ci proverò, ora ti lascio riposare, rimettiti presto che senza di te non so per quanto posso andare avanti!»
«Io ci sono sempre Martì,sempre! Ciao piccina, e non pensare a quello stronzo. È lui che ci perde!»
Sarà davvero così ? Io non credo. In fondo io sono una ragazza piena di problemi, chi mi vorrebbe mai accanto?

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