Capitolo 5

67 18 6
                                    

10 Marzo. Domani è l'ultimo giorno che ho per potermi  iscrivere al professionale di moda.

Ultimamente mamma sta un po' meglio, va ad alti e bassi. Ho paura di dirle che dobbiamo fare l'iscrizione per la scuola, non vorrei farla deprimere più di quanto lo è con la mia decisione.

Sono appena tornata da scuola. Neanche oggi Jordan  era sul  mio pullman. Ho perso il conto dei giorni da quando non lo vedo. Non so cosa pensare. Non so se dovrei inviargli un messaggio. Non ho la minima idea di cosa fare, so solo che mi manca.

Tra due giorni sarà un mese che papà non c'è più...il tempo è passato così in fretta per certi versi, ma guardando mia madre mi rendo conto che per lei quella notte non è mai passata, sta solo imparando a conviverci.

Mi avvicino al divino e mi siedo vicino a lei. Ha una faccia molto pallida, gli occhi incavati, le occhiaie.Non merita tutto ciò.

«Mamma..»

Mi fermo, ci blocchiamo entrambe a guardarci negli occhi. Vedo scorrere tutto il dolore che prova nei suoi occhi, è immenso.

«Volevo parlarti dell'iscrizione, domani scade.»

«Volevi iscriverti al professionale di moda, giusto bambina mia?»

Mi chiedo se questa dolcezza sia           l' effetto di tutti gli psicofarmaci che prende..

« Si, sarebbe il mio sogno. L' iscrizione andrebbe fatta online, se vuoi potremmo farla anche insieme ora..»

« Certo piccola mia!»
Non sono abituata  a sentir dire queste parole sdolcinate a mia madre. La preferisco acida e stronza, lo ammetto.

Dopo pranzo abbiamo mandato l'iscrizione, mamma non ha fatto nessun tipo di resistenza. Non lotta più per nulla. Si è arresa alla vita.

Mercoledì ci sarà la messa di commemorazione di papà. Non ho proprio voglia di rivivere tutte quelle emozioni. Mi basta già ogni giorno svegliarmi e ricordarmi che lui non c'è, alzarmi e vedere mamma in queste condizioni.
Solo al pensiero di tutte quelle persone e quello schifo, ho il vomito.

È il mio problema ma anche la mia liberazione, un paradosso insomma. Come Jordan. È la persona che mi fa stare meglio con uno sguardo ma che mi distrugge con un' assenza allo stesso tempo.

Tra poco dovrebbero arrivare Luky e Rebecca. Ho bisogno di parlare con loro.
Drinn!
Eccole, sono arrivate.

«Ciao Lù! Ehi Reb! Entrate.»

Andiamo subito in camera mia, non voglio che vedano mia madre in queste condizioni.

«Come va con Jordan?»

Sento la lama di un coltello attraversarmi il fianco. A volte sembra che Lucy si diverta a farmi questo tipo di domande. O è davvero stupida o non lo so. Preferisco non sapere. Faccio un respiro e le rispondo

«Non lo sento ormai da un mese...»

«Ah mi dispiace, vuoi che ci parli io? Tanto lo sento ogni giorno!»

Ora le tiro un pugno in faccia! Ma chi prendo in giro, ho già le lacrime agli occhi... la odio. Rebecca se ne deve essere resa conto.

«Hai fatto l'iscrizione al professionale di moda? Sai ho deciso di iscrivermi anche io là così staremo anche insieme. Non sei contenta?»

Scoppio in una risata, probabilmente isterica, ma Rebecca è sempre lì pronta a sostenermi e se ne rende conto subito quando ne ho bisogno.

« Davvero? Sono strafelice!Volevo chiedervi un favore..»

«Si certo, dicci tutto!»

« Tra due giorni c'è la commemorazione di papà, vorrei che veniste con me, perchè io non riesco più a sopportare tutto ciò!»

Tutto ScorreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora