Allora.... scarpe? Prese. Ciabatte? Anche. Costumi? Si. Spazzolino e saponi? Ci sono. Vestiti? Si. Pigiama? Anche. Cosa manca? Sembrerebbe nulla. Ancora ventiquattro ore e sarò via da questo posto finalmente. Cosa potrà mai succedere in ventiquattro ore? Ok, si, ho detto una cazzata! La mia vita può stravolgersi in secondi. Meglio stare zitta.
Ancora mi chiedo se stare lontana da tutti mi farà bene .. in particolare da te, si, Jordan! Cazzo! Ecco cosa scordavo, il suo accendino... Ho bisogno di qualcosa che sappia di lui, almeno se mi mancherà potrò stringerlo tra le mani e sentirlo più vicino a me. Ancora ricordo l'espressione del suo volto al parco. Perplessa. Mi scrutava con quegli occhioni nocciola, mentre gli dicevo che sarebbe dovuto stare fuori dalla mia vita. Forse aveva ragione? Forse dentro di me so anche io che lui non può starne fuori, perché ormai l'ho fatto diventare parte di me?
Quelle parole, il testo di quella canzone... forse volevano dire qualcosa.. ma io devo ignorarlo, tra meno di ventiquattro ore tutto sarà finito!
La valigia non si chiude.. forse l'ho riempita troppo. Tipico di ogni ragazza no?
«Mammaaa! Vieni! Aiutami a chiudere la valigia!»
Mi avrà sentita? Sta volta ho strillato abbastanza forte, credo.
Sento la porta aprirsi, mi giro a guardare, ma non è mia madre.
«Che ci fate voi qui?»
«Pensavi davvero di poter partire senza salutarci?»
Tom e Rebecca mi saltano addosso per abbracciarmi e finiamo tutti a terra.
Mi mancheranno. Si, decisamente.
«Dove eri sparita Reb? Frank ti aveva rapita?» La canzono.
Tom scoppia a ridere, mentre Rebecca diventa rossa dall'imbarazzo.
«Emh.. scu..scusa se non sono stata molto presente.. ma siamo così affiatati e lo amo così tanto..»
Abbasso gli occhi e sospiro...
«Come ti invidio Reb..»
Anche Tom è fra le nuvole, chissà a cosa pensa.
«Che ne dite se stasera usciamo? Dai una serata di addio!»
Rebecca e le sue fantastiche idee.
Chissà cosa combinerò stavolta.
«Non sta mica partendo per l'America, tornerà prima o poi!»
«Si Tom ha ragione, ahahah!»
«Però comunque concordo con Rebecca, stasera usciamo! Non ci sono ma. Andatevi a preparare signorine o farete tardi!»
Sono un po' titubante.
Sarà solo una serata prima di partire dai. Il mio istinto mi dice di restare a casa, ma per una volta non lo ascolterò.Zhhh. "Ragazze siete pronte? Io sto uscendo di casa ora, sbrigatevi."
Tom è già pronto, io mi devo ancora vestire e truccare. Stasera voglio sembrare carina, perlomeno. Allora... credo di aver messo quasi tutto in valigia... cosa diavolo indosso ora?
Ho lasciato solo una cosa nell'armadio , un abito che non avrei mai indossato qualche mese fa con i chili di troppo. Apro la zip, lo infilo dai piedi, salgo su l'abito e rialzo la zip. Wow. Mi guardo allo specchio e... sono diversa, molto. Mi tocco sui fianchi, dove non c'è più grasso. Anche la pancia è quasi piatta. Ancora non ci credo, indosso un tubino nero e mi piaccio. Infilo le converse nere e mi guardo ancora allo specchio. Finalmente inizio a prendere forma, il mio corpo comincia ad essere quello di una ragazza. Corro in bagno, sette e mezza, mi devo muovere. Stasera voglio osare, rossetto rosso. Metto il mascara e sono pronta. Esco dalla mia stanza e mi trovo mamma davanti. È incantata.
«Non ti avevo mai vista così Marti! Stai benissimo!»
Sento le guance andare a fuoco.
«Mamma così mi metti in imbarazzo..»
«Scusa bambina mia è.. è che sei bellissima... Se solo tuo padre fosse qui per vederti...»
Oh mamma... L'abbraccio forte e lei ricambia.
«Basta ora altrimenti mi colerà il mascara. Ora vado, ciao mamma!»
Mi dà un bacio ed esco di casa.
Si accende il display del telefono, Tom mi sta chiamando.
«Sto scendendo!»
Ops. Gli ho chiuso il telefono in faccia.
Spero non se ne sia accorto.«Eccomi.»
Faccio un sorriso, ma noto le loro facce estrefatte!
«Stai...stai d'incanto...»
Azzarda Tom con la bocca aperta.
Rebecca mi sta girando intorno. Che starà facendo?
«Se solo ti vedesse Jordan!»
Mi canzona.
«Ok basta, grazie per i complimenti, ma ora andiamo!»
«La solita sgorbutica!»Sono passate due ore. Per fortuna non è successo nulla di eclatante. Abbiamo mangiato in una pizzeria nel centro. La serata procede tranquilla.
«Cosa vogliamo fare?»
Rebecca è sempre così piena di allegria!
Io e Tom ci guardiamo e ci leggiamo nella mente.
«Non una canna!»
Scoppiano tutti a ridere.
«Dai andiamo sul corso, vediamo chi c'è!»Ho un brutto presentimento, spero di sbagliarmi. Rebecca si ferma ad ogni vetrina dei negozi e li osserva come fa un bambino davanti ad un negozio di giocattoli. Io e Tom siamo esausti.
«Ci andiamo a sedere? Non ne posso più! »
Tom annuisce e ci dirigiamo verso dei gradini di un palazzo.
Siamo tutti e tre seduti uno accanto all'altro, tutti con una sigaretta accessa.
Ripenso ancora a quando dicevo che non avrei mai fumato, altri tempi.Ridiamo e scherziamo fino a quando mi si gela il sangue nelle vene.
Mi alzo di scatto.
Il corpo non risponde ai comandi del mio cervello.
Cammino velocemente.
«Ma che cazzo fai verginella?!»
La spingo a terra. Jordan finalmente nota la mia presenza. Si alza subito in piedi.
Sento il fuoco ardere dentro di me, dalla rabbia.
Ancora ci speravo?
Luky è a terra, magari si è fatta male, lo spero. Era seduta su di lui. Rabbrividisco. Respiro in modo affannoso, sto per esplodere davanti al mondo intero.
Apro la bocca per gridare, ma qualcuno mi ferma con la mano. Mi giro di scatto e... Tom mi bacia.
Cosa?
Che sta succedendo?
Mi faccio trasportare dalle sue labbra e il suo profumo. Mi cinge in vita e mi lascia libera da quel morbido bacio.
Riapro gli occhi ancora confusa da quello che sta succedendo.
Mi guardo intorno per capire... Rebecca è un passo dietro di noi e per la prima volta è in silenzio, non sa cosa dire. Luky è ancora seduta a terra estrefatta con la mandibola serrata... e Jordan... Jordan ha gli occhi inniettati di sangue, boccheggia. Sta per esplodere, lo sento.
Si avvicina lentamente verso di noi. Ho paura. Ho paura che faccia del male a Tom, ma quello che fa mi sorprende.
Mi prende da un braccio e si avvicina a me.
«Dobbiamo parlare, soli!»
La sua voce e bassa, trema.
Non obietto e lo seguo in un vicolo tra i palazzi.Non sarei dovuta uscire, dovevo ascoltare il mio istinto.
Siamo fermi uno di fronte all'altro.
«Sei..sei... bellissima.»
Gli trema la voce.
Detto da lui fa tutto un altro effetto. Nonostante tutto.
Indossa una maglia nera che risalta il suo fisico. Sento il suo odore, il mio profumo preferito.
Si morde il labbro. Vorrei tanto baciarlo, per un ultima volta.
«Grazie...»
Siamo entrambi in imbarazzo. Sembra che nessuno dei due si ricordi cosa è successo pochi minuti fa.
«Perché era seduta su di te?»
Azzardo la domanda e la voce mi muore in gola.
«Perchè mi hai detto di stare fuori dalla tua vita? Perché ti sei fatta baciare da quello? Era la prima volta vero? Non ti deve più toccare o lo faccio finire in un altro mondo. Tu sei solo mia e solo io ti posso toccare.»
Sento il respiro accellerare. Non posso più stare lontana dalle sue labbra. Dev.... Prima che potessi rispondergli, Jordan si è avvicinato a me e ha fatto quello che desideravo da tempo, quello che desideravo tanto, troppo. Riavere le sue labbra su di me.
È inutile, per quanto cercheremo di evitarci, di non parlarci, di essere estranei, i nostri corpi si riconosceranno fra milioni e si attrarranno come calamite finché non saranno uniti, sempre.«Sei pronta?»
Stringo la mano di mia madre.
«Si!»
Guardo dal finestrino le nuvole e la terra diventare sempre più piccola, mentre l'aereo decolla.
STAI LEGGENDO
Tutto Scorre
Teen FictionChi avrebbe mai detto che in tre anni si possa essere cambiati così tanto...tanto da non riconoscersi più. Sembra ieri , Martina era una ragazza molto timida, scontrosa, perennemente in ansia , che passava inosservata per la strada. Poi qualcosa è c...