Capitolo 13

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Sono confusa. Jordan mi stringe forte fra le sue braccia, ha gli occhi rossi e lucidi. Io sono rannicchiata sotto la sua protezione. Siamo in silenzio, nessuno dei due ha il coraggio di parlare, forse non serve farlo.
Però non capisco, ora che sono più lucida e ragiono, non capisco alcuni suoi atteggiamenti. Perché era con Luky ieri notte? Perché non è venuto da me?  Perché ha aspettato tanto a dirmi tutto ciò? Conosceva bene la mia situazione... Non è il momento di fare domande per chiarire i miei dubbi, almeno per ora.

Abbiamo perso il pullman. Mamma sarà in pensiero, le mando un messaggio.
«Mangiamo fuori?»
Wow, questo mi ha spiazzata davvero.
«Mh, va bene!»
Ci alziamo da terra e mi afferra la mano, incrocia le dita fra le mie.
Era da tanto che aspettavo questo momento.
Lo guardo, lo osservo, ora è sereno.
Gli stringo la mano, vorrei che non la staccasse più da me.
«Cosa vuoi mangiare piccola?»
Ogni volta è sempre  come se fosse la prima, mi fa tremare le gambe.
«Mi va bene tutto, tranne il sushi. Il sushi no!»
«Va bene, allora.... Cinese?»
Scoppia a ridere, si intravedono le fossette, quelle con cui adoro giocare.
Metto il broncio, lui mi tira a sé e mi prende il viso in modo da potermi guardare negli occhi.
«Stavo scherzando, possiamo andare anche sulla luna, basta che stai ad un centimetro da me.»
Ho il cuore che va a mille. Ho paura che possa scoppiare fuori da un momento all'altro.
Lo amo, glielo vorrei gridare in faccia.
Vorrei dirgli che non mi staccherò più da lui, che gli darei pure il mio ossigeno.
«Ma come siete carini! Volete anche una foto ricordo?»
Marti, respira. Conta.
Uno. Due. Tre. Quattro. Cinqu..
«Ho interrotto qualcosa? Ops non volevo!»
Perdo il controllo del mio corpo.
Sento il fuoco pervadermi in ogni parte.
Shplafff! La faccia di Luky è sconvolta dal mio gesto. Uno schiaffo è anche troppo poco, era da tanto che glielo dovevo dare!
«Oh ma che cazzo fai? Ma sei pazza?»
«Oh scusa non mi ero resa conto di aver mollato uno schiaffo ad una cagna!!»
Ho un sorriso strano, soddisfatto!
Sta diventando rossa dalla rabbia e l'imbarazzo.
«Te lo dico una volta per tutte, lasciala in pace!»
Jordan è arrabbiato, ha le pupille dilatate e il suo tono di voce è cambiato, è basso , roco.
«Tranquillo Jo, non te la tocca nessuno la suora di clausura. Ahahhaha! Ci vediamo dopo!»
Con queste parole da un bacio sulla guancia a Jordan,  si avvicina fin troppo a lui, e ne va.
Il mio cervello inizia a dare i numeri.
Che cosa significa ci vediamo dopo?
Ora anche la mia espressione sta cambiando e tanto.
Ma mi sta prendendo per il culo? Mi ha detto un mucchio di bugie fino ad ora?
«Che hai?»
E me lo chiede anche con voce nervosa. Novanta due minuti di applausi solo per la coerenza.
«Me lo chiedi pure?»
«Te l'ho detto è ossessionata da me!»
Se ne vanta pure ridendo.
«E tu sei ossessionato dal suo corpo, o dai suoi lavori? Mi raccomando dopo, non sudare troppo!»
Sto per scoppiare a piangere, non ne posso più!
Si stringe nelle spalle, accende una sigaretta e mi guarda.
«Non succederà più!»
Aspetta.
Io...io avevo solo lanciato una frecciatina per vedere la sua reazione... Ho il disgusto.
Me lo sarei dovuta aspettare, che sciocca che sono. E ancora che ci casco  alle storielle strappalacrime. Lei è quella che vuole e io sono il passatempo, il rompicapo..
Me ne devo andare, il più lontano possibile da lui.

Faccio qualche passo e mi allontano, anche se sento l'attrazione come di una calamita di doverci stare attaccata.
«Dove stai andando?»
Ha cominciato a tirarsi i capelli, ora darà di matto, o piangerà come un bambino, ma non ci casco più.
«Lontano da te!»
La mia voce è fredda senza emozione, delusa.
«No.. tu..tu non puoi...ferma..»
Sta cominciando a balbettare...
«Oh si che posso, sparisco dalla tua vita, così avremo entrambi ciò che vogliamo. Tu avrai lei e io starò bene.»
Ora collego tutto, tutto cazzo, il messaggio in cui diceva di voler Luky e io ero soltanto il mezzo per farla ingelosire, scompariva e tornava per stare con lei,il messaggio vocale.
«Ma che stai dicendo? Dopo tutte le cose che ti ho raccontato prima! Tu non puoi andartene, hai capito?»
Non posso cedere. Devo amare me, non lui.
«Addio Jo!»
«Dammi l'ultima possibilità! Farò in modo che tu riacquisti la fiducia in me, ti prego..»
Ha la testa china, non mi guarda in faccia.
Basta. Mi allontano metro dopo metro, proprio come alle piste ciclabili. E lui rimane lì, senza muovere un dito.
Non ho mangiato nulla e non penso mangerò qualcosa per il resto della giornata. Accendo una sigaretta e chiamo Rebecca per raccontarle tutto. Tra la lacrime e singhiozzi lei mi dice che è sconvolta quanto me, che lui è uno stronzo e non si deve più avvicinare e che Lucy solo al pensiero che fosse la mia migliore amica, mette il disgusto. Dio quanto ha ragione.
Devo prendere una decisione e non tornare più in dietro. La decisione giusta per me, che mi faccia stare bene. Stare vicino a lui significa distruggersi, per una persona che non ti ama per di piu. È inaccettabile che io faccia questo a me stessa, è successo una volta e non accadrà più.
Scelgo me.

Salgo le scale del palazzo, infilo la chiave nella serratura, la giro ed entro in casa.
«Dove sei stata fino ad ora? Mi hai fatto preoccupare. Ti senti bene? Sei troppo bianca!»
«Mamma ti prego! Lasciami stare!»
Sbatto la porta di camera mia e mi chiudo nel mio piccolo mondo, in cui tutto è perfetto! Passano le ore e io continuo a stare seduta in mobile a terra. A volte alterno andando a vomitare in bagno, quando penso alla scena in cui Jordan sta con Luky. Non so bene perché mi sto torturando tanto, ma forse arriverò al punto che mi farà così schifo da non poterlo più guardare in faccia.

È la terza volta che vomito in due ore e non ho nenache mangiato. Mi chiedo cosa debba uscire ancora dal mio corpo oltre alla mia anima. Credevo di essere guarita, di aver superato il problema, ma il vero problema da superare è Jordan. È lui che mi riduce così, che mi toglie il controllo della vita stessa.

È passata un' interminabile settimana e non l'ho visto nenache un giorno. Ho fatto in modo di prendere pullman diversi, di non incontrarlo per strada.
Ci siamo lasciati così, lui a cinque metri da me che mi supplicava di dargli una seconda possibilità, ma io avevo la voce di Luky in testa.
"Ci vediamo dopo!"
"Ci vediamo dopo!"
"Ci vediamo dopo!"
Mi si spezza il cuore se solo penso a quella giornata.
Credevo si fosse aperto finalmente a me, mi avesse detto tutta la verità, e invece erano solo tutte bugie. Non potrò mai crederlo,mai. È ora di voltare pagina.
Tra una settimana cominceranno gli esami e io mi concentrerò solo su quello, almeno non avrò il tempo di pensare. Credo.

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