Pura follia

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«di questo ne abbiamo parlato..vorrei prima parlare con i nostri genitori»
«lo so! Hai ragione...solo che ogni tanto mi lascio andare ed esterno cose che non dovrei dirti!»
«fa niente»

APPENA ARRIVATI AL RISTORANTE
Daniel viene dal mio lato e mi viene ad aprire la porta della macchina
«che gentiluomo...»
«a sua disposizione!»
E ci ridiamo su.
Una volta entrati nel ristorante veniamo accompagnati dal cameriere al nostro tavolo.
Una volta seduti il cameriere ci fa
«gradite del vino rosso o bianco?»
E noi gli rispondiamo incoro
«rosso grazie».
Il pranzo procede in maniera tranquilla...

RITORNANDO A CASA
Trovo qualcuno sotto il porto
Scendo agguerrita dalla macchina e trovo la mia ex suocera
«che ci fai qui?»
«sono venuta per mettere le cose in chiaro...»
«io con te non ho niente da chiarire»
«Flora lasciala parlare»dice Daniel alle mie spalle
«tu taci...lasciami parlare con lei...non ho chiesto il tuo parere»
«datti una mossa a parlare»
«bene....adesso ascoltami bene! Quando nascerà il mio nipotino lo voglio con me!»
«non puoi lui è mio figlio...sbaglio o non ne volevi sapere del tuo "nipotino?"»
«da qui a questa parte le cose sono cambiate! Voglio che faccia parte della mia vita....anzi deve essere la mia vita!»
«ma tu sei fuori di testa!!!lui è mio figlio...io sono sua madre....nessuno può portarmelo via....»
«è un maschietto al quanto ho capito»
«questi non sono affari tuoi....»
«ascoltami bene....quando nascerà dovrò esserci io nella sala parto e lo dobbiamo chiamare James..si proprio come suo padre
INTERVIENE DANIEL
«adesso ti ho fatto parlare,sono stato ad ascoltarti...ma ora basta...quello che Flora porta in grembo è mio figlio...si hai capito bene...biologicamente non lo è,ma ti assicuro che mi sono legato già a lui più di ogni cosa al mondo...lo visto crescere mese per mese,giorno dopo giorno...e nessuno lo porterà via da noi! E per tua informazione quando nascerà assisterò io al suo parto e taglierò il cordone ombelicale...ah infine abbiamo deciso di chiamarlo Christian...Flora adesso andiamo non abbiamo tempo di perfere fiato...»
«molto presto ci rivedremo!»
Cosi Daniel mi prende sotto braccio e saliamo sopra.

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