"Sei Jen?"
Mi volto di scatto al suono della voce di Sarah Fox. L'anno scorso era una mia compagnia al corso di inglese. "Sì, sono io".
Lei sgrana gli occhi azzurri, alquanto perplessa. "Sul serio?! Aspetta, ma la Jen secchiona in matematica che conosco io non aveva questi capelli biondi così curati e dei vestiti bellissimi".
Sono davvero così irriconoscibile? Be', se lo sono per me, figurati per gli altri.
"Già, sono un po' cambiata" ribatto imbarazzata.
Sarah Fox non mi ha mai rivolto la parola, in verità. Io l'avrò aiutata un paio di volte durante un compito, perché sono sempre stata lo "zerbino" di tutti. Lei è una ragazza carina, con i capelli marroni lunghi fino alle spalle e il corpo formoso.
"Cambiata? Sei tutt'altra persona, Dio! Ma dove sei stata?"
Probabilmente non lo vuole sapere veramente, ma io le sorrido e rispondo: "Da mia zia".
"Dov'è? Posso andarci pure io?"
Lei non ne ha bisogno, io, rendiamoci conto, ero proprio disperata.
Quegli occhialoni dalla montatura spessa erano di sicuro da buttare.
Ridacchio.
Perché Sarah Fox mi sta parlando?
Perché forse non ho più l'aspetto di una sfigata come prima?
Faccio una smorfia, ma non penso alla mia testolina contorta. "Ah. Io devo andare in classe" ribatto ringraziando la campanella che è suonata proprio nel momento in cui si stava creando un certo imbarazzo.
Sarah mi afferra un braccio. "Ehi, ehi, Jen! Ancora complimenti. Possiamo beccarci a pranzo, se ti va".
Mi si illumina il viso.
Nei propositi di una 'ragazza disperata che ha cambiato look' c'è anche quello di non andare più in biblioteca a rintanarmi, a mangiare sola con alcuni studenti occhialuti come lo ero io una volta.
Annuisco. "Certo".
"Ritardo! Va be, tanto ci vediamo in giro". Mi strizza l'occhio e se ne va. "Ciao!"
La saluto anche io e mi avvicino al mio armadietto. Evito gli sguardi curiosi e i mormorii di qualcuno, i sorrisi dei ragazzi e le occhiate delle ragazze. Non pretendo di trovarmi un fidanzato, ma se riesco a piacere a qualche ragazzo con questo nuovo e decisamente migliore aspetto, sarebbe bellissimo!
Sto sistemando qualcosa nell'armadietto, organizzarlo per la scuola che ricomincia, quando qualcuno mi afferra il braccio, schiacciandomi contro la parete metallica dell'armadietto. Alzo lo sguardo e mi ritrovo ad osservare Trevor Been con il fiatone e gli occhi chiusi. Sembra che abbia fatto una corsa a perdifiato, ha la schiena attaccata al muro accanto all'angolo della parete degli armadietti.
Trevor Been...
Sospiro quando i suoi occhi verde brillante si posano su di me.
Lui appare un po' disorientato, come se gli avessero dato uno schiaffo in faccia e non sapesse il motivo del gesto. "Jen...?"
Sgrano gli occhi.
Aspetta, io ero sicurissima di essere irriconoscibile! Insomma, sono cambiata proprio tanto, l'hanno detto in tanti in famiglia. E poi... Trevor Been? Sbatto velocemente le palpebre, incapace di darmi una spiegazione al perché proprio lui ha indovinato chi sono.
Abbiamo seguito il corso di biologia insieme l'anno scorso, lui non è molto portato, ma lo è nel campo delle donne. Parecchio. Ho sentito certe cose su di lui, da far rizzare i capelli.
"Jen?" La sua voce è calda, accarezza il mio nome come se fosse dolce.
"Cosa?"
"Sei davvero tu?" Il suo sguardo passa in rassegna di tutto il mio corpo, soffermandosi troppo sulle mie gambe e sulla scollatura non troppo pronunciata della mia camicetta. Quando si accorge che lo sto osservando a mia volta, alza di scatto lo sguardo nel mio. "Oh, cioè... wow!"
Arrossisco violentemente e distolgo l'attenzione. È stato lui ad afferrarmi il braccio ed avermi fatto sbattere contro l'armadietto?
"Ehi, bel faccino!"
Lo evito, probabilmente il bel faccino non sono io, tuttavia non riesco a trattenere la tentazione di raggiungere il suo sguardo e così, quando ritorno a guardarlo, mi sembra di sprofondare.
Lui sorride, strizzandomi l'occhio. "Ciao".
"Stai parlando con me?"
"Oh..." Un altro sguardo a tutta me stessa. "Sì, sicuramente".
Corrugo la fronte. Trevor Been mi sta parlando perché sono carina?
Dio, che brutto il mondo... Oppure è bello...
"Che succede?" Indico il suo viso un po' arrossato dal fiatone. "Stai bene?"
"Adesso sì" dice alzando le sopracciglia, malizioso. "Ma ho fatto una corsa, amore mio".
Mi volto di scatto. Amore mio?
Prima che possa chiedergli il significato di quel soprannome, lui mi precede: "Hai presente Dorian James?"
Annuisco.
"Ecco, è venuto qui a scuola malgrado si sia già diplomato. Vuole dei soldi che io non ho. Amore mio, sono dovuto scappare o mi avrebbe riempito di botte".
So chi è Dorian James, so anche che ora è fidanzato con quella stronza di Rebecca Fillagan. So tutto di loro, so che reputazione avevano, ho perfino sentito che ora hanno un figlio, ma non so se è vero. Be', se sono felici, buon per loro.
Squadro Trevor, con occhi sospettosi. "Sei tu ad avermi sbattuta contro l'armadietto?"
Lui ridacchia, poi sgrana gli occhi. "Credimi, adesso che ti ho vista vorrei sbatt..." Si interrompe bruscamente e si fa serio. "Jen? Sei sicura di essere lei?"
Alzando gli occhi al cielo, chiudo l'armadietto con una manata. "Sì".
"La Jen del corso di biologia che conosco io ha gli occhialoni, la faccia butterata e..."
"Sì, sì" lo metto a tacere. "Ora non esiste più".
La sua espressione trasuda curiosità. "E dov'è finita?"
Fatta da lui, questa domanda è disarmante. Mi coglie alla sprovvista. Non che non sappia la risposta, infatti due secondi fa parlavo con Sarah Fox proprio di questa cosa, ma con un maschio è più complicato parlarne, soprattutto con Trevor.
Un figo da paura, sia chiaro.
Un dannato di cui l'Acqua Santa può averne paura.
Deglutisco, non voglio rispondergli, così mi giro e faccio retro front, avviandomi verso l'aula della mia prima lezione.
Ora ho solo l'intera giornata davanti, sta a me decidere come affrontarla.
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Eccomi!
Scusate il ritardo nell'aggiornare, ma, lo ammetto, non mi veniva l'ispirazione giusta.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, COMMENTATE e mettete le stelline.
Un bacione,
Irene
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Noi Siamo Stelle (With Us-Saga 2) #Wattys2016
ChickLit(Storia in Corso) Jen è una ragazza riservata, timida e poco sicura di sé. Si è sempre sottovalutata, nessuno le ha mai mostrato il lato bello e divertente delle vita. Trevor è il ragazzo che non presenteresti mai a tua madre, il ragazzo da cui le...