Prologo

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Mi stavo trasferendo a Los Angeles per lavoro. Ebbene sì: per lavoro. Stavo inseguendo il mio sogno di diventare attrice e, nonostante la mia carriera non fosse ancora decollata, ci stavo riuscendo: avevo ottenuto una parte in una serie televisiva molto seguita dalle adolescenti e speravo fosse il mio trampolino di lancio.

Il giorno stesso in cui avevo ottenuto la parte, la produzione mi aveva messo in contatto con una manager, che accettò subito l'incarico di seguirmi perché "la ragazza promette bene", aveva detto. Così, da soli otto giorni, nella mia vita era piombata Daphne Nicle. Era stata lei a suggerirmi di alloggiare al Palm Woods durante il periodo delle riprese. Avendo ormai vent'anni, mi ci sarei trasferita da sola, anche per non stravolgere la vita dei miei genitori. La cosa li aveva resi entusiasti perché affermavano che quell'esperienza mi avrebbe fatto maturare e imparare a badare a me stessa. Io la vedevo come una svolta e speravo di trovare finalmente il mio posto nel mondo. Mi ero sempre sentita inadeguata nel corso della mia vita, tranne quando recitavo.

Accantonai i pensieri e guardai l'orologio al polso: saremmo atterrati in meno di mezz'ora. Sospirai un po' inquieta e cercai di non ripensare al mio migliore amico che mi salutava in lacrime promettendo di venire a trovarmi, o di ripensare alle mie amiche che non volevano lasciarmi partire. Era stato difficile separarmi da loro, ma era necessario per me intraprendere quel viaggio. E poi le riprese sarebbero durate solo tre mesi, quindi ce l'avremmo fatta.

Mentre mi ripetevo quelle parole per incoraggiarmi, l'aereo sobbalzò per l'impatto con l'asfalto e, qualche minuto dopo, eravamo fermi; i passeggeri si slacciarono la cintura senza neanche aspettare che la spia sopra le loro teste si spegnesse. Io non avevo così fretta di scendere perché sapevo che non c'era nessuno ad attendermi. Daphne si era scusata un centinaio di volte per non aver potuto disdire il suo impegno, ma l'avevo assicurata del fatto che non era grave e che un taxi mi sarebbe andato più che bene. In realtà mi sentivo un po' spaventata all'idea di affrontare da sola quella sconosciuta città.

Attesi al nastro che passassero le mie valige, poi uscii dal terminal e raggiunsi la corsia dei taxi. Estrassi dalla tasca dello zaino il foglietto sul quale avevo annotato l'indirizzo completo del Palm Woods e lo comunicai all'autista, che mi sorrise e mi fece cenno di salire a bordo. Dopo aver controllato lo specchietto, mise in moto la vettura e sfrecciò sulla strada fino a immettersi nel traffico.

«Lei è un'attrice, signorina?» chiese gettandomi un'occhiata dallo specchietto.

«Vorrei diventarlo.»

«Se è riuscita ad ottenere un alloggio al Palm Woods, significa che è sulla buona strada.»

«Davvero?» domandai sorpresa ed euforica al contempo.

«Certo! Ho portato in giro un sacco di attori e cantanti famosi e tutti vivevano lì! Deve ritenersi fortunata.»

Mi scappò un sorriso e, per la prima volta, sentii di potercela fare sul serio.

«Grazie per le sue parole.»

Mi fece l'occhiolino, poi tornò a concentrare l'attenzione totalmente sulla strada.

Non impiegammo molto ad arrivare e, una volta fermato davanti all'entrata, l'autista scese dal taxi e scaricò le valige. Lo ringraziai, anche lasciandogli una mancia, ed entrai nella hall dopo aver afferrato i bagagli e preso un bel respiro di quell'aria tanto diversa da quella di casa.

Avevo dato ufficialmente inizio alla mia nuova vita.



Angolo autrice:
Salve! Questa è la prima ff che scrivo sui BTR, in particolare James. Spero che la storia vi piaccia e la seguiate ♥ Fatemi sapere cosa ne pensate :)
Grazie!

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