La prima cosa che notai quando uscii dall'ascensore, fu la ressa davanti l'ingresso principale del Palm Woods. Curiosa e timorosa al contempo, andai subito alla reception per chiedere spiegazioni al signor Bitters.
«Mi scusi, cosa sta succedendo?»
I suoi occhietti si sollevarono da un registro che stava consultando e puntarono i miei. «Sono paparazzi.»
«Non li farà entrare, vero?»
Mi guardò storto. «So fare il mio lavoro. Ora smamma, ragazzina!»
Gentile come sempre, pensai e mi voltai per andarmi a sedere su una poltrona, in attesa di James, ma urtai contro qualcuno che lamentò dolore.
«Mi disp-» la scusa mi morì in gola quando riconobbi Sarah. «Che ci fai qui?»
«Non sono affari tuoi.»
«James non è il tuo ragazzo.» Mi uscì dalla bocca senza che me ne rendessi conto.
Un sorriso beffardo le tese le labbra. «Non ancora...»
Sentii il cuore precipitarmi nello stomaco. «Lui sta con me.»
«Per ora. Fanno tutti il tifo per me.» La sua determinazione mi intimorì.
«E questo cosa c'entra?»
Alzò le spalle. «La fan e il suo idolo: è una storia che vende bene.»
«Qui non si parla di vendite, ma dei sentimenti di James!»
«So come conquistarlo e te lo porterò via ancor prima che te ne accorga.» Sorrise impertinente e dandomi una spallata, mi superò per andare a parlare con il signor Bitters. Gli chiese il numero dell'appartamento di James, ma per fortuna lui si rifiutò di fornire quell'informazione e la invitò a lasciare il Palm Woods, non essendo una residente.
Sarah se ne andò indispettita, sbattendo i piedi come una bambina, e quando non fu più nella visuale, mi rivolsi a Bitters: «Grazie.»
«Ho fatto solo il mio lavoro.» Mi fece l'occhiolino e abbozzò un sorriso.
Incrociai le braccia al petto e mi poggiai al bancone. «Si è fissata.»
«Non te lo porterà via.»
Sentii le guance scaldarsi per l'imbarazzo dell'aver capito che aveva sentito tutto. Schiarii la voce e parlai: «È così sicura di sé...»
«Non ti conosco, ma conosco James. Non si farà incantare.»
«Mi fido di lui e vorrei che non ci cacciasse nei guai.»
«Questo è impossibile: i Big Time Rush sono calamite per i disastri!»
Mi scappò una risata. «È vero. Grazie per la chiacchierata.»
Fece un cenno del capo e tornò a lavorare al suo registro, così io andai a sedermi sulla poltrona per aspettare il mio ragazzo, ormai in ritardo.
Dopo cinque o sei minuti, tirai fuori il cellulare dalla tasca degli shorts di cotone e controllai che non ci fossero chiamate perse o messaggi. Non essendoci nulla, balzai in piedi spazientita e raggiunsi il 2J a passo spedito. La porta era semi aperta, quindi entrai sperando di non disturbare nessuno. Mi bloccai di colpo vicino al tavolo quando vidi James in piedi di fronte alla finestra che cercava di tenere Sarah lontano da sé.
Gli occhi di lui si mossero subito su di me. «Angie, meno male che sei qui!» esclamò sollevato e mi raggiunse approfittando della distrazione della fan.
«James, che diavolo...?» chiesi in un mormorio sommesso.
«È passata dalla finestra!»
L'incertezza lasciò spazio alla rabbia e le rivolsi il mio sguardo omicida. «Hai superato il limite.»
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Invisible
Hayran Kurgu[COMPLETA] Angie Moran è una ragazza di vent'anni che sogna di diventare un'attrice. Per seguire il suo sogno si trasferirà a Los Angeles, ma il lavoro non sarà l'unica cosa che occuperà la sua vita. Un incontro imprevisto con il cantante James Diam...