Il display all'entrata del terminal indicava che l'aereo sul quale aveva viaggiato Zack era atterrato. Non mi restava che attendere pazientemente che mi raggiungesse.
Una decina di minuti più tardi, lo scorsi tra la folla con la sua solita cresta rossa. Lo salutai con un vistoso cenno della mano e mi notò quasi subito. Accelerò il passo e si fece strada a fatica, trascinandosi il suo borsone, lo stesso da dieci anni.
Quando mi fu davanti, mollò il sacco e mi abbracciò così forte che respiravo a stento.
«Zack, così muoio!»
Allentò la sua stretta e rise tra i miei capelli. «Mi sei mancata da morire.»
«Anche tu, ma non per questo attento alla tua vita!»
«Scusa, scusa.» Sciolse l'abbraccio e riprese il borsone. «Ho una fame da lupi» confessò massaggiandosi lo stomaco.
«Ti aspetta una bella sorpresa.»
«Ah sì?! Sbrighiamoci allora!»
Uscimmo dal terminal e raggiungemmo l'area dei taxi per poter tornare in fretta al Palm Woods. Durante il tragitto, Zack mi aggiornò sulle sue bravate e le ultime conquiste. La sua vita davvero movimentata e ne combinava di tutti i colori. Sarebbe stato il soggetto perfetto per un libro. Io invece potevo ispirare al massimo una marcia funebre.
Arrivammo al Palm Woods in poco tempo e, una volta dentro, gli mostrai la hall prima di salire al mio appartamento.
«Da lì si accede alla piscina» gli spiegai. «C'è un distributore automatico», lo indicai, «e di qua le scale e gli ascensori.»
Si guardò intorno tutto curioso. «È un bel posto. Ho già puntato un paio di ragazze» affermò sogghignante.
«Risparmiamelo almeno in questi giorni, ok?»
Sorrise divertito. «Va bene, stellina.» Mi passò un braccio sulle spalle e mi strinse a sé.
Dietro di lui spuntò all'improvviso James, come fosse un pupazzo a molla. La sua apparizione inaspettata mi fece cacciare un gridolino; Zack si girò d'istinto e quasi sbatté contro il cantante.
«Ciao Angie» salutò il signorino Diamond.
«Mi hai spaventata!»
«Già, già.» Squadrò mio fratello, poi tornò a guardare me. «Vieni alla festa stasera?»
A mio fratello passò una scintilla negli occhi. «Sono invitato anch'io?»
«Non sei una superstar tu» rispose James scontroso.
«Piantala. Comunque ti ricordo che l'invito era esteso anche al mio ospite.»
«Prima di sapere che fosse lui.»
«Ma se neanche lo conosci!»
«Neanche ci tengo a farlo.» Sembrava essere sul piede di guerra. Che avevo fatto di male per meritarmi ciò?
«Amico, non so che-» provò a dire Zack, ma James lo interruppe bruscamente.
«Non sono tuo amico.» Lo guardò torvo, poi si avviò in piscina con passo rapido e furioso.
«Chi era quel tipo?» chiese Zack. Dal suo tono sembrava divertito.
«Un pazzo.»
«Che adori.»
Lo fulminai con lo sguardo. «Non metterti in testa strane idee. Non mi piace nessuno, punto.»
«Sei migliorata nella recitazione» mi punzecchiò mentre saliva in ascensore.
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Invisible
Fanfiction[COMPLETA] Angie Moran è una ragazza di vent'anni che sogna di diventare un'attrice. Per seguire il suo sogno si trasferirà a Los Angeles, ma il lavoro non sarà l'unica cosa che occuperà la sua vita. Un incontro imprevisto con il cantante James Diam...