Frisbee

1.8K 69 8
                                    

Accesi il pc ed effettuai il login a Skype per parlare un po' con la mia famiglia e farmi vedere tramite cam. Era passata solo una settimana, ma già mancavo loro tantissimo e soffrivano del fatto che, a causa del loro lavoro, non sarebbero potuti venire a trovarmi prima di un mese.

Non appena apparse il simbolo che ero in linea, mi arrivò una richiesta di videochiamata da mio fratello Zack. Accettai e subito comparvero i visi dei miei genitori, completamente schiacciati contro il fratellone per entrare nel campo visivo.

«Tesoro, come stai?» si premurò di chiedere la mamma avvicinandosi ulteriormente allo schermo.

«Una favola! Le riprese procedono a gonfie vele.»

«È faticoso?»

«Sì: i ritmi sono serrati e a volte impieghiamo ore per girare una singola scena.»

«Com'è lo studio?» s'informò papà.

«Enorme! Una volta sono andata in bagno e non trovavo più la strada per il set. Per fortuna ho incontrato un tizio vestito da orso che me l'ha indicata.» Era stato piuttosto bizzarro, in effetti. Anche perché poi era rimasto lì a guardarci fino alla fine delle riprese. Chissà chi c'era sotto quel costume!

Risero tutti e tre per quell'aneddoto, poi Zack chiese: «Conosci qualche bell'attrice da presentarmi?»

«Ce ne sono un sacco, ma non siamo in confidenza.»

«Peccato. Tu un bell'attore l'hai trovato?»

«No.» Tecnicamente James non era un attore. Tecnicamente James non doveva neanche piacermi! Negli ultimi giorni non l'avevo visto al Palm Woods e cominciavo a credere che non ci vivesse più. Eppure il resto del gruppo c'era... si erano separati di nuovo? Dovevo smetterla di farmi tante domande e cedere all'idea di estorcere informazioni al signor Bitters.

«Angie, sei pensierosa» fece notare mio padre.

«Scusate, ma stanotte abbiamo girato e mi si sono scombussolati gli orari.»

«Wow! Girate anche di notte?»

«Questa è stata la prima volta da quando sono arrivata. Serviva un'esterna e hanno deciso di girarla in un campo da football invece che allestire un set.»

«Dà valore al telefilm» approvò la mamma con un bel sorriso.

«Lo penso anch'io. Il regista è molto esigente.»

«Ti trovi bene con lui?»

Annuii con un cenno del capo mentre rispondevo al cellulare, che aveva appena iniziato a squillare: era Daphne. Mi avvertì del cambio di programma: quel pomeriggio non avremmo lavorato.

«Angie, se hai da fare ti lasciamo.»

«Non preoccuparti papà. Era la mia manager. Voleva solo dirmi che oggi non si gira più.»

«Riposa un po', allora: hai una faccia terribile.»

«Grazie Zack. Sei uno zuccherino, come sempre» controbattei sarcastica.

«Oh, non litigherete persino attraverso uno schermo?!» si allarmò la mamma facendoci ridere.

«Sorellina cara, la prossima settimana vorrei venire a trovarti. Mi ospiti per qualche giorno?»

«D'accordo. Fammi sapere la data precisa, così chiedo l'autorizzazione a portarti sul set.»

Gli s'illuminarono gli occhi. «Grande!»

«Non esaltarti troppo e non farmi pentire di essere stata così buona.»

«Come farai con il college?» chiese mamma, un po' polemica.

InvisibleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora