Uno strano solletichio sulla spalla nuda mi svegliò. Dopo aver scrollato la spalla e aver mugolato, risistemai il cuscino e cercai di riaddormentarmi. Il mio intento fu vanificato dalle labbra di James che continuavano a baciarmi centimetro dopo centimetro, dal gomito alla spalla e ritorno.
«Già sveglio?» chiesi brontolando.
«Avevo sete.»
«Non ti ho sentito lasciare il letto.»
Sentii le sue labbra sorridere contro la mia pelle. «Non sono ancora andato in cucina.»
Mi voltai verso il mio splendido ragazzo e gli sorrisi. «Ti ho distratto così tanto?»
In risposta, mi baciò il mento, la mandibola e il collo. «Sei bellissima, morbidissima e profumatissima.»
«In realtà puzzo» affermai arricciando il naso.
«Mh, no. Hai l'odore più buono al mondo.»
Lo baciai dolcemente. «Sei un gentiluomo.»
«E non hai ancora visto niente!»
Mi avvicinai a lui ancora di più, facendo aderire perfettamente i nostri corpi. «Posso essere capricciosa oggi?»
«Dovrei esserlo io, ma ti concedo l'onore.»
«Vorrei passare l'intera giornata con te. Dimmi che puoi, per favore.» Sbattei le ciglia.
«Sono tutto tuo.»
Sorrisi felice e mi avventai sulle sue labbra. «Ho una gran voglia di andare al mare.»
Si fece pensieroso. «Abbronzato sono ancora più bello.»
«Scommetto che in Minnesota eri paragonabile a una mozzarella.» Ridacchiai.
«Oh, non esagerare! Logan era quello più pallido.»
«Vuoi chiedere anche a loro di venire con noi?»
Scrollò energicamente la testa «Non è per cattiveria, ma ne ho abbastanza di loro.»
«Come no!» lo beffeggiai.
«Voglio stare solo con te.» Aggrottò la fronte.
«Va bene.» Allungai il braccio e presi ad accarezzargli i capelli arruffati. I suoi occhi verdi fissi nei miei mi diedero il batticuore. «Mi sei mancato da morire.»
«Dobbiamo recuperare questi venti giorni. E anche il mio compleanno!»
«A tal proposito... ho un regalo per te.»
S'illuminò e sorrise radioso. «Cosa aspetti a darmelo?»
Ridacchiai divertita e mi voltai dall'altro lato del letto; recuperai la maglietta da terra e la indossai per non restare nuda sotto lo sguardo di James: alla luce del sole restavo pur sempre la timida Angie. Andai dritta verso l'armadio e ne estrassi il pacco che avevo preparato con cura due giorni prima. Corsi sul letto e mi ci sedetti a gambe incrociate, poi gli consegnai il regalo curiosa di sapere se gli sarebbe piaciuto.
James iniziò a strappare la carta ancor prima di leggere il biglietto, ma non ci rimasi male perché era proprio ciò che mi aspettavo facesse. Così come mi aspettavo i suoi occhi sgranati e lo stupore sul suo viso tenero.
«Angie, grazie!»
«Ti eri lamentato così tanto che ho pensato di provvedere.»
Aggrottò la fronte e mi fisso serio. «Non avere un kit come questo» agitò la scatola «in caso di naufragio, sarebbe una vera tragedia! I miei capelli si seccherebbero e-»
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Invisible
Fanfic[COMPLETA] Angie Moran è una ragazza di vent'anni che sogna di diventare un'attrice. Per seguire il suo sogno si trasferirà a Los Angeles, ma il lavoro non sarà l'unica cosa che occuperà la sua vita. Un incontro imprevisto con il cantante James Diam...