Il mio pensiero fisso

59 10 2
                                    

Ogni giorno, prima di andare a letto, pensavo a lui: il ragazzo misterioso con un istinto omicida. E questo mi intrigava assai, non riuscivo a smettere di pensare a lui era il mio pensiero fisso; penso che domani andrò a farci 4 chiacchiere. All'ora di pranzo mi feci coraggio e andai verso quel timido ragazzo e dissi :" ehi ciao mi chiamo Angel e tu" e lui rispose timidamente con un filo di voce:"mi chiamo Helen" e io risposi "senti ti va d venire a casa mia dopo la scuola? " e lui rispose:"va bene ". Tutto il giorno lo osservai e vidi che veniva preso molto in giro e notai anche che ogni giorno di più i una rabbia disumana si impossessava di lui e questo mi intrigava molto. Dopo la scuola Helen venne da me a casa mia e quando suonò il campanello io rimasi senza fiato e corsi giù dalle scale e aprì dicendo tutto ad un fiato:ehi ciao Helen benvenuto a casa nostra ti presento la mia nuova famiglia , lei è mia mamma Abby, lui è mio papà David e lei è la mia sorellina più piccola Allison" lo presi per mano ed entrambi arrossimmo e continuai:"vieni ti faccio vedere la mia casa, è molto meglio di quella che avevamo prima sai; sono stata adottata: i miei genitori sono stati ammazzati una fredda notta di dicembre, mia mamma è stata uccisa da mio papà e mio papà... Ma, cambiamo argomento guarda questa spada secondo me è bellissima" e lui rispose, trattenendo una mano:"si bellissima". Da Quel giorno io e Helen diventammo ottimi amici ma io spero tanto in  qualcosa di più.Quella sera decisi di andare s fare una ricerca a scuola invece di andare sulla tomba di mia mamma ;ma quando fui in biblioteca vidi un'ombra scura e decisi di seguirla, con il cuore in gola e i capelli al vento l'ombra entrò in una stanza del dormitorio e dopo si sentì un urlo agghiacciante ed io per spaventare il killer mi tolsi le lenti ed entrai con in mano un taglierino e vidi lui ,il famoso assassino, scrivere "simile "con il sangue della vittima appena smembrata. Ci guardammo per qualche minuto dritti nei nostri occhi neri e scuri: lui aveva una maschera bianca, candida come la neve, con un sorriso rosso sangue; lo osservai per qualche minuto e poi lui scappò fuori dalla finestra dissolvendosi nell'ombra, non so perché ma mi ricordava qualcuno ma non riesco proprio a capire chi , va be.

Sangue BluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora