I ricordi uccidono

32 8 1
                                    

Era arrivato il momento di rivedere la luce del sole, ero tutto un fremito non vedevo l'ora di tornare a casa e lasciarmi il passato alle spalle. Quando arrivò mia mamma a prendermi entro in camera silenziosamente pensando che io dormissi ma invece scattai in piedi con già la valigia in mano, corsi fuori sentì il leggero vento di marzo accarezzarmi il volto, i raggi del sole, così caldi e nitidi mi baciarono la pelle ma i miei occhi caddero su una macchina che ci aspettava fuori era la nostra, con un rapido movimento entrai in macchina e quando arrivò la mamma partimmo subito. Per tutto il viaggio non dissi una parola, guardavo le bellezze del mondo che mi circondavano ne rimasi affascinata non distoglievo mai gli occhi fuori dal finestrino ed Allison disse:" ehi stai bene" benissimo ma sai da quando sono stata rapita ho visto solo una volta il mondo mentre scappavi da un gigantesco orso che mi inseguiva" mi morsi il labbro, sapevo che non era andata così ma se avessi detto a qualcuno l'esistenza di Rouge li avrei mandati tutti alla Morte certa. Quando arrivai a casa mi sdraiai sul letto insieme al mio coniglietto , non potevo separami da lui mi ha accompagnato in tutti i momenti difficili del' orafotronfio anche se non mi ricordo molto di quello che ho vissuto in passato come se avessi subito un trauma da eliminare i miei ricordi . era un pupazzetto carino rosso e beige avevo l'impressione che mi guardasse lo guardai anche io nei suoi grandi occhi teneri da cerbiatto. Uscì con Helen il pomeriggio, era bellissimo stringere di nuovo la sua mano forte e possente, guardarlo dritto nei suoi profondi occhi color ghiaccio, e la sua bellissima voce candida che mi accarezzava le orecchie come il suono di un fantastico flauto di pan e mi disse:" principessa mia non vedevo l'ora di passare del tempo fuori dall'ospedale " e mi tirò nelle sue possenti braccia e mi baciò come non aveva mai fatto prima d'ora, andammo in giro per tutta Brooklyn ma quando passammo vicino alla foresta mi bloccai la guardai per qualche minuto insieme a Helen che mi guardò preoccupato ,sentivo la testa girarmi,le gambe tremarmi crollai a terra con la faccia pallida Helen mi prese in braccio e mi portò a casa e mi appoggio delicatamente sul letto e mi addormentai. Mi svegliai ed entrò un uomo strano agghiacciante con lunghi capelli rossi, occhi da gatto, un folto mantello di pelliccia  a candida, lunghi artigli affilati , e delle strane braccia nere che emanavano uno strano odore di plastica sciolta. Io non riuscivo a muovermi era come se una forza oscura mi teneva al letto, arrivò ai piedi del mio letto con una sega è una miriade di spilli e disse:" ora ti devo aggiustare'' spaventata osservavo gli aghi sprofondarmi nella pelle e la sega aprire squarci profondi nel mio braccio, ma notai una persona entrare in camera o meglio una bambola. Mi svegliai di soprassalto nel cuore della notte con il cuore che quasi mi faceva male da quanto mi batteva forte , sotto una coperta sentivo un lamento e notai una bambola, la presi in mano e la esaminai, era molto simile a mia sorella e da un angolo buio della stanza sentì una voce roca e abbastanza divertita che disse:" neanche a me piaceva Allison "" com..come ? Questa è Allison non è possibile "" certo che è lei " avvicinai il suo petto all'orecchio e sentivo un cuore battere ma poi il mostro disse " come non ti ricordi di me angel ti ho dato tutti i giochi che volevi mentre i tuoi genitori ti trattavano come una bambola ed è per questo che li ho dovuti eliminare ma ora è il momento che io ti aggiusti " si avvicinò a me con spilli e saga e vidi tutto buio quando mi svegliai mi trovavo su una mensola in un negozio e al banco riconobbi lui il mio assassino

Sangue BluDove le storie prendono vita. Scoprilo ora