Di nuovo senza di lui

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Ero di nuovo nel bosco accoccolata sull'amaca insieme a Liu, finalmente avevo una famiglia e per una volta mi sentivo protetta e dissi:" guarda questa infinità di alberi non è bellissima?" "la cosa più bella qui sei tu" e mi baciò appassionatamente e poi disse:" togliti le lenti a contatto sei ancora più bella" aveva un sorriso stupendo ed in un lampo me le tolsi e ricambiai il sorriso, mi cinse con il braccio e mi avvicino a lui. Finalmente dopo tanto tempo mi sentivo veramente un piccolo angelo ma non bianco, buono e gentile ma un angelo nero del colore dei miei occhi ero cattiva, no anzi pericolosa come disse la mia mamma adottiva:" tu sei pericolosa"; mi spuntò un piccolo sorriso maligno e quel punto guardai il cielo con un senso di realizzazione. Si fece notte, quasi 13 e così andammo nella roulotte a dormire quando mi sdraiai Liu era lì con me che mi abbracciava come se fossi il suo piccolo tesoro, quasi neanche il tempo di prendere il suo braccio e avvicinarmi a lui ma mi addormentai beatamente. Quando mi svegliai ero legata le mani e i piedi con una corda ed ero inoltre imbavagliata in una stanza buia; era passata ormai una settimana da il mio rapimento e io ero trattata in pessime condizioni; ad un tratto una porta si spalancò mostrando una fascio di luce abbagliante e 2 strane figure  entrambe fecero un passo avanti mostrandosi uno era Helen il bloody painter che un giorno molto lontano mi aiutò a uccidere coloro che uccisero la mia famiglia e poi c'era lei attaccata al braccio di Helen, era alta, aveva anche lei una maschera a dir poco agghiacciante con 2 x nere al post degli occhi e un sorriso poco rassicurante  fatto con un nero che quasi colava il particolare che più mi colpì erano i suoi lunghi capelli mossi bianchi come la neve ma aveva anche la pelle così. Ad un tratto Helen disse:" ehi ti ricordi di me o mi hai definitivamente dimenticato? Voglio farti passare ciò che hai fatto a me ma in un modo un pochettino diverso ; ma prima non siamo scortesi passiamo un attimo alle presentazioni lei è il mio piccolo virus informatico : Crosshatch ed è colei che ora ti porterà nella sala tortura, lo so che sembra solo un capanno ma non sai di cosa sono capace anzi siamo capaci... E neanche il tempo di rispondere che lui mi pianto un dardo nel collo. Chissà il mio Liu come stava era l'unica cosa che mi preoccupava veramente

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