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arrivammo al bar dirigendoci verso il nostro solito tavolo dove già ci aspettavano Alessandro, il nostro produttore, e due tazze di caffè caldo

-sedetevi- disse indicando le due poltroncine vuote affianco a lui

-cosa dovevi dirci- chiese federico sorseggiando la sua bevanda

-volevo avvisarvi che abbiamo deciso la data di un'altro instore a Pisa, qui ci sono i dettagli con data ora e tutto, inoltre volevo dirvi, che se volte fare ancora quel video con shari, lei domenica è disponibile, quindi dovete solo decidere le canzoni e ovviamente decidere dove incontrarvi

-perfetto, può venire a casa nostra, non è molto distante ed è in un luogo tranquillo-

-inoltre penso si divertirà un sacco sopratutto se c'è anche sara vero  Ben?

-e chi sarebbe?-

-una nostra vicina, una mia vecchia conoscenza-

-è affidabile?-

-bhe, fin ora si è dimostrata tale quindi penso di si-

-bhe sarà meglio per voi, ora tornate a casa a riposarvi ad avvisarla ci penso io, a ecco le vostre copie del libro, annunciatelo domani- disse alzandosi

-è una mia impressione o gli ha dato fastidio che fraternizzassimo con le vicine?

-è tutto nella tua testa- risposi alzandomi


*****cinque giorni dopo [sabato]

sara's pov

mi alzai svogliatamente del letto e mi infilai sotto la doccia, oggi avrei dovuto affrontare le gare matematiche e speravo che andassero bene, per questo misi al collo la mia collana portafortuna, che aveva come ciondolo due manette unite, il mio braccialetto preferito in cuoio blù e gli orecchini a forma di baffo, in attesa del pranzo,continuai il libro che stavo leggendo per poi mangiare un abbondante piatto di pasta con sugo e tonno, preparai lo zaino e mi feci accompagnare da mia madre alla fermata,approfittai del viaggio in pullman per continuare a leggere 'sulle ali di un angelo', lettura che fu spesso interrotta dai messaggi dei miei amici e da un post di ben sulla prima lettura di suo figlio commentai con un ''diventerà un acculturato :'] '' per poi chiudere il telefono.

arrivata davanti il grande edificio, mi addentrai nella baraonda al di fuori delle porte e dopo varie ricerche scovai i miei amici, controllammo le classi dove avremmo tenuto il test e per fortuna ero capitata in classe con due di loro, uscita la prof mi chiamo e raggiunsi lei e Anna che per coincidenza aveva lo stesso nome della prof, parlammo per un po e poi accompagnai la mia amica in piazza, lei andó a farsi un giro con altri amici e io aspettai l'arrivo d mio padre, tornata a casa il rumore di fragorose risate mi fece pensare a quanto tempo era passato dall'ultima volta che ero uscita con le mie amiche a fare due passi, entrai in camera caciando un urlo quando capí che le risate provenivano dalla mia camera e non da fuori e che di conseguenza benji e fede erano in camera mia

-ma che cazzo?!?-

-sorpesaaaaa-

-fottetevi, mi avete fatto venire un infarto-

-oo povera la mia piccolina- disse Federico dandomi i pizzicotti alle guance modi nonna

-perché siete qui?-

-bhe, domani viene una nostra amica-

-e?-

-ti andrebbe di venire da noi e passare la giornata, voi siete ragazze e per quanto divertenti fighi e mitici-

-e infantili-

- cosa?-

-niente-

-stavo dicendo, che vi capite meglio e potresti farci fare un giro della zona-

-campo di bocce o campetto da calcio?-

-cosa?-

-volte giocare a bocce o a calcio? Io direi calcio il campo da bocce é un po' infratato nell'erba e potrebbero esserci le ortiche-

-ma per cosa?-

-vote fare un giro, non é che ci vuole molto quindi per passare il tempo possiamo fare una partita due contro due e se si aggiunge mia cugina due contro tre ovviamente due la squadra dove sta lei, altrimenti la partita sarebbe fottutamente impari -

-fa come vuoi comunque, sei disponibile domani?-

-va bene, a che ora?-

-le 9-

-dovrei alzarmi alle 9? Di domenica? Mi dovete un grande favore, scappiatelo-

-certo- rispose fede girando gli occhi al cielo

-non sto scherzando-

-andiamo prima che qui scoppi una rissa- disse benji alzandosi

-tanto lo batterei-

-e sei sicura?-

-mi sottovaluti caro, anni di lotta libera sul letto con le mie amiche hanno migliorato la mia capacità di fuga e rigirare una situazione di "mi stai schiacciando" in "arrenditi o ti spezzo il braccio"

-vogliamo provare-

-a tuo rischio e pericolo, non mi riterró responsabile di eventuali testate a libreria comodino o caviglie incastrate o cose del genere

-ci sto

disse prendendomi peso e buttandomi sul letto con lui sopra,

-sei pesante-dissi iniziando ad agitare i fianchi fino a farlo scivolare verso il bordo in modo da riuscire a girarmi di scatto facendolo cadere dal bordo del letto- ma non come Nicole e Eva messe insieme,-conclusi facendogli l'occhiolino, per poi alzarmi e aiutarlo a rialzarsi

-ho sbattuto la testa-

-problemi tuoi, io ti avevo avvisato, non avrò una massa muscolare come la tua ma so agitarmi peggio di una sardina e so usare questa cosa sia per liberarmi da prese strette e cazzi vari sia per difendermi, come quella volta che iniziai a scalciare perchè mi stavo facendo il solletico e per sbaglio gli diedi un calcio con non poca forza tra le gambe, nonostante fosse femmina è rimasta piegata in due a smadonnare per il dolore per mezzora e poi mi si è pure incazzata, lei dovrebbe ringraziarmi che è stavo semplicemente scalciando perchè se avessi voluto colpirla li, di certo non mi sarei trattenuta, cosa che invece ho fatto e poi è lei che è troppo sensibile, cioè l'avevo appena sfiorata perchè mi so bloccata subito, posso capi un maschio ma lei no, manco a di che ha il ciclo, okay forse è meglio che mi sto zitta-

-che è sucesso?-  chiese sconvolto

-c'è un motivo se più di una persona comincia a scappare o a chiedere scusa appena sospetta che lo stia per picchiare- continuai con nonchalance

-okayyy- disse indietreggiando abbastanza sconvolto

-non voglio picchiarti e poi non è colpa mia se alcuni maschi  sono peggio delle femminucce e il fatto che abbia un faccino angelico come dice la prof non vuol dire che non dica parolacce o che mi faccia troppi problemi a sporcarmi le mani, poi se volessi farti male ti raserei a zero nel sonno

-no i miei capelli no

-appunto-

-bhe noi ora andiamo, non voglio rischiare di aver paura di svegliarmi calvo-

-ci vediamo domani-

 dissi ridacchiando mentre ben mi fece un cenno ridacchiando mentre l'amico lo trascinava fuori, e come dimostra la mia teoria dire le cose con tono fermo e deciso/indifferente è un buon modo per convincere le persone a crederti o a far sembrare le cosse più grandi pericolose ecc. di quello  che sono

Old friends || Benji Mascolo || Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora