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Dopo circa altri cinque giri di bottiglia, decidemmo di cambiare gioco e passare a obbligo o verità, e, ovviamente chi doveva uscire per prima se non io?

-obbligo

risposi secca, non avevo voglia di raccontare i cazzi miei a degli estranei

-bene, sei fidanzata?

-veramente avrei detto obbligo

-ti obbligo a rispondere

-no

-era ovvio 

-come?

-bhe guardati, non tutte posso essere fighe

-hai ragione peccato che  questo valga anche per il cervello [ si, non sono una che sta zitta]

-lasciala stare- disse ben

-e farmi insultare da una sconosciuta con tre chili di trucco con una parrucca, perchè sì, si vede che porti una parrucca e più piercing che pelle? no grazie a questo punto preferisco andarmene

-perchè non lo fai tu?- chiese la ragazza

-potrei farti la stessa domanda, comunque,  visto che non ho nessuna voglia di litigare, andrò a godermi l'ottima pizza che fanno qui e la bellissima compagnia di un barboncino con un occhio solo, a mai più- dissi molto tranquillamente prima di alzarmi e andarmene canticchiando.... ME UNO TIZIA ZERO

-certo lo fai solo perchè non vuoi che tutti sappiano quanto tu sia sfigata- disse facendomi bloccare

-sai dicono che l'intelligenza risieda in chi sa quando tapparsi la bocca ed avendo io, al contrario di te un cervello funzionante ho deciso di non arti retta quindi, smetti di scassare okay? grazie

-troia

-come dici tu- sbuffai riprendendo a camminare

scesi le scale e mi sedetti sul divanetto iniziando a giocare col cellulare, poco dopo riscese federico

-dai risali, iniziamo a ballare

-non se ne parla

-daiii

-senti, se vuoi vedermi fare a botte trascinami sopra altrimenti risali e non scassare, i sto bene qui, svaccata col telefono su un divano che ho chiamato Gesualdo Ermenegildo primo

-fa come vuoi

-lo sto già facendo- risposi facendogli scuotere la testa

-io risalgo- disse prima di sparire sulla rampa di scale

'no non vuole salire'

'va bhe, mo ci penso io tu vai'

sentì dire a qualcuno, poco dopo comparve ben

-heey

-possibile che non posso amoreggiare con gesualdo ermenegildo blablabla in pace?

-chi?

-il divano, è così carino, penso che lo sposerò....monogamia portami via

-che ti sei bevuta?

-coca cola

-ah....

-si lo so...mi fa un brutto effetto, peggio dell'alcol

-perchè non vuoi salire

-1 non conosco nessuno 2 starei a fissare le persone che ballano= cosa inquietante 3 qui giù si sta tanto bene e 4 se quella mi dice qualcos'altro potrei farle saltare qualche dente di troppo

-non dispiacerebbe a nessuno-

-alle mie nocche si, si farebbero male poverine- dissi accarezzandomele

-dai fallo per me, è il mio compleanno- disse facendo il labbruccio

-no

-ti prendo in braccio e ti porto su a forza

-fallo

-okay- disse sollevandomi e prendendomi a sacco di patate

-no, hey, fermo scherzavo, no, noooo se mi fai cadere ti uccidooo

-non ti faccio cadere

si ma mi si vedono le mutande mettimi giù

-fa ve...no non si vede nulla..hao- disse quando gli diedi uno schiaffo sul suo lato b

-smettila di guardarmi il culo e mettimi giù o,ti giuro, trovo il modo di darti un calcio nelle palle abbastanza forte da renderti sterile

-siamo arrivati

- disse lasciandomi di scatto

-cazzo- urlai aggrappandomi alla sua maglia - ma sei pazzo? mi hai fatto venire un fottuto infarto - dissi mettendomi una mano sul cuore

-me lo hai chiesto tu

-stupido

dissi dandogli uno scalpellotto sulla tesa

-hey

-zitto

-ma

-silenzio, i conigli non parlano

-cosa centra

-nulla ma è la prima cosa che mi è venuta in mente

-andiamo a ballare- disse quando partì Sofia di alvaro soler [ si scrive così? bho hahah]

-ma non lo so ballare il latino

-ti insegno io dai-

disse trascinandomi al centro della pista 

-ecco- mi mise una man su un fianco e l'altra la strinse alla mia - segui i miei passi- disse iniziando a dondolare e a fare qualche piccolo passo 

-visto che lo sai fare- disse poco dopo

-non significa che ne abbia....cazzo avvertimi se devo girare così mi strozzi

-balla e zitta o ti lasciamo qui- sorrise

-come vuoi- risposi ridacchiando quando mi avvicinò maggiormente...  #addio al mio povero cuore

-non è stato poi così male no?- disse sorridendo quando stopparono la musica, fissandomi negli occhi che sembravano più lucidi e in contrasto con il viso del solito a causa della luce

-non serve che ti fai la puttana per farti figa- disse una ragazza dietro di me interrompendo il momento *fangirlite non uscire NON uscire* aka momento love [solo nel mio cervello però]

-la smetti Beatrì per piacere?

-hum, fammici pensare... NO- rispose inclinando la testa di lato

strinsi la mano sinistra, quella libera da quella di Ben in un pugno

-lasciala stare, a me  non da fastidio- risposi cercando di sembrare tranquilla -ora se vuoi scusarmi trono ad amoreggiare con Gesualdo Ermenegildo e cazzi vari- dissi staccandomi dalla sua presa e facendogli un cenno con la mano

-no aspe..- disse cercando di afferrarmi la mano ma scattai in avanti e accelerai il passo

 prima di girare l'angolo giusto poco dopo avergli sentito dire 'tta un attimo' e averlo visto, con la coda dell'occhio, riportare la mano lungo il fianco


'benji's pov'

-spero tu sia contenta- dissi

-molto- rispose attorcigliandosi una ciocca intorno all'indice- ora riparliamo di quella cosa- disse avvicinandosi al mio viso

-neanche morto- soffiai prima di spingerla via e allontanarmi a pass spedito

Old friends || Benji Mascolo || Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora