Capitolo 2

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Levi's Pov

"In che materia ti devo aiutare?" gli domando.
Il ragazzo dagli occhi verdi abbassa lo sguardo, visibilmente imbarazzato e le sue guance sono diventate più rosse del solito; non riesco a capire questo suo comportamento, gli ho chiesto solo in che materia lo devo aiutare, non mi pare nulla di così imbarazzante!
Lo guardo negli occhi aspettando una risposta; in questo momento mi sembra che mi risucchino e mi facciano dimenticare tutto il resto, come se la realtà non esistesse.
Lui abbassa lo sguardo e dice "ehm...quasi tutte..." la sua voce è debole, probabilmente parlando così sperava che non lo sentissi ma per sua sfortuna l'ho sentito forte e chiaro, ho sempre avuto un buon udito, soprattutto in questi casi.
Lo guardo annoiato, senza dire niente e aspetto che mi dica da quale materia iniziare; dopo vari minuti, visto che non dice nulla, prendo un blocco e scrivo un equazione di primo grado, gliela do e gli dico "risolvi questa"
Lui la guarda, prende in mano una penna e torna a guardare l'equazione.
Riprendo in mano il libro e, intanto che aspetto che lui risolva l'equazione, leggo alcune pagine. Dopo alcuni minuti alzo lo sguardo e guardo il foglio dove c'è scritta l'equazione, il moccioso non ha ancora scritto nulla e ha lo sguardo di chi non sa cosa fare
"Allora cosa aspetti? Non si risolve da sola" gli dico annoiato.
Lui mi guarda, abbassa lo sguardo e dice in un sussurro "non so farla"
Io lo guardo, sospiro, poi gli dico "parla più forte, sei qui per imparare quindi anche se parli più forte mica ti uccido!" lui annuisce, senza dire una parola.
Guardo l'equazione, riprendo il blocco e scrivo un'equazione semplicissima, ci sono da risolvere solo un paio di prodotti notevoli e poi è finita .
"Fai questa, se non riesci allora ti devo spiegare le basi" lui guarda l'equazione, il suo sguardo è smarrito; gli lascio alcuni minuti per riflettere ma la sua espressione non cambia, così riprendo il blocco e scrivo le cose più basilari, con tutte le regole, le formule e le spiegazioni principali.
"Studia questi per domani" mi alzo, prendo la borsa e il libro, e mi dirigo verso la porta; sto per uscire quando la sua voce mi blocca "aspetta!" prende velocemente le sue cose e mi raggiunge; esco dall'aula e scendo le scale mentre lui mi segue.
Camminiamo in silenzio fino a quando viene interrotto dalla sua voce "ehm...grazie per oggi..." Io lo guardo sorpreso, è la prima volta che qualcuno mi ringrazia per queste cose e quindi ora non so come comportarmi.
Mi blocco qualche istante e lo fisso, poi riprendo a camminare e gli rispondo con un "mh..." Usciamo da scuola e io mi dirigo verso casa mentre lui mi segue; camminiamo in silenzio per un po', poi lui dice col suo solito tono allegro "io devo andare di qui, ci vediamo domani ciao!" e mi sorride.
Io annuisco e continuo a camminare per la mia strada.
Per tutto il tragitto mi rimangono impressi nella mente quegli occhi verdi, sono di un colore così vivace e sono sicuro che assumono tante sfumature diverse.
Quando arrivo a casa, appoggio la borsa in camera su una sedia e mi tolgo le scarpe che ripongo ordinatamente nello sgabuzzino.
Vado nella mia stanza e mi siedo alla scrivania, prendo la borsa e tiro fuori i libri per domani, il diario e l'astuccio.
Apro il diario nella pagina di domani e vedo che è pieno di cose.
Abbiamo la verifica di inglese e di economia e poi ho l'interrogazione di matematica.
Sospiro, odio quando ci sono così tante cose in una giornata; apro il libro di inglese e inizio a ripassarmi la grammatica e i vocaboli, poi faccio vari esercizi e li ricontrollo più volte, per essere certo di riuscire a prendere anche qui il massimo dei voti; successivamente faccio lo stesso con le altre materie.
Finisco alle otto; non ho ancora fame così decido di farmi un bagno caldo.
Mi svesto ed entro nella doccia, apro l'acqua calda e mi metto sotto il getto, chiudendo  gli occhi e liberando la mente.
All'improvviso mi torna in mente l'immagine di Eren e la sua voce, è un ragazzo così allegro, si impegna ed è molto vivace, è piacevole averlo attorno.
Finisco di farmi la doccia, mi asciugo il corpo con un asciugamano e mi metto solo i boxer e una maglia bianca, lascio i capelli bagnati ed esco dal bagno.
Mi preparo un piatto di pasta e intanto che mangio accendo la tv; mi guardo quei giochi con i quiz, è incredibile come chi vi partecipa sia ignorante, alla fine quei giochi sono solo delle grandi cavolate.
Finisco di mangiare, lavo velocemente le stoviglie che ho usato a pranzo e a cena poi spengo la tv e torno in camera mia; ripasso ancora una volta le materie che ho domani e, quando sono certo di sapere tutto alla perfezione, chiudo i libri e preparo la borsa per domani.
Guardo l'ora, sono quasi le undici, decisamente troppo presto per andare a dormire, così mi metto a pulire un po' la casa; anche se la pulisco quasi ogni giorno la polvere si forma molto in fretta, obbligandomi a pulire spesso, dato che sono allergico ad essa e se ce n'è anche solo un granello inizio a starnutire.
Finisco di pulire che sono quasi le due, così decido di andare a dormire.
Spengo tutte le luci, metto la sveglia alla solita ora e mi sdraio nel mio letto però per mia sfortuna non riesco ad addormentarmi.
Mi giro e mi rigiro nel mio letto, la mia mente senza che io lo voglia continua a pensare a quel moccioso e ai suoi meravigliosi occhi, facendomi passare sempre di più il sonno.
Dopo circa un ora riesco ad addormentarmi finalmente.



*angolino dell'autrice: ed ecco il secondo capitolo, spero vi piaccia. Scusate se aggiorno poco ma è un periodo molto difficile e non ce la faccio ad aggiornare di più...spero che mi capirete. Ringrazio tutti per le letture, i voti e i commenti e ci sentiamo nel prossimo capitolo

Sei il mio piccolo stupido (Ereri)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora