Levi's Pov
Quando mi sveglio la mattina seguente mi sento riposato, ho dormito davvero bene questa notte, senza fare nessun incubo e senza svegliarmi.
Mi metto a sedere sul letto e mi stiracchio, poi guardo l'ora e vedo che è mezzogiorno passato. Sgrano gli occhi, ora capisco perché mi sento riposato nonostante mi sia addormentato tardi. Mi lavo e mi vesto velocemente, poi prendo la lista della spesa e apro la porta d'ingresso.
Sto per uscire quando vedo il moccioso sdraiato davanti alla mia porta; il mio cuore perde un battito, cosa ci fa lui sdraiato qua?
Mi accuccio alla sua altezza e noto che ha le guance arrossate e il suo respiro è irregolare, gli sfioro la fronte con la mano e sento che è bollente.
Subito mi preoccupo, lo prendo in braccio e lo porto in casa, sdraiandolo sul divano; successivamente lo copro con una coperta.
Sto per allontanarmi quando mi sento tirare per la manica "Levi..." la sua voce è debole e roca; mi volto verso di lui, mi sorride e continua a tenermi per la manica, anche se la sua presa è debole.
Mi siedo affianco a lui e gli accarezzo i capelli "come ti senti?"
Lui mi sorride dolcemente e risponde debolmente "bene...perché ci sei tu con me..." sono felice di queste parole anche se non lo do a vedere e mi alzo dicendo "vado a prendere il termometro" così vado in bagno; non so cosa mi succeda ma sento che le mie guance sono diventate calde e il battito del mio cuore è accelerato.
Quello stupido, come può dire una cosa così dolce anche quando ha la febbre?
Sento il moccioso tossire e mi riscuoto dai miei pensieri.
Apro l'armadietto bianco dove tengo tutti i medicinali e i medicamenti e prendo il termometro, per poi tornare da Eren.
Tiro fuori il termometro dalla scatoletta e lo accendo "tienilo fino a quando non fa bip" il castano lo prende e se lo mette.
Mi osserva con quei suoi meravigliosi occhi smeraldini, rimaniamo in silenzio per vari minuti, poi si sente il bip del termometro e lui se lo toglie, per poi darmelo.
Lo guardo, ha 39 di febbre, decisamente troppo alta; rimetto via il termometro e dico "hai la febbre alta, vado a prendere la tachipirina" torno in bagno dove cerco fra le varie scatole quella che mi serve, la trovo e la prendo.
Vado in cucina e prendo un bicchiere d'acqua per poi tornare dal moccioso.
Lui fa per mettersi seduto ma io lo blocco "sta giù, ti do io la pastiglia" lui mi guarda confuso, ma fa quello che gli ho detto.
Apro la scatola delle tachipirine, ne prendo una e gliela metto in bocca, poi prendo un sorso d'acqua e lo bacio, passandogli l'acqua; alcune gocce cadono sulla sua maglia e sui nostri menti, ma le ignoro.
Ripeto lo stesso gesto un paio di volte, poi gli chiedo "ti serve altra acqua?" lui scuote la testa e si volta dall'altro lato, ha le guance rosse ed è visibilmente in imbarazzo.
Istintivamente mi viene da sorridere, gli accarezzo i capelli e gli tiro su la coperta "vedi di riposare"
Faccio per uscire dalla stanza quando la sua voce mi blocca "Levi?"
Mi volto per guardarlo, ma è ancora girato di spalle, così osservo la sua nuca "dimmi" ha alcuni istanti di esitazione, poi con voce incerta dice "resti qui con me...?" io lo osservo ancora alcuni secondi, poi annuisco e mi siedo sul divano vicino a lui, per poi iniziare ad accarezzarlo.
Lui si è girato verso di me e mi osserva con quegli occhi smeraldini; rimaniamo in silenzio per vari minuti poi gli dico "dormi"
Eren annuisce e chiude gli occhi; io continuo ad accarezzarlo fino a quando non sono sicuro che si è addormentato.
Lo osservo alcuni istanti, è davvero carino, anzi è più che carino, è bello; l'espressione del suo volto è rilassata, ha le gote arrossate, le sue labbra sono distese in un piccolo sorriso; distolgo lo sguardo, sono convinto che se lo guardassi ancora un po' finirei col baciarlo.
All'improvviso sento il bisogno di stargli vicino e così, senza pensarci due volte, mi sdraio affianco a lui; lo abbraccio, tenendolo stretto a me e senza accorgermene mi addormento. Appena mi sveglio trovo gli occhi color smeraldo che mi fissano e la voce del moccioso che mi dice "buongiorno" io mugugno qualcosa in risposta e mi strofino gli occhi.
Solo ora mi accorgo che lui mi sta tenendo stretto a sé.
Probabilmente mi ha abbracciato durante la notte, in effetti ora che ci penso anche io quando mi sono addormentato lo stavo abbracciando.
Mi distrae dai miei pensieri dandomi un dolce bacio a stampo.
Mi metto a sedere e lo osservo, le sue guance non sono più arrossate e il suo volto è tornato normale; appoggio il palmo della mano sulla sua fronte "mi sembri normale, come ti senti?"
Mi guarda negli occhi e dice "ora sto bene, grazie a te" mi rivolge uno dei suoi soliti sorrisi, fissando i suoi occhi nei miei e senza volerlo mi ritrovo ad arrossire e a distogliere lo sguardo per poi alzarmi.
Sento il suo sguardo che mi segue e gli dico "vado a preparare la colazione" non aspetto nemmeno la sua risposta e lascio la stanza.
Non riesco a capire il motivo ma mi sento stranamente imbarazzato, certe volte il suo sguardo e il suoi sorriso si fanno talmente dolci da farmi arrossire; sospiro e nella mia mente rivedo ancora quegli occhi, per poi riflettere al modo in cui mi sono svegliato e mi ritrovo a pensare che sarebbe bello svegliarsi ogni giorno cosi, con quegli occhi che mi osservano e il calore del suo corpo che mi riscalda.
Scuoto la testa per scacciare ogni pensiero di questo genere e preparo il mio solito the, mentre per il moccioso faccio una tazza di caffelatte e prendo dei biscotti; metto il tutto su un vassoio e lo porto in sala.
*angolino dell'autrice: Sono immensamente in ritardo e vi chiedo perdono. Sto avendo alcuni problemi e non riesco ad avere la concentrazione e l'umore adatto per scrivere. Detto questo vi ringrazio di cuore per le letture, i commenti e le stelline, non sapete quanto mi rendete felice, se fossi lì vi abbraccerei tutti uno per uno. Come sempre fatemi sapere se vi è piaciuto come capitolo, per me questo è uno dei più belli che ho scritto, mi piacciono i momenti di dolcezza che ci sono. Vi do appuntamento al prossimo capitolo che spero di pubblicare presto. Ciao!
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Sei il mio piccolo stupido (Ereri)
FanfictionEren, un ragazzo di seconda superiore, e Levi, un ragazzo di quinta superiore, entrambi molto diversi dall'altro, si incontrano per puro caso nei corridoi delle scuola; un giorno un prof obbligherà Levi a dare ripetizioni ad Eren; cosa succederà fra...